Disturbo borderline ?
Buongiorno,
Vi scrivo per chiedere un’anticipazione su una diagnosi che chiederò alla mia psicologa alla prossima seduta.
Ho 25 anni, non ho mai pensato di soffrire di disturbi di personalità (seppur mia madre ne soffra), ma il mio fidanzato mi ha fatto presente che certi miei comportamenti disfunzionali potrebbero essere ricondotti a un disturbo, per questo chiedo il vostro consulto.
In particolare vorrei sapere se c’é la possibilità di soffrire di disturbo borderline anche se non ho mai messo in atto gesti di autolesionismo fisico.
Tra i sintomi che ho letto, mi ritrovo nei seguenti:
- paura dell’abbandono: chiedo costantemente rassicurazioni al partner e all’idea che mi lasci sento che potrei compiere gesti estremi per farlo restare con me
- sensibilità alle critiche: quando una persona che ho vicino mi rivolge una critica sprofondo in uno stato emotivo di forte disagio.
A volte reagisco con rabbia (con il mio fidanzato soprattutto), altre con disperazione più totale (se conosco poco la persona).
Giusto oggi ho avuto una piccola discussione con una conoscente (con cui vorrei approfondire il rapporto) e ho avuto una crisi di pianto molto intensa
- autodifesa: proprio perché sono sensibile alle critiche, spesso leggo del criticismo anche laddove non c’é e vado subito sulla difensiva
- idealizzazione e svalutazione delle persone: questa dinamica l’ho avuta moltissimo crescendo, e per questo ho avuto relazioni amorose molto brevi, allontanandomi da partner anche solo per una frase sbagliata.
Ad oggi sono maturata molto su questo e ora sono in una relazione stabile da due anni.
Tuttavia mantengo un perfezionismo dentro di me che mi porta a tollerare poco i difetti del partner e degli amici, ricerco una persona perfetta per me che non esiste
- episodi depressivi frequenti con crisi di pianto e pensieri suicidi.
Non durano mai tanto e di solito basta un giorno per riprendermi e tornare a stare bene, a volte qualche ora
- Rabbia molto marcata: anche su questo ho lavorato da sola negli anni ma rimango comunque tendenzialmente aggressiva, ma quasi esclusivamente con persone con cui ho molta intimità (con chi non conosco tendo a avere più pazienza, forse per ricerca di approvazione).
Questo mi porta a trattare peggio chi mi sta molto vicino piuttosto che sconosciuti
- desiderio costante di eventi eclatanti: a volte desidero situazioni anche potenzialmente spiacevoli solo per il tipo di eccitazione che queste porterebbero.
Ad esempio, anche se non desidero una gravidanza, quando sono stata di fronte al rischio di essere incinta da un lato mi intrigava la cosa.
Non so poi come avrei effettivamente reagito (probabilmente male) ma ho avuto questa fantasia
- A volte contemplo gesti estremi con il desiderio di attenzioni altrui che ne deriverebbero
Questi sono più o meno i sintomi che ho letto online e in cui mi ritrovo.
Credete sia sufficiente per poter soffrire di disturbo borderline?
Vi scrivo per chiedere un’anticipazione su una diagnosi che chiederò alla mia psicologa alla prossima seduta.
Ho 25 anni, non ho mai pensato di soffrire di disturbi di personalità (seppur mia madre ne soffra), ma il mio fidanzato mi ha fatto presente che certi miei comportamenti disfunzionali potrebbero essere ricondotti a un disturbo, per questo chiedo il vostro consulto.
In particolare vorrei sapere se c’é la possibilità di soffrire di disturbo borderline anche se non ho mai messo in atto gesti di autolesionismo fisico.
Tra i sintomi che ho letto, mi ritrovo nei seguenti:
- paura dell’abbandono: chiedo costantemente rassicurazioni al partner e all’idea che mi lasci sento che potrei compiere gesti estremi per farlo restare con me
- sensibilità alle critiche: quando una persona che ho vicino mi rivolge una critica sprofondo in uno stato emotivo di forte disagio.
A volte reagisco con rabbia (con il mio fidanzato soprattutto), altre con disperazione più totale (se conosco poco la persona).
Giusto oggi ho avuto una piccola discussione con una conoscente (con cui vorrei approfondire il rapporto) e ho avuto una crisi di pianto molto intensa
- autodifesa: proprio perché sono sensibile alle critiche, spesso leggo del criticismo anche laddove non c’é e vado subito sulla difensiva
- idealizzazione e svalutazione delle persone: questa dinamica l’ho avuta moltissimo crescendo, e per questo ho avuto relazioni amorose molto brevi, allontanandomi da partner anche solo per una frase sbagliata.
Ad oggi sono maturata molto su questo e ora sono in una relazione stabile da due anni.
Tuttavia mantengo un perfezionismo dentro di me che mi porta a tollerare poco i difetti del partner e degli amici, ricerco una persona perfetta per me che non esiste
- episodi depressivi frequenti con crisi di pianto e pensieri suicidi.
Non durano mai tanto e di solito basta un giorno per riprendermi e tornare a stare bene, a volte qualche ora
- Rabbia molto marcata: anche su questo ho lavorato da sola negli anni ma rimango comunque tendenzialmente aggressiva, ma quasi esclusivamente con persone con cui ho molta intimità (con chi non conosco tendo a avere più pazienza, forse per ricerca di approvazione).
Questo mi porta a trattare peggio chi mi sta molto vicino piuttosto che sconosciuti
- desiderio costante di eventi eclatanti: a volte desidero situazioni anche potenzialmente spiacevoli solo per il tipo di eccitazione che queste porterebbero.
Ad esempio, anche se non desidero una gravidanza, quando sono stata di fronte al rischio di essere incinta da un lato mi intrigava la cosa.
Non so poi come avrei effettivamente reagito (probabilmente male) ma ho avuto questa fantasia
- A volte contemplo gesti estremi con il desiderio di attenzioni altrui che ne deriverebbero
Questi sono più o meno i sintomi che ho letto online e in cui mi ritrovo.
Credete sia sufficiente per poter soffrire di disturbo borderline?
[#1]
"su una diagnosi che chiederò"
Chieda se mai se ha fatto una diagnosi e quale è. Lei dirà che se uno si riconosce nei sintomi è evidente che corrisponde o quasi, ma non è così. L'auto-diagnosi non funziona, è condizionata da ciò che uno vede e non vede di sé.
Chieda se mai se ha fatto una diagnosi e quale è. Lei dirà che se uno si riconosce nei sintomi è evidente che corrisponde o quasi, ma non è così. L'auto-diagnosi non funziona, è condizionata da ciò che uno vede e non vede di sé.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 21/08/2022.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.