Attacchi di ira

Buongiorno,

Il mio ragazzo ha in determinate situazioni attacchi di ira, non fisici ma verbali.
Il problema secondo lui sono sempre io, che non so fare, non so comportarmi.
Stamattina ad esempio (siamo in vacanza) mi ha chiesto come mai parlassi poco, io gli ho risposto che non c’era un motivo specifico, che semplicemente non avevo nulla da dire e che forse ero un po’ pensierosa.
Si è arrabbiato moltissimo, dicendo che non era questo il modo di comportarsi, insulti vari e pesanti, che mi avrebbe non solo lasciato, ma addirittura sarebbe partito prima dalla vacanza lasciandomi qua.
È partito da circa due ore dicendo che sarebbe andato a comperare il biglietto del traghetto perché io sono una depressa cronica e che mi devo curare.
Io ho risposto che ad oggi mi sembra che lui soffra di attacchi di ira.
Anche due settimane fa, prima di partire in vacanza ne ha avuto un altro, mi ha sputato in viso e mi ha detto che non saremmo più partiti.
Ho insistito fino a farlo calmare.
Chiaramente se scrivo tutto questo è perché mi sento sempre messa in discussione e il fatto che lui faccia sempre ricadere la colpa su di me dei suoi atteggiamenti mi ha fatto sempre sentire sbagliata e con la necessità di rimediare alla situazione creata.
Ma non posso più reggere questa storia e mi voglio liberare di questo senso di colpa che mi fa sentire sempre sbagliata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Per questo può rivolgersi ad uno specialista, mi sembra corretto il suo modo di impostare la cosa, e cioè fortificare le parti della sua struttura che sono più suscettibili a questo tipo di attacchi, che Lei percepisce come messe in discussione ed elabora (credo) in maniera demoralizzante per sé, come se di fatto dovesse trovar la soluzione o avesse peccato in qualcosa di non chiaro o ponderabile.

Dr.Matteo Pacini
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