Disconnessione
Salve.
Mi presento, sono una ragazza di 19 anni, che solitamente rende tutto ciò che accade un po' "drammatico".
Tuttavia, da giovane, a 13 anni, ho sofferto di depressione e autolesionismo, a causa di bullismo e robe varie, ma non ho mai voluto ricevere l'aiuto di uno psicologo, e ne sono "uscita" da sola, o almeno credo.
Adesso, invece, mi sento strana.
Spesso, mi sento assente nel mio corpo, come se non riuscissi più a capirmi.
Non sono consapevole di ciò che faccio, non sento nulla neanche nei riguardi delle persone che amo (come il mio ragazzo), e inizia a mancarmi anche la sofferenza.
Mi sento persa nel mondo, non riesco a trovare un obbiettivo, a capire se quello che sto facendo sia giusto o meno, e la cosa peggiore è che mi sento un groviglio di lacrime nella pancia che non riesco a cacciare.
Non mi sembra una cosa normale.
Sono sempre stata, nonostante tutto, molto solare, egocentrica quasi, non piangevo mai se non quando ero da sola.
Adesso ho tutto, e quando mi sento bene sono la donna più felice al mondo, ma quando viene questo periodo di "basso" non riesco nemmeno a fingere.
Non voglio parlarne con i miei genitori, sono già abbastanza un peso per loro e non mi viene facile chiedere denaro per andare dallo psicologo.
Sento la forte necessità di sfogarmi senza arrecare problemi a nessuno, e mi sento estremamente assente nella mia vita e in quella degli altri, come se fossi un costante "sbagliare".
aiutatemi a capire, vi prego.
grazie in anticipo.
Mi presento, sono una ragazza di 19 anni, che solitamente rende tutto ciò che accade un po' "drammatico".
Tuttavia, da giovane, a 13 anni, ho sofferto di depressione e autolesionismo, a causa di bullismo e robe varie, ma non ho mai voluto ricevere l'aiuto di uno psicologo, e ne sono "uscita" da sola, o almeno credo.
Adesso, invece, mi sento strana.
Spesso, mi sento assente nel mio corpo, come se non riuscissi più a capirmi.
Non sono consapevole di ciò che faccio, non sento nulla neanche nei riguardi delle persone che amo (come il mio ragazzo), e inizia a mancarmi anche la sofferenza.
Mi sento persa nel mondo, non riesco a trovare un obbiettivo, a capire se quello che sto facendo sia giusto o meno, e la cosa peggiore è che mi sento un groviglio di lacrime nella pancia che non riesco a cacciare.
Non mi sembra una cosa normale.
Sono sempre stata, nonostante tutto, molto solare, egocentrica quasi, non piangevo mai se non quando ero da sola.
Adesso ho tutto, e quando mi sento bene sono la donna più felice al mondo, ma quando viene questo periodo di "basso" non riesco nemmeno a fingere.
Non voglio parlarne con i miei genitori, sono già abbastanza un peso per loro e non mi viene facile chiedere denaro per andare dallo psicologo.
Sento la forte necessità di sfogarmi senza arrecare problemi a nessuno, e mi sento estremamente assente nella mia vita e in quella degli altri, come se fossi un costante "sbagliare".
aiutatemi a capire, vi prego.
grazie in anticipo.
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Non mi pare niente di strano rispetto a ciò che, ad esempio è un disturbo dell'umore. Ora, le diagnosi ricevute in passato già contenevano elementi coerenti con questa ipotesi. Resta da verificarla e farsi indicare le cure possibili.
Quest'attitudine "drammatica" potrebbe essere un tratto particolare e costante, e ciò può complicare, anche migliorando l'intensità delle fasi, l'aspetto più prettamente relazionale.
Quest'attitudine "drammatica" potrebbe essere un tratto particolare e costante, e ciò può complicare, anche migliorando l'intensità delle fasi, l'aspetto più prettamente relazionale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Nessuno l'ha mai visitata e dato una diagnosi con relative indicazioni terapeutiche ? All'epoca dell'autolesionismo presumo che un intervento ci sia stato.
Dr.Matteo Pacini
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[#4]
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Utente
Purtroppo nessun intervento. I miei genitori hanno sempre preso la situazione sotto gamba. Io non ho mai voluto andare in terapia, né loro hanno insistito per farlo. Sono andata avanti da sola e ne sono uscita da sola. Adesso a 19 anni me ne pento perché non sento di esserne totalmente guarita, sento che qualcosa non va in me.
[#5]
Adesso mi farei valutare, non deve prenderla come un successo o un insuccesso, sono disturbi ed è un successo intervenire per curarli, visto che è la cosa più utile che si possa fare.
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1k visite dal 04/08/2022.
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