Fratello violento e con problemi, e genitori che non fanno nulla per migliorare la situazione
Salve,
Sono disperata, non so proprio più che fare.
La mia casa non è più una casa e mi sento soffocare da tutto questo.
Tutto per i comportamenti di mio fratello.
E' cominciato tutto da quando, anni fa, mi aveva scritta per messaggio che voleva uccidersi, era la prima volta che si confidava con noi della famiglia (allora lui era minorenne, ora ha 24 anni).
Lo convinsi a non farlo fortunatamente, ma dopo che lo dissi a mia madre è cambiato tutto, perché lui da lì ha cominciato a pretendere.
Vedeva che, come normale che sia, la sua famiglia si preoccupava e così da allora cominciò a confidarsi ma man mano voleva sempre di più, sempre più attenzioni.
La situazione man mano è peggiorata, lui diventando irascibile e violento verso tutto e tutti, facendo anche uso di cannabis.
Litigi ogni giorno con mia madre, oggetti rotti, gli metteva anche le mani addosso.
Poi faceva e fa ancora tutt'ora pensieri strani, come che tutti erano contro di lui, che tutti complottavano.
Ogni volta usciva casini solo perché gli veniva da grattare una parte del corpo e reputava questo sfogo collegato ai pensieri degli altri: ogni volta che succedeva pensava che qualcuno stesse parlando male di lui e per questo faceva uscire casini, accusava e continua ancora ad accusare.
Accusa sempre basandosi su suoi falsi pensieri.
Ma prendere lo stesso attenzioni, sempre.
E se vuole qualcosa lo deve avere.
I miei genitori lo assecondano sempre.
La situazione è peggiorata ancora di più nel periodo in cui i carabinieri lo aveva colto in flagrante in possesso di cannabis, ma la quantità di... (scusate non ne so molto di droga, ma è una componente) non era abbastanza da portarlo in galera ma da costringerlo però da andare da una psicologa e smettendo di fare uso di cannabis.
E' stata l'estate peggiore della mia vita.
Ora continua ad andare da questa psicologa, ha ripreso con la cannabis perché ogni tanto sento quella puzza, non è cambiato nulla, continua a fare il cane bastonato quando in realtà è lui il lupo.
Quando è fuori è l'opposto di quando è a casa, fuori tutti lo reputano calmo e pacato... Ma loro non sanno cosa succede dentro casa, come cambia, come finge con loro.
I miei genitori non vogliono ascoltarmi, mia madre dice che la psicologa ha proposto di mandarlo da una psichiatra ma sono più che convinta che menta per farmi stare zitta.
Non ne posso più.
Cosa posso fare?
Ho letto qualcosa riguardo il tso/aso... Cosa posso fare?
non so niente, non so come funziona... i costi...
Grazie per l'attenzione, e scusate la lunghezza
Sono disperata, non so proprio più che fare.
La mia casa non è più una casa e mi sento soffocare da tutto questo.
Tutto per i comportamenti di mio fratello.
E' cominciato tutto da quando, anni fa, mi aveva scritta per messaggio che voleva uccidersi, era la prima volta che si confidava con noi della famiglia (allora lui era minorenne, ora ha 24 anni).
Lo convinsi a non farlo fortunatamente, ma dopo che lo dissi a mia madre è cambiato tutto, perché lui da lì ha cominciato a pretendere.
Vedeva che, come normale che sia, la sua famiglia si preoccupava e così da allora cominciò a confidarsi ma man mano voleva sempre di più, sempre più attenzioni.
La situazione man mano è peggiorata, lui diventando irascibile e violento verso tutto e tutti, facendo anche uso di cannabis.
Litigi ogni giorno con mia madre, oggetti rotti, gli metteva anche le mani addosso.
Poi faceva e fa ancora tutt'ora pensieri strani, come che tutti erano contro di lui, che tutti complottavano.
Ogni volta usciva casini solo perché gli veniva da grattare una parte del corpo e reputava questo sfogo collegato ai pensieri degli altri: ogni volta che succedeva pensava che qualcuno stesse parlando male di lui e per questo faceva uscire casini, accusava e continua ancora ad accusare.
Accusa sempre basandosi su suoi falsi pensieri.
Ma prendere lo stesso attenzioni, sempre.
E se vuole qualcosa lo deve avere.
I miei genitori lo assecondano sempre.
La situazione è peggiorata ancora di più nel periodo in cui i carabinieri lo aveva colto in flagrante in possesso di cannabis, ma la quantità di... (scusate non ne so molto di droga, ma è una componente) non era abbastanza da portarlo in galera ma da costringerlo però da andare da una psicologa e smettendo di fare uso di cannabis.
E' stata l'estate peggiore della mia vita.
Ora continua ad andare da questa psicologa, ha ripreso con la cannabis perché ogni tanto sento quella puzza, non è cambiato nulla, continua a fare il cane bastonato quando in realtà è lui il lupo.
Quando è fuori è l'opposto di quando è a casa, fuori tutti lo reputano calmo e pacato... Ma loro non sanno cosa succede dentro casa, come cambia, come finge con loro.
I miei genitori non vogliono ascoltarmi, mia madre dice che la psicologa ha proposto di mandarlo da una psichiatra ma sono più che convinta che menta per farmi stare zitta.
Non ne posso più.
Cosa posso fare?
Ho letto qualcosa riguardo il tso/aso... Cosa posso fare?
non so niente, non so come funziona... i costi...
Grazie per l'attenzione, e scusate la lunghezza
[#1]
"costringerlo però da andare da una psicologa e smettendo di fare uso di cannabis."
In che modo ?
Si possono interessare le ASL poiché predispongano un accertamento obbligatorio, così come si può rivolgersi alle Autorità, che però non interverranno in prima analisi per accertare ma a seguito di denuncia. Sono quindi due cose diverse sia come atto (la prima è una comunicazione alla ASL, la seconda è un atto ufficiale con delle conseguenze, almeno teoriche).
In tutto ciò nessuno assicura che sarà fatto qualcosa, per cui si deve essere pronti a saper cosa fare per difendere la propria incolumità. Fosse anche che c'è un intervento mentre è agitato e qualcuno interviene, un tso dura giorni, e poi c'è il rientro al domicilio.
Nel casi di un reato, o di un pericolo accertato, il giudice può disporre che la persona sia portata in un centro e vi permanga obbligatoriamente fino a estinzione del rischio (ammesso che ciò sia possibile stabilirlo).
In che modo ?
Si possono interessare le ASL poiché predispongano un accertamento obbligatorio, così come si può rivolgersi alle Autorità, che però non interverranno in prima analisi per accertare ma a seguito di denuncia. Sono quindi due cose diverse sia come atto (la prima è una comunicazione alla ASL, la seconda è un atto ufficiale con delle conseguenze, almeno teoriche).
In tutto ciò nessuno assicura che sarà fatto qualcosa, per cui si deve essere pronti a saper cosa fare per difendere la propria incolumità. Fosse anche che c'è un intervento mentre è agitato e qualcuno interviene, un tso dura giorni, e poi c'è il rientro al domicilio.
Nel casi di un reato, o di un pericolo accertato, il giudice può disporre che la persona sia portata in un centro e vi permanga obbligatoriamente fino a estinzione del rischio (ammesso che ciò sia possibile stabilirlo).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Non credo che al momento lei possa fare qualcosa, se i suoi genitori sono contrari. Se lui la picchiasse potrebbe denunciarlo, se la minacciasse davanti a testimoni anche. Se non riesce a convincere i suoi che la situazione mentale di suo fratello può solo peggiorare, che non si sta curando anche se va dalla psicologa e che continua a fare uso di cannabis, non c'è una soluzione. Per richiedere un accertamento sanitario obbligatorio il vostro medico curante (per esempio) deve dichiarare che il paziente si trova in uno stato mentale alterato e grave, che rifiuta di essere visitato e che la situazione richiede un intervento urgente. Suo fratello invece va dalla psicologa, i conoscenti lo ritengono calmo e pacato e i genitori prendono le botte senza fiatare.
L'unico consiglio che posso darle è di tutelare se stessa come può.
L'unico consiglio che posso darle è di tutelare se stessa come può.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 30/07/2022.
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