Sospensione SSRI diretta

Buonasera a tutti.


Innanzi vi ringrazio a priori per l’essenziale servizio che offrite a titolo gratuito nel rispetto del prossimo e del giuramento effettuato.
Siete fantastici!

Maschio, 25.

Dal 2019 assumo regolarmente Zoloft 50 mg per disturbi di ansia e attacchi di panico.

Inizio su consiglio dello specialista da 1/2 compressa al di e mi ritrovo ad oggi ad assumere 3 compresse al di.


Pochi giorni fa decido, viste le migliorie che percepisco già nel quotidiano (corna facendo), di interrompere la terapia anche perchè dal punto di vista sessuale noto ormai di avere una lumaca al posto del pene e, alla mia giovane età, credo questo sia un grosso problema per me e tutti i miei coetanei.


Cosi in pochi giorni passo da 3 cp a 2 cp, 1, 5 cp, 1 cp e nel giro di 5/6 giorni sospendo totalmente l'assunzione di Sertralina.


Da esattamente tre notti non assumo più lo Zoloft.


So che la sospensione andava fatta in modo graduale e nel corso di settimane ma, come per il fumo e per altre dipendenze che ho affrontato nel corso della mia vita, ho preferito un taglio netto e deciso altrimenti so già che non sarei riuscito nell’impresa.


Purtroppo con l’allora terapeuta non ho più rapporti ne contatti, visto che ormai risiedo a quasi 800 km di distanza dalla vecchia abitazione.


I primi due giorni sono stati tremendi: rabbia, irascibilità, intolleranza e desiderio di restare soli hanno prevalso dal punto di vista psicologico;
diarrea, nausea, vomiti e forti giramenti di testa, associati a insonnia con desiderio di dormire invece dal punto di vista fisico.


Ora sto meglio (sempre corna facendo);
prevalgono diarrea, nausea, vomiti e dolori e giramenti di testa (per scrivere, ad esempio, questo messaggio impiego parecchia fatica).


Ma vengo al dunque... La domanda che voglio a voi specialisti fare è:

"So bene che la sospensione andava fatta gradualmente ma ora non me la sento di ritornare al farmaco secondo il vostro illustre parere mi conviene continuare a soffrire per qualche giorno oppure riprendere col farmaco (cosa che assolutamente non vorrei fare) per incominciare una terapia da sospensione diversa?

Questo tipo di sospensione, diciamo diretta, potrebbe provocare effetti negativi a lungo termine o posso continuare con tranquillità a sconfiggere i sintomi da astinenza (come ho fatto fino ad ora) aspettando che svaniscano e il corpo si riabitui all’assenza della molecola?
"

Ho smesso con l’ansia e con le pippe mentali.
Voglio godermi la vita.
Tanto ho capito che ciò che a noi è riservato, sempre arriverà.


Grazie per le risposte e buona vita a tutti voi.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Sta facendo una operazione scorretta di scalaggio senza far valutare la possibilità della stessa da uno specialista.

E' utile che abbia un riferimento diretto per una valutazione specifica della situazione ed eventuale variazione o sospensione.


Dr. F. S. Ruggiero


http://www.francescoruggiero.it

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https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Francamente mi sembra un po' una sparata poco consapevole del perché si curava, che considera come se fosse estinta perché Lei ha deciso così. In realtà la questione è che ha deciso di sospendere senza considerare il ritorno del problema. Perché Lei vuole smettere con le pippe mentali ? Quindi improvvisamente scambia lo star bene con il fatto di padroneggiare il disturbo, inverte le due cose.
Al di là della sospensione che poco conta, essendo ormai stata realizzata, e della scusa della distanza che è fasulla, il punto è che è senza cura ma pare anche senza consapevolezza di come in generale un problema del genere si gestisce, non certo ragionando come se eventuali ricadute fossero in mano sua che decide se farsi o meno se debbano prender piede.

Ottimo motivo per pensare ad un cambiamento di cura l'effetto sessuale, e nessuno dice che sia scritto che ci debba essere una ricaduta, ma questo tipo di ottimismo contiene degli errori di previsione, e sposta l'attenzione su un falso problema per non considerare almeno in ipotesi quello vero, che sa benissimo perché ha evitato di confrontarsi col medico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
Utente
Utente
Credo che pensare al ritorno del "mostro" e alle probabili ricadute sia il primo passo per generalizzare altra ansia interiore. Quando e se ci sarà gestirò la cosa. Non che il suo illustre parere sia sopravvalutato, ci mancherebbe. Ma ahimè sospendere con la paura di ricadere non credo abbia tanto senso.
Ad ogni modo, se per voi essenziale, riprenderò il contatto con lo specialista.
Grazie
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
No, completamente sbagliato. Ecco perché glielo faccio notare, sono i ragionamenti sbagliati da fare. Quando e se ci sarà la gestirà probabilmente perdendo tempo dietro al voler negare la ricaduta o al non voler riprendere la cura. Questo accade di solito se uno parte con questo tipo di ragionamento.

" Ma ahimè sospendere con la paura di ricadere non credo abbia tanto senso."

No, non ha proprio capito si direbbe. Ma che c'entra avere paura ? A che serve avere paura ? E non averla neanche. Sono equivalenti in questo. Non è che chi è ottimista si porta fortuna.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#5]
Utente
Utente
Grazie per l'apprensione ma duole comunicarle che non c'è stata risposta alla domanda fatta.

"Questo tipo di sospensione, diciamo diretta, potrebbe provocare effetti negativi a lungo termine o posso continuare con tranquillità a sconfiggere i sintomi da astinenza (come ho fatto) aspettando che svaniscano e il corpo si riabitui all’assenza della molecola?

Ad oggi questo mi interessa sapere.
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