Fame compulsiva post-anoressia
Salve,
scrivo perchè uscita dall'anoressia, ho preso a mangiare in maniera compulsiva arrivando ad aggiungere 7 kg al mio peso iniziale(quello precedente la dieta degenerata nel disturbo alimentare). Il pensiero del cibo mi ossessiona, passo la giornata a mangiare o a mentire a me stessa ripetendomi che è giunto il momento di mettermi a dieta ed ogni proposito è accompagnato da gesti(come lo schioccare le dita o aprire e chiudere gli occhi) che dovrebbero segnare l'inizio del nuovo regime alimentare. Inoltre ho sofferto di depressione e faccio uso ormai da 6 mesi di pscicofarmaci, ultimamente elopram e abilify. Vorrei gentilmente sapere se tali farmaci portano ad ingrassare(ho una pancia gonfia come un pallone) e se dopo 6 mesi che sono uscita dall'anoressia sia comprensibile essere ancora ossessionata dal cbo. Come posso fare per raggiungere un equilibrio alimentare?
Ringrazio
Cordiali saluti
scrivo perchè uscita dall'anoressia, ho preso a mangiare in maniera compulsiva arrivando ad aggiungere 7 kg al mio peso iniziale(quello precedente la dieta degenerata nel disturbo alimentare). Il pensiero del cibo mi ossessiona, passo la giornata a mangiare o a mentire a me stessa ripetendomi che è giunto il momento di mettermi a dieta ed ogni proposito è accompagnato da gesti(come lo schioccare le dita o aprire e chiudere gli occhi) che dovrebbero segnare l'inizio del nuovo regime alimentare. Inoltre ho sofferto di depressione e faccio uso ormai da 6 mesi di pscicofarmaci, ultimamente elopram e abilify. Vorrei gentilmente sapere se tali farmaci portano ad ingrassare(ho una pancia gonfia come un pallone) e se dopo 6 mesi che sono uscita dall'anoressia sia comprensibile essere ancora ossessionata dal cbo. Come posso fare per raggiungere un equilibrio alimentare?
Ringrazio
Cordiali saluti
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Gentile utente,
sarebbe il caso di far rivalutare la sua diagnosi in modo da poter capire se ci siano le condizioni per la presenza di un disturbo alimentare persistente.
sarebbe il caso di far rivalutare la sua diagnosi in modo da poter capire se ci siano le condizioni per la presenza di un disturbo alimentare persistente.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Gentile utente,
lei ritiene di essere uscita da un problema di disturbo alimentare mentre descrive dei comportamenti tipici di un disturbo alimentare.
Quindi e' probabile che lei non sia mai guarita dal primo problema e questa sia l'evoluzione del secondo.
Certamente e' possibile guarire dal problema con i trattamenti opportuni, pero' la negazione della presenza di un problema (che e' rappresentata dal pensare di essere guarita dal disturbo precedente) puo' non essere di aiuto per affrontare il problema attuale.
lei ritiene di essere uscita da un problema di disturbo alimentare mentre descrive dei comportamenti tipici di un disturbo alimentare.
Quindi e' probabile che lei non sia mai guarita dal primo problema e questa sia l'evoluzione del secondo.
Certamente e' possibile guarire dal problema con i trattamenti opportuni, pero' la negazione della presenza di un problema (che e' rappresentata dal pensare di essere guarita dal disturbo precedente) puo' non essere di aiuto per affrontare il problema attuale.
[#4]
(..)scrivo perchè uscita dall'anoressia, ho preso a mangiare in maniera compulsiva arrivando ad aggiungere (..)
gentile ragazza il fatto di aver abbandonato l'atteggiamento di restrizione nei confronti del cibo per aver lasciato spazio ad una ricerca "compulsiva" di questo evidenzia che in lei si è solo modificato un sintomo ma che non sia uscita dal problema. Non avere più un comportamento restrittivo le ha dato l'idea illusoria di esserne uscita.
Quindi una nuova valutazione diagnostica si rende necessaria per la messa appunto di nuovi provvedimenti terapeutici.
saluti
gentile ragazza il fatto di aver abbandonato l'atteggiamento di restrizione nei confronti del cibo per aver lasciato spazio ad una ricerca "compulsiva" di questo evidenzia che in lei si è solo modificato un sintomo ma che non sia uscita dal problema. Non avere più un comportamento restrittivo le ha dato l'idea illusoria di esserne uscita.
Quindi una nuova valutazione diagnostica si rende necessaria per la messa appunto di nuovi provvedimenti terapeutici.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 22k visite dal 02/07/2009.
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