Disturbo da panico cura con paroxetina e integratori di triptofano

Gentili dottori, a seguito di un disturbo da panico, insorto in modo violento ed invalidante tre mesi fa, con forme di evitamento quasi totale alla vita, limitando il mio spazio alle mura domestiche, nonostante prima di ciò, fossi una persona molto socievole, estroversa, dinamica e socialmente presente, ho fatto più di un consulto presso lo psichiatra di riferimento, sedute di psicoterapia e dopo una cura iniziale a base di Laroxyl 5 gocce serali, Deniban 1/4 al mattino, abbiamo introdotto il cipralex, con il quale non sono riuscita a salire a dosaggio (10 gtt) poiché già dalla quarta goccia ho avuto pensieri angoscianti terribili, malessere di vivere, sensazioni di depressione profonda, tutte sensazioni che non mi appartengono, sino all’ideazione suicidaria, che la mia parte razionale contrapponeva, ma mi sono talmente spaventata di non aver il controllo su tali pensieri, da abbandonare subito il farmaco.
Pensieri andati via con la sospensione.
Ora mi è stata proposta la paroxetina, 10 gtt al dì, anche perché sono in menopausa e sembrerebbe efficace anche sulle vampate, più integratori di L triptofano e erbe rilassanti (seren plus e neoxerogen) da prendere 3 volte al giorno, più tavor oro 1/4 di pastiglia in caso di ansia eccessiva.
Ora, sia sul Laroxyl che sulla paroxetina c’è scritto che non si potrebbe usare triptofano.
Inoltre, essendo una emicranica cronica, faccio uso di triptani (Relpax 40) e sono piuttosto allarmata da eventuale crisi serotoninergica a cui potrei andare incontro.

Vi chiedo un parere e se è prassi comunque utilizzare tali integratori (io sarei felice di abbinare prodotti naturali) in abbinamento agli SSri e triciclici.
Ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrete darmi.
Grazie a Medicitalia per questo bel servizio per noi utenti.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gli integratori di triptofano non andrebbero utilizzati in associazione agli antidepressivi


Anche dividere le compresse in quarti non ha molto senso clinico



Dr. F. S. Ruggiero


http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"che la mia parte razionale contrapponeva, ma mi sono talmente spaventata di non aver il controllo su tali pensieri, da abbandonare subito il farmaco."

Si, ha inizialmente aumentato le ossessioni. Lo ha sospeso per una logica in linea con le ossessioni. L'ideazione suicidaria non è la paura di perdere il controllo e suicidarsi, è una cosa diversa.

Se parliamo di medicina, la paroxetina è indicata e associabile con laroxyl, anche se al momento è sottodosata. Non c'è niente da integrare, sono sostanze che introduce nel corpo così come le altre, se le piace immaginarle come "naturali" e quindi dotato di un magico influsso benigno in quanto tali, non saprei che dirle. Sono sostanze che aggiunge, in questo caso non capisco secondo quale logica né scelta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la risposta.
Gli integratori seren plus , 5 gtt mattino pranzo e sera e 1 capsula di xerogen mi sono stati prescritti assieme a laroxyl e paroxetina, ma contenendo triptofano, vi chiedevo se non fosse pericoloso
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
La domanda l'ho capita ma ovviamente è vaga. Il punto vero e proprio è che non capisco a cosa debbano servire, in particolare il triptofano, in particolare associato a dosi basse di paroxetina, e su questa diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#5]
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Buongiorno,
la risposta agli integratori é già stata data dai colleghi.
I farmaci che prende hanno delle potenziali interazioni, il disturbo é ovviamente non ancora sotto controllo e lei ne esprime i sintomi...
Consiglio di parlare con il terapeuta di fiducia per tali perplessitá.
A disposizione per eventuali chiarimenti, ma non si ripeta rispetto a ciò che ha già chiesto.
Cordialmente
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto