Danni funzionali da cocaina?
I sintomi sono:
lentezza tra pensiero e azione, come se il comando dei movimenti risulta leggermente rallentato e come se mentalmente faccio fatica nell'ideazione e una leggera fatica nella coordinazione,
ottunimento mentale, tipo un senso di derealizzazione, ottudimento sensoriale, come se mi sembra strano quello che vedo e quello che sento, compresa la mia voce.
È come se mentre faccio le cose, cammino eccecc per frazioni di secondo la mia coscienza si spegnesse, come se non vedo quello che ho davanti, tipo come se fossi assente
rimugino sui possibili modi in cui posso dire o fare qualcosa
Leggera difficoltà nel parlare, come se faccio fatica a pensare cosa dire, mi impappino e fatica nel parlare.
Ho effettuato una rm all'encefalo e tac negative (tranne che per una calcificazione definita aspecifica dai dottori), eeg e tiroide anch'essi negativi.
Ho effettuato una visita neurologica, anch'essa negativa.
Liquidato con ansia depressione.
Lo psichiatra invece mi ha diagnosticato un disturbo dello spettro bipolare e mi ha prescritto Lamictal 200 mg e olanzapina.
Secondo lui starò bene dopo la terapia, anche se informandomi sulla malattia, ho visto che possono esserci deficit cognitivi resistenti a volte resistenti ai trattamenti.
Ho chiesto allo psichiatra una PET e mi ha detto di no perché dice che non vi è una causa neurologica, anzi dice che se fosse stata neurologica sarebbe stato meglio almeno si poteva localizzare la causa di tutti i sintomi.
La mia domanda principale è:
È possibile che ci siano danni funzionali manifestatosi due anni dopo l'ultima assunzione avvenuta nell'estate del 2017?
Ha una diagnosi psichiatrica chiara ed un trattamento specifico per essa.
Segua le indicazioni ricevute.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Informandosi sulla malattia ... no, è andato a pescare le informazioni che sono rese rilevanti dalla fissazione, distorcendole in base a questa probabilmente.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Avevo postato per due volte il mio post nella sezione neurologia senza ricevere alcuna risposta
Per quanto riguarda la componente ossessiva, io stesso l'ho accennata al mio psichiatra che tra l'altro appartiene ai medici di questo sito che rispondono alle richieste di consulto.
Secondo lo psichiatra il disturbo è stato slantentizzato dall'uso di stupefacenti, e si è manifestato nel tempo, peggiorando.
Sto seguendo la sua terapia e a settembre ci dobbiamo rivedere per valutare se è il caso di inserire nella terapia un antidepressivo.
Ora vi porgo un' altra domanda:
È possibile che il disturbo bipolare mi porta una fatica di ideazione dei movimenti, oallentamento dei pensieri, e perdita di naturalezza e spontaneità nel parlare?
Potrebbe essere pseudodemenza a questa età?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
intervengo con piacere ma anche perché é abbastanza chiaro che le risposte le sono già state date ma il meccanismo di Iper eccitazione del suo sistema d allarme insieme ad elementi non ancora perfettamente compensati dalla terapia (pensiero ossessivo, tendenza all irritabilitá) influenzano anche il suo modo di essere in questo momento.
Se vuole porre una domanda per volta saremo lieti di risponderle..
Le dico poche cose che mi vengono in mente sperando di non ripetere ciò detto dai colleghi sopra:
- la neuroinfiammazione é ad oggi sicuramente un'ipotesi accreditata che caratterizza pressoché ogni disagio psichico mediandone sintomi e prognosi.. Nei disturbi dell'umore questo é particolarmente rappresentato. Si preoccuperebbe di una febbre? É lo stesso concetto. Si prendono le terapie giuste, si prevengono le ricorrenze di malattia e l infiammazione viene meno.. Non deve immaginarsi che avere quella diagnosi significa avere perennemente il cervello in fiamme
- le patologie psichiatriche alcune più alcune meno, costituendo uno stress a livello cerebrale e somatico facilitano, se non curate un declino cognitivo.. I farmaci contrastano ciò. Non si tratta di demenze. Il termine che ha usato, pseudo demenza.. É un'altra cosa ma soprassiederei
- certamente si affidi al curante in modo da impostare una terapia adeguata
- perché a distanza di anni la cocaina non può essere responsabile di ciò che accade oggi? Perché a meno che non ci siano stati ictus ischemici ripetuti (gli esami strumentali li avrebbero visti)... Il sul cervello può al. Massimo aver avuto delle conseguenze funzionali, legate a dipendenza, craving per la sostanza etc. Ciò non c entra con un disturbo dell umore. Vero é comunque, ma prt questo mancano dati anamnestici, un utilizzo protratto di una sostanza come la cocaina in un soggetto predisposto può slatentizzare un disturbo bipolare (non causarlo!).
Cordialmente, a disposizione
Sì le conseguenze funzionali che causano il craving le conosco, ho letto diverse cose in materia. Quindi lei esclude modificazioni funzionali, che non siano quelle legate alla dipendenza, che poi fortunatamente non ho mai avuto, almeno in maniera forte.
Allora per quanto riguarda il disturbo bipolare, il mio psichiatra ha detto che appartiene allo spettro del bipolare, non è proprio un disturbo bipolare classico dove la persona ha momenti di euforia, e poi momenti di depressione. Io sono sempre statico, depressione unipolare direi.
Non mi spiego alcuni sintomi:
Praticamente ho difficoltà nella "costruzione" dei movimenti e anche del pensiero, tipo fatica mentale a fare qualsiasi cosa, anche nel guidare, nel parlare anche una certa fatica. Ho perso naturalezza nel fare qualsiasi cosa, mi sento imballato, rallentato, come se il mio cervello fosse larvatico, per usare un termine in senso figurato. C'è sicuramente una carenza di neurotrasmettitori, e mi chiedo se effettivamente c è un declino cognitivo in corso, come lei aveva brillantemente accennato. Comunque tutti i sintomi si sono sviluppati dal 2020 a oggi, in maniera progressiva, per questo penso a un declino cognitivo.
Attendo una sua ulteriore risposta ;)
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
interpellato rispondo:
la mia risposta iniziale dava "risposta" alla sua domanda. Le sue ulteriori domande sono in parte una ripetizione, in parte un circolo vizioso e in parte competenza di un medico, in una valutazione vis a vis. Non ho mancato di una risposta immediata per maleducazione.
La saluto cordialmente sottolineandole, con leggerezza, che se intende il passare da Dr. a Sig. Blengino é un modo aggressivo di degradare credo che il sito non sia proprio il suo spazio e che lei sia parecchio maleducato.
Cordialmente,
come dicevo, ho una sensazione di "scossa" soprattutto nel lato destro e sopra la testa, che si espande in tutto il corpo, e questo mi sballa mi manda in confusione e in tensione nervosa. Potrebbe rientrare in ambito psichiatrico, oppure dovrei consultare un neurologo?
Rinnovo ancora le mie scuse.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.