SSRI per ansia sociale, disturbo alimentare e ossessività
Salve Dottori! Sono in terapia con Ritalin (metilfenidato).
Funziona ottimamente per ciò che riguarda la sintomatologia ADHD, tuttavia ho anche dei sintomi ansioso-depressivi, ruminazioni ossessive, ansia sociale e soffro di abbuffate compulsive che mi rovinano la mia qualità di vita in vari campi.
La mia terapeuta all'inizio suggerì un'eventuale associazione di un SSRI (credo la sertralina).
Tuttavia durante una visita successiva mi ha detto che un altro farmaco non risolverebbe quei sintomi in quanto scaturiscono da credenze radicate che devono essere risolte in CBT, e che non ci può essere un farmaco che risolve TUTTI i miei problemi.
Dalla speranza di migliorare i miei giorni, mi sento catapultato in un baratro senza uscita.
Immagino sia vero che viene tutto da mie credenze distorte e atteggiamenti disfunzionali, tuttavia non riesco più a sopportare soprattutto la mia ansia sociale e il mio disturbo alimentare.
Il Ritalin funziona per un paio d'ore alla volta per le abbuffate e in piccola parte per i sintomi depressivi e l'ansia sociale.
Ma non è sostenibile per 2 ore a pillola, e confesso che la mia aderenza non è perfetta.
Mi capita di scordare di prenderlo, o di preferire un santo caffè a volte.
In ogni caso credo conveniate con me che non sono quelle le indicazioni del farmaco.
Dunque vi chiedo se secondo voi aggiungere un SSRI potrebbe davvero migliorare la mia qualità di vita o se sono solo alla spasmodica ricerca di una pillola della felicità.
Funziona ottimamente per ciò che riguarda la sintomatologia ADHD, tuttavia ho anche dei sintomi ansioso-depressivi, ruminazioni ossessive, ansia sociale e soffro di abbuffate compulsive che mi rovinano la mia qualità di vita in vari campi.
La mia terapeuta all'inizio suggerì un'eventuale associazione di un SSRI (credo la sertralina).
Tuttavia durante una visita successiva mi ha detto che un altro farmaco non risolverebbe quei sintomi in quanto scaturiscono da credenze radicate che devono essere risolte in CBT, e che non ci può essere un farmaco che risolve TUTTI i miei problemi.
Dalla speranza di migliorare i miei giorni, mi sento catapultato in un baratro senza uscita.
Immagino sia vero che viene tutto da mie credenze distorte e atteggiamenti disfunzionali, tuttavia non riesco più a sopportare soprattutto la mia ansia sociale e il mio disturbo alimentare.
Il Ritalin funziona per un paio d'ore alla volta per le abbuffate e in piccola parte per i sintomi depressivi e l'ansia sociale.
Ma non è sostenibile per 2 ore a pillola, e confesso che la mia aderenza non è perfetta.
Mi capita di scordare di prenderlo, o di preferire un santo caffè a volte.
In ogni caso credo conveniate con me che non sono quelle le indicazioni del farmaco.
Dunque vi chiedo se secondo voi aggiungere un SSRI potrebbe davvero migliorare la mia qualità di vita o se sono solo alla spasmodica ricerca di una pillola della felicità.
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A mio avviso è da rivedere l'uso del Ritalin, la valutazione è troppo spostata su effetti rapidi e immediati, e ciò non è esattamente quel che ci si aspetta, soprattutto non su quei sintomi, ma su altri.
Va sicuramente valutata l'opportunità di scegliere quale aspetto trattare e con cosa, ma anche se queste varie diagnosi cliniche facciano capo ad un motore biologico che le "riassume", e corrisponde magari ad una diagnosi complessiva.
Va sicuramente valutata l'opportunità di scegliere quale aspetto trattare e con cosa, ma anche se queste varie diagnosi cliniche facciano capo ad un motore biologico che le "riassume", e corrisponde magari ad una diagnosi complessiva.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 14/07/2022.
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