Antidepressivi calo libido
Buongiorno, si o anni che soffro di ansia e fobie.
Assumo una quindicina di gocce di Xanax al di, ormai chiaramente e maledettamente dipendente.
(Odio questo farmaco).
Per combattere questi timori, negli anni, mi sono rivolto a più psichiatri e psicologi, i quali, immancabilmente, mi hanno prescritto antidepressivi.
All'inizio non ci ho fatto caso, poi col tempo mi sono accorto che la libido, la sensibilità sessuale e l'erezione, andavano scemando.
Avvertito lo psichiatra di turno, mi dice che é una "questione psicologica" e "che si potrebbe influire, ma non ai miei livelli".
Sospendo, sotto sua guida e la mia.
Vita sessuale "riprende", ma non sono più lo stesso.
Da quando ho preso, a più riprese, antidepressivi di ogni genere e sorta, la mia vita sessuale é come morta, o quasi, creando problemi enormi nella vita di coppia e a livello mio di uomo.
So che esiste una sindrome post antidepressivi, e so anche che in alcuni casi ci vogliono anni, se sei fortunato, per tornare ad avere una pseudo-vita normale.
Io vi chiedo aiuto.
Io non mi sento depresso, sono sicuramente ansioso.
Ma adesso aggiungo ai miei problemi anche questo.
Non voglio aggiungere Viagra o cialis o altre schifezze.
Ne ho già prese troppe.
Resta il fatto che l aia vita é peggio di prima.
Sarei curioso di un vostro parere.
Grazie
Assumo una quindicina di gocce di Xanax al di, ormai chiaramente e maledettamente dipendente.
(Odio questo farmaco).
Per combattere questi timori, negli anni, mi sono rivolto a più psichiatri e psicologi, i quali, immancabilmente, mi hanno prescritto antidepressivi.
All'inizio non ci ho fatto caso, poi col tempo mi sono accorto che la libido, la sensibilità sessuale e l'erezione, andavano scemando.
Avvertito lo psichiatra di turno, mi dice che é una "questione psicologica" e "che si potrebbe influire, ma non ai miei livelli".
Sospendo, sotto sua guida e la mia.
Vita sessuale "riprende", ma non sono più lo stesso.
Da quando ho preso, a più riprese, antidepressivi di ogni genere e sorta, la mia vita sessuale é come morta, o quasi, creando problemi enormi nella vita di coppia e a livello mio di uomo.
So che esiste una sindrome post antidepressivi, e so anche che in alcuni casi ci vogliono anni, se sei fortunato, per tornare ad avere una pseudo-vita normale.
Io vi chiedo aiuto.
Io non mi sento depresso, sono sicuramente ansioso.
Ma adesso aggiungo ai miei problemi anche questo.
Non voglio aggiungere Viagra o cialis o altre schifezze.
Ne ho già prese troppe.
Resta il fatto che l aia vita é peggio di prima.
Sarei curioso di un vostro parere.
Grazie
[#1]
No, non sta chiedendo un parere, è venuto a fare un intervento a tesi.
Non ha citato un nome, non ha citato una diagnosi, ma ha già la sua verità perché "ha letto" etc.
L'incipit del consulto fa sorridere: la famigerata dipendenza da 15 gocce di xanax in chi ha un disturbo d'ansia non curato. Abbia pazienza, se questo è metro mi sa che fa i soliti conti senza il disturbo.
I farmaci hanno peggiorato la sua vita, non il disturbo non curato in maniera stabile, anche questo è un punto di vista del tutto arbitrario.
Per commentare dovrei sapere almeno qualche dettaglio tecnico ma temo che il tono sia solo quello di un'ostile sfogo contro i medici e la medicina.
Saluti
Non ha citato un nome, non ha citato una diagnosi, ma ha già la sua verità perché "ha letto" etc.
L'incipit del consulto fa sorridere: la famigerata dipendenza da 15 gocce di xanax in chi ha un disturbo d'ansia non curato. Abbia pazienza, se questo è metro mi sa che fa i soliti conti senza il disturbo.
I farmaci hanno peggiorato la sua vita, non il disturbo non curato in maniera stabile, anche questo è un punto di vista del tutto arbitrario.
Per commentare dovrei sapere almeno qualche dettaglio tecnico ma temo che il tono sia solo quello di un'ostile sfogo contro i medici e la medicina.
Saluti
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Pacini,
intanto la ringrazio per la risposta. La ringrazio altresì per vermi considerato, forse, presuntuoso e borioso al punto di aver definito la mia semplice richiesta addirittura un intervento a tesi . Non mi permetterei mai di denigrare anni dei suoi studi e dei suoi esimi colleghi. Io non ho le Sue competenze e conoscenze in merito, volevo solo dirle che non era quello il mio intento.
Per quanto riguarda nomi, citare diagnosi, aver letto, etc. , Le volevo dire che dopo vent’anni di questa situazione, che come Lei ben sa, disagevole se non addirittura invalidante, posso dirLe, caro dottore, che quello che ho esposto grossolanamente e senza scendere nel dettaglio, è stato un sunto di risposte e di tentativi farmaceutici, effettuati da altrettanti emeriti professori in psichiatria e psicologia. Ammetto, che, in tutto questo tempo, mi sono informato anch’io, e non ho preso come spunto fonti ridibili, ad esempio La Gazzetta dello Sport o Novella 2000, ma scritti, dimostrazioni scientifiche, pubblicazioni ufficiali nel settore medico. Questo non perché il mio è un punto di vista arbitrario ma perché confermato in prima persona da suoi colleghi, e da ,appunto, studi medici a riguardo.
Se vuole le posso fare un sunto brevissimo della mia situazione interiore e di quello che è successo, per creare in me agorafobia accentuata, accompagnata da un costante senso di ansia e tensione, e un crescente numero di paure varie.
Per farLe capire, la mia infanzia è stata destabilizzata da un abuso sessuale da parte di mio padre e da una situazione famigliare economica e ansiogena, condita da un iper protezione materna.
I dettagli li sa la mia psicologa che mi segue da due anni (e altre che mi hanno seguito in passato), e non credo ci sia spazio e tempo per scendere nei dettagli in questa sede, però almeno incomincia a farsi un’idea.
L’ostile sfogo verso i medici, potrebbe anche rientrare nei miei pensieri, visto che una marea di medici , si è occupata del mio caso per venti lunghi anni, mettendo sempre in opera il solito e unico(?) metodo conosciuto dalla psichiatria: Trial and Error . Capisco altresì, che nessuno abbia una bacchetta magica e non ho mai biasimato nessuno a tale riguardo. Rimango un po’ sorpreso dal fatto che una persona colta e acculturata e studiosa del campo, come può essere Lei, affronti quasi a muso duro una semplicissima richiesta d’aiuto. Il problema che ho esposto è quello della mia sfera sessuale, che dopo l’assunzione di antidepressivi, si tramuta in un purgatorio fisico e mentale. Questa disfunzione, che Lei mi insegna essere la PSSD, ovvero Post-SSRI Sexual Dysfunction, purtroppo ha lasciato il segno in me, qualsiasi tipo di antidepressivo che mi sia stato somministrato, siano essi SSRI, NSRI o altri. Per quel poco che sono riuscito a trovare ho letto qualcosa a riguardo di uno dei pochi Dottori che si occupa di questo disturbo in Italia: il Dott. Cosimo Melcangi, ma anche lui, poverino, non ha la panacea, però per lo meno, ci si sta dedicando. Se vuole sapere se ho fatto test ormonali o visite andrologiche, la risposta è sì, e sembrerebbe tutto normale. Il cervello è quasi sconosciuto, Lei lo sa bene, un po’ come il vissuto di ognuno di noi
I farmaci hanno peggiorato la mia vita? Sì, e lo ripeto. Io vado in crisi d’astinenza da xanax, anche se seguito, anche se tolgo una goccia ogni due settimane, arrivo ad un certo punto che il mio fisico non ragiona più, la mia testa va in palla, e ho BISOGNO di assumere queste maledette gocce.
Le assicuro che ho seguito terapie in maniera stabile che hanno portato solamente a mantenere un livello di umore da encefolagramma piatto, mi passi la battuta, ma non mi hanno aiutato a superare le mie paure. E non c’è caso che Le dica che so che tutto deve nascere da me, dal mio interno, dal mio Io o Super-Io. Il problema è che è un gatto che si mangia la coda e che la situazione riesco a mantenerla pseudo-stabile grazie a una forza di volontà sovraumana e a motivazioni speciali che so io. Ma è una lotta giornaliera stressante, logorante e, a volte demoralizzante.
Io non so cosa possa esserLe utile per essere degno di un eventuale suo nuovo e, malgrado le apparenze, graditissimo suggerimento/consiglio/aiuto.
Rimango a disposizione a riguardo e Le chiedo scusa se ho rubato prezioso del suo tempo prezioso.
Le assicuro che non sono borioso, sono solamente esausto di stare male.
Quindi, alla fine, le mie domande sarebbero due:
1) disfunzione sessuale
2) come e se è possibile liberarmi dallo Xanax e/o eventuali alternative
Umilmente,
Sinceri ringraziamenti e saluti.
intanto la ringrazio per la risposta. La ringrazio altresì per vermi considerato, forse, presuntuoso e borioso al punto di aver definito la mia semplice richiesta addirittura un intervento a tesi . Non mi permetterei mai di denigrare anni dei suoi studi e dei suoi esimi colleghi. Io non ho le Sue competenze e conoscenze in merito, volevo solo dirle che non era quello il mio intento.
Per quanto riguarda nomi, citare diagnosi, aver letto, etc. , Le volevo dire che dopo vent’anni di questa situazione, che come Lei ben sa, disagevole se non addirittura invalidante, posso dirLe, caro dottore, che quello che ho esposto grossolanamente e senza scendere nel dettaglio, è stato un sunto di risposte e di tentativi farmaceutici, effettuati da altrettanti emeriti professori in psichiatria e psicologia. Ammetto, che, in tutto questo tempo, mi sono informato anch’io, e non ho preso come spunto fonti ridibili, ad esempio La Gazzetta dello Sport o Novella 2000, ma scritti, dimostrazioni scientifiche, pubblicazioni ufficiali nel settore medico. Questo non perché il mio è un punto di vista arbitrario ma perché confermato in prima persona da suoi colleghi, e da ,appunto, studi medici a riguardo.
Se vuole le posso fare un sunto brevissimo della mia situazione interiore e di quello che è successo, per creare in me agorafobia accentuata, accompagnata da un costante senso di ansia e tensione, e un crescente numero di paure varie.
Per farLe capire, la mia infanzia è stata destabilizzata da un abuso sessuale da parte di mio padre e da una situazione famigliare economica e ansiogena, condita da un iper protezione materna.
I dettagli li sa la mia psicologa che mi segue da due anni (e altre che mi hanno seguito in passato), e non credo ci sia spazio e tempo per scendere nei dettagli in questa sede, però almeno incomincia a farsi un’idea.
L’ostile sfogo verso i medici, potrebbe anche rientrare nei miei pensieri, visto che una marea di medici , si è occupata del mio caso per venti lunghi anni, mettendo sempre in opera il solito e unico(?) metodo conosciuto dalla psichiatria: Trial and Error . Capisco altresì, che nessuno abbia una bacchetta magica e non ho mai biasimato nessuno a tale riguardo. Rimango un po’ sorpreso dal fatto che una persona colta e acculturata e studiosa del campo, come può essere Lei, affronti quasi a muso duro una semplicissima richiesta d’aiuto. Il problema che ho esposto è quello della mia sfera sessuale, che dopo l’assunzione di antidepressivi, si tramuta in un purgatorio fisico e mentale. Questa disfunzione, che Lei mi insegna essere la PSSD, ovvero Post-SSRI Sexual Dysfunction, purtroppo ha lasciato il segno in me, qualsiasi tipo di antidepressivo che mi sia stato somministrato, siano essi SSRI, NSRI o altri. Per quel poco che sono riuscito a trovare ho letto qualcosa a riguardo di uno dei pochi Dottori che si occupa di questo disturbo in Italia: il Dott. Cosimo Melcangi, ma anche lui, poverino, non ha la panacea, però per lo meno, ci si sta dedicando. Se vuole sapere se ho fatto test ormonali o visite andrologiche, la risposta è sì, e sembrerebbe tutto normale. Il cervello è quasi sconosciuto, Lei lo sa bene, un po’ come il vissuto di ognuno di noi
I farmaci hanno peggiorato la mia vita? Sì, e lo ripeto. Io vado in crisi d’astinenza da xanax, anche se seguito, anche se tolgo una goccia ogni due settimane, arrivo ad un certo punto che il mio fisico non ragiona più, la mia testa va in palla, e ho BISOGNO di assumere queste maledette gocce.
Le assicuro che ho seguito terapie in maniera stabile che hanno portato solamente a mantenere un livello di umore da encefolagramma piatto, mi passi la battuta, ma non mi hanno aiutato a superare le mie paure. E non c’è caso che Le dica che so che tutto deve nascere da me, dal mio interno, dal mio Io o Super-Io. Il problema è che è un gatto che si mangia la coda e che la situazione riesco a mantenerla pseudo-stabile grazie a una forza di volontà sovraumana e a motivazioni speciali che so io. Ma è una lotta giornaliera stressante, logorante e, a volte demoralizzante.
Io non so cosa possa esserLe utile per essere degno di un eventuale suo nuovo e, malgrado le apparenze, graditissimo suggerimento/consiglio/aiuto.
Rimango a disposizione a riguardo e Le chiedo scusa se ho rubato prezioso del suo tempo prezioso.
Le assicuro che non sono borioso, sono solamente esausto di stare male.
Quindi, alla fine, le mie domande sarebbero due:
1) disfunzione sessuale
2) come e se è possibile liberarmi dallo Xanax e/o eventuali alternative
Umilmente,
Sinceri ringraziamenti e saluti.
[#4]
"scritti, dimostrazioni scientifiche, pubblicazioni ufficiali nel settore medico"
Che parlano della dipendenza da benzodiazepine e la esemplificano nell'assunzione ad esempio di 15 gocce di xanax ?
Alternative ne esistono, tolti gli antidepressivi. Per cui non mi pare difficile ipotizzare la cura di un disturbo d'ansia in chi vuole evitare l'antidepressivo.
Per il resto, è il solito punto oscuro di problemi imputati ad un pregresso terapeutico senza un elemento di specificità di tale associazione, e a malattia ansiosa ancora attiva, che è trattata come fosse un nulla biologico, anziché essere una configurazione di parti del nostro corpo.
Quindi ci si ritrova che qualcuno si occupa, e onore al merito, del suo problema non definibile che Lei ha già definito con una sigla in cui in realtà non è contenuto un elemento di ulteriore definizione (PSSD), e invece mi pare che non le vengano proposte comune e note alternative per la cura dei disturbi d'ansia.
Che parlano della dipendenza da benzodiazepine e la esemplificano nell'assunzione ad esempio di 15 gocce di xanax ?
Alternative ne esistono, tolti gli antidepressivi. Per cui non mi pare difficile ipotizzare la cura di un disturbo d'ansia in chi vuole evitare l'antidepressivo.
Per il resto, è il solito punto oscuro di problemi imputati ad un pregresso terapeutico senza un elemento di specificità di tale associazione, e a malattia ansiosa ancora attiva, che è trattata come fosse un nulla biologico, anziché essere una configurazione di parti del nostro corpo.
Quindi ci si ritrova che qualcuno si occupa, e onore al merito, del suo problema non definibile che Lei ha già definito con una sigla in cui in realtà non è contenuto un elemento di ulteriore definizione (PSSD), e invece mi pare che non le vengano proposte comune e note alternative per la cura dei disturbi d'ansia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 30/06/2022.
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