Bouffè delirante
Mia moglie è stata ricoverata d'urgenza a Settembre dell'anno scorso con diagnosi bouffè delirante e da allora prende Zyprexa 5mg ogni sera prima di coricarsi. Nel frattempo ha preso diversi chili, si sente depressa per non riuscire a perdere peso nonostante i sacrifici che la dieta fissata dal suo dietologo le impone e vorrebbe sempre interrompere Zyprexa perchè sembra essere la causa di tutto. Oltretutto non ha più un lavoro e deve accudire il nostro bambino di 16 mesi. E' sempre svogliata e vorrebbe dormire a lungo. Il suo psichiatra a detto che prima di un anno non le toglie la terapia e che 5mg è una dose talmente blanda che si da ai bambini. Il comportamento dello specialista mette mia moglie in crisi perchè non le da stimoli a seguire la terapia anzi sembra quasi scherzarci sù. Vorremmo un vs. parere anche per il fatto che l'episodio di bouffè delirante è durato circa 4 giorni prima del ricovero, il giorno prima di ricoverarla su consiglio del medico di base abbiamo fatto gli esami del sangue che evidenziavano questi parametri fuori norma: S-FT4 3,45 pmol/L, S-TSH 249,00 mIU/L, P-BILIRUBINA TOTALE 25,0 umol/L, P-BILIRUBINA CONIUGATA 4,0 umol/L, P-BILIRUBINA NON CONIUGATA 21,0 umol/L.
Ora è seguita da un endocrinologo che le ha tarato la terapia con Eutirox e i valori sono rientrati. I valori fuori norma secondo voi sono una causa o un sintomo? Grazie
Ora è seguita da un endocrinologo che le ha tarato la terapia con Eutirox e i valori sono rientrati. I valori fuori norma secondo voi sono una causa o un sintomo? Grazie
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Lo psichiatra ha ragione perché la cura ha funzionato e la psicosi acuta non è una malattia da sottovalutare. Potrebbe essere utilizzato un farmaco diverso, con minori effetti su peso e appetito.
La dieta restrittiva in genere è poco utile, mentre quella nutrizionale è più utile.
L'aggiunta di eutirox è corretta, ma non vi è un nesso chiaro con la psicosi acuta.
La dieta restrittiva in genere è poco utile, mentre quella nutrizionale è più utile.
L'aggiunta di eutirox è corretta, ma non vi è un nesso chiaro con la psicosi acuta.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Gentile utente
se il trattamento ha funzionato anche a dose minima, sarebbe meglio non interromperlo precocemente ne' senza indicazione del curante.
Si rischierebbe una ricaduta.
se il trattamento ha funzionato anche a dose minima, sarebbe meglio non interromperlo precocemente ne' senza indicazione del curante.
Si rischierebbe una ricaduta.
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https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Utente
"L'aggiunta di eutirox è corretta, ma non vi è un nesso chiaro con la psicosi acuta."
Il problema qui è che endocrinologo e psichiatra tirano ciascuno dalla propria parte: ognuno dice che l'altra "specialità" non ha nulla a che vedere con il problema. L'endocrinologo dice che ha visto altri casi di disturbi "psichiatrici" risolti con una terapia per la tiroide e che nel passato i manicomi erano pieni di pazienti con problemi alla tiroide ma curati per "matti". lo psichiatra dice invece che la tiroide non c'entra nulla e che bisogna aspettare.
Di fondo c'è che mia moglie è giù di morale, non trova supporto nè da uno ne dall'altro e la terapia (che a detta dello psichiatra dovrebbe finire a Marzo) non ha un "metodo" per capire quando non serve più... bisogna interromperla e vedere se mia moglie ricomincia con il delirio. Il delirio poi sembra iniziato (ma questo è una ipotesi) dopo aver partecipato ad una messa a suffragio del padre morto un anno prima, se può essere di aiuto.
Grazie
Il problema qui è che endocrinologo e psichiatra tirano ciascuno dalla propria parte: ognuno dice che l'altra "specialità" non ha nulla a che vedere con il problema. L'endocrinologo dice che ha visto altri casi di disturbi "psichiatrici" risolti con una terapia per la tiroide e che nel passato i manicomi erano pieni di pazienti con problemi alla tiroide ma curati per "matti". lo psichiatra dice invece che la tiroide non c'entra nulla e che bisogna aspettare.
Di fondo c'è che mia moglie è giù di morale, non trova supporto nè da uno ne dall'altro e la terapia (che a detta dello psichiatra dovrebbe finire a Marzo) non ha un "metodo" per capire quando non serve più... bisogna interromperla e vedere se mia moglie ricomincia con il delirio. Il delirio poi sembra iniziato (ma questo è una ipotesi) dopo aver partecipato ad una messa a suffragio del padre morto un anno prima, se può essere di aiuto.
Grazie
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Gentile utente,
Casi psichiatrici sono teoricamente possibili, ma a dir la verità nella pratica clinica non così frequenti, se parliamo di psicosi acuta. Sono frequenti le psicosi da intossicazione da sostanze, alcune forme da cortisonici o antibiotici/antimalarici. Non è certo la prima cosa che viene in mente.
Secondo me lo psichiatra ha le idee più chiare in generale. La terapia non ha un termine, non esiste un metodo per sapere quando deve finire. L'unico modo è vedere come evolve. Se la si fa più a lungo in linea generale è meglio.
Casi psichiatrici sono teoricamente possibili, ma a dir la verità nella pratica clinica non così frequenti, se parliamo di psicosi acuta. Sono frequenti le psicosi da intossicazione da sostanze, alcune forme da cortisonici o antibiotici/antimalarici. Non è certo la prima cosa che viene in mente.
Secondo me lo psichiatra ha le idee più chiare in generale. La terapia non ha un termine, non esiste un metodo per sapere quando deve finire. L'unico modo è vedere come evolve. Se la si fa più a lungo in linea generale è meglio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.4k visite dal 30/06/2009.
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