Si tratta di long covid o sono problemi psicosomatici?

Buonasera,
vi scrivo per chiedervi delle informazioni su quanto mi viene costantemente detto dal mio psicologo.
Il 2 giugno, dopo una giornata a mare, mi è venuta la febbre, che mi è durata per 3 giorni.
Successivamente, per più di 20 gg ho avuto mal di gola, molti muchi e tonsille infiammate.
In questo periodo sono andato 3 volte dal medico di base, il quale ha sempre sostenuto che non era niente di grave e che sarebbe passato da solo.
Il 28 giugno poi sono risultato positivo al coronavirus e sono stato in isolamento fino al 7 luglio.
Nonostante il tampone negativo, ho continuato ad avere sintomi quali mal di gola, moltissimo catarro, spossatezza ed ogni tanto brividi di freddo.
Ho sentito di nuovo il mio medico di base e anche un altro dottore ed entrambi mi hanno detto che dovevo effettuare un tampone molecolare per accertarmi di non avere residui del covid.
Però, per paura di essere ancora positivo e di dover effettuare un nuovo isolamento, ho eseguito il tampone solo ieri.
Successivamente, mi sono recato dal medico il quale mi ha prescritto delle analisi del sangue e una rx toracica.
Il mio psicologo sostiene che tutti questi problemi che sto avendo sono di natura psicosomatica, che poiché non voglio stare bene mi ammalo.
Io non so onestamente quanto credergli: di base lui è uno psicoterapeuta e quindi delle sue diagnosi mediche poco mi interessa, per lo stesso motivo per cui non mi farei mai psicoanalizzare da un cardiologo ad esempio.
Quindi volevo chiedere a voi se effettivamente in questi miei sintomi vi possa essere una componente psicosomatica o se sono delle possibili conseguenze di una tonsillite non guarita alla quale si è aggiunto il coronavirus.
Grazie.