Paura del suicidio
Vi contatto in merito ad una problematica che sto riscontrando da qualche giorno.
Premetto che vengo da un periodo di forte stress e ansia ma cercherò di andare per ordine.
A metà giugno ho scoperto di avere dei problemi legati all’affitto di casa all’università, causandomi malessere e pensieri su pensieri.
A questo stato di agitazione poi si sono sommati i vari stati d’ansia a causa degli esami con conseguenti problemi di sonno (come ad esempio il risveglio mattutino precoce caratterizzato da ansia e preoccupazione) e crisi di pianto, ma tutto sembrava andare per il meglio quando, a sessione finita, questi stati hanno cessato di esistere e la mia vita ha continuato ad andare avanti normalmente.
Una volta tornato a casa però questi stati di ansia hanno ricominciato a ripresentarsi come nel periodo della sessione (disturbi del sonno e ansia costante) che perdurano tutt’ora.
Se prima non riuscivo a svegliarmi sereno ora il mio sonno è caratterizzato da continui risvegli notturni senza poi avere la possibilità di riprendere sonno (già di per se debilitante).
In realtà per qualche giorno ho sofferto di ipocondria, tenendo il peggio per me dal punto di vista fisico.
Da qualche giorno a questa parte però sto riscontrando problemi per quanto riguarda (almeno credo) alcuni pensieri intrusivi comparsi all’improvviso, come paura di fare un gesto folle verso me stesso o verso qualcun’altro.
Ci tengo assolutamente a precisare che non ci sono mai stati episodi del genere ma che anzi alla sola idea mi fanno rabbrividire e provare un senso di forte vergogna, ma continuano a persistere.
Ho molta paura e questo genere di pensieri non mi fa stare tranquillo per niente, credo alimentando uno stato d’ansia perenne e questo naturalmente non mi giova affatto.
Mi sono già rivolto ad uno specialista che mi ha prescritto una cura a base di Xanax (5 gocce al mattino e 5 gocce alla sera) dicendomi inoltre che questa situazione è frutto di ansia costante.
Nonostante ciò non riesco a prendere sonno e a mantenerlo anche sotto farmaci anche se ho iniziato questa cura ieri.
Inoltre sono in cura anche da uno psicologo che per il momento ha individuato a grandi linee il mio problema, ovvero il controllo sulle mie emozioni, che ad essere sinceri, sembra sempre mi sia mancato in qualche modo.
Inoltre non sono mai stato ipocondriaco, o avuto pensieri intrusivi come quelli descritti sopra.
Ho molta paura e purtroppo mi sta debilitando parecchio questa cosa, in quanto non riesco più a svolgere le mie quotidiane attività con serenità e felicità (come tra l’altro ho sempre fatto, essendo io un ragazzo solare e simpatico, sempre alla ricerca di divertimento e incessante voglia di svagarmi) Ho paura che questi sintomi possano essere la spia di altri disturbi più gravi
Sono qui a chiedere aiuto e magari un parere, non di certo una diagnosi anche perché, stupidamente, andando a cercare su internet in questo periodo mi sono autodiagnosticato mille malattie.
Vi ringrazio di cuore
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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innanzitutto concordo pienamente con le obiezioni fatte dal collega.
Andiamo con ordine:
- psichiatra... Diagnosi accurata e terapia conseguente, farmacologica o meno, ma coerente con la diagnosi
- la terapia solo con qualche goccia di xanax potrebbe essere accettabile, seppur con tutti i rischi di dipendenza, per un periodo di stress e lieve frenesia senza sintomi clinicamente significativi.. Ma lei ne ha descritti parecchi, quindi la cura non può essere né lo xanax né un approccio psicologico aspecifico di riconoscimento emotivo
- é importante in questo momento prendere in mano la situazione perché si potrebbe complicare... Si rivolga a uno psichiatra di fiducia in modo da ottenere indicazioni precise e che lei possa comprendere.
Siamo a disposizione
Saluti
Se le posso dire già un corretto inquadramento diagnostico fa tanto
Cordialmente
La ringrazio
Dr.Matteo Pacini
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il mio intervento era volto a spronarla a rivolgersi ad uno specialista, nuovamente, ma se è già seguito la questione è diversa.
Io non le posso dare consigli terapeutici senza conoscerla e in un contesto come questo sito. Piuttosto se il disagio è forte contatti il suo curante chiedendo un consulto telefonico o un'anticipazione della visita di controllo.
Cordialmente,
a parte * la terapia farmacologica di esclusiva competenza medica e di cui ha scritto qui,
e *la diagnosi che avrebbe dovuto ricevere dallo Psichiatra ben prima della ricetta per i farmaci,
è stato più volte nominato qui in area psichiatria lo Psicologo che La sta seguendo (fuori area evidentemente, considerato che lo Psicologo afferisce all'area di psicologia), chiedendoLe quale sia l'orientamento e il metodo.
Proprio in quanto Psicologa psicoterapeuta ... di lungo corso ... vorrei chiederLe se si è accertato che lo Psicologo in oggetto sia anche Psicoterapeuta; tenga conto infatti che solo così egli può *curare*, oltre che dialogare. Al contempo verifichi anche che ogni specialista delle differenti aree si occupi del proprio ambito, al meglio possibile: ognuno faccia una diagnosi, ognuno presenti un proprio progetto terapeutico..
Approfitto dell'occasione per segnalarle il *Bonus psicoterapia gratuita*, come potrà leggere qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
- Psicologo
e
- Psicologo che sia anche Psicoterapeuta.
Ma di ciò si interessa l'area di Psicologia.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Ci ha dato informazioni fittizie, cioè false ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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