Efficacia scarsa di due diversi ssri (+lamotrigina) sulla mia ciclotimia
Sono in cura da gennaio per ciclotimia (ogni settimana
si alternano senza un pattern preciso 2-3 giorni sereni;
e 3-4 giorni di ansia/angoscia in cui non ho voglia di far nulla e mi pare di scivolare verso il fondo).
Dopo una cura iniziale a base di Zoloft (che peggiorò il quadro), affiancato poi dalla lamotrigina ma con risultati
di nuovo scarsi,
il medico mi fece sostituire Zoloft con Brintellix (+ lamotrigina).
Vista l'efficacia solo parziale della cura, pian piano son giunto
a 15mg di Brintellix e a 200mg di lamotrigina.
Avrò guadagnato un giorno in più alla settimana di stabilità, e l'ansia (che prima, se compariva, era forte
e mi portava quasi a crisi di panico) è divenuta leggermente più sopportabile pur
riaffiorando ancora; ma per il resto
gli sbalzi proseguono imperterriti (a volte
anche nella stessa giornata), benché io sia ormai arrivato a dosi alte di ambo i farmaci (20 mg di Brintellix, 200 mg di lamotrigina).
Il solo farmaco che mi fa star bene è Xanax: nei momenti d'agitazione,
anche solo 0, 25-0, 5 mg mi rasserenano molto.
Però lo psichiatra dice che Xanax non è una soluzione a lungo termine, così
dovrei evitarlo.
Mi sento dunque un po' in colpa e frustrato ogni volta che devo
ricorrervi, perché assumerlo è come riconoscere l'inefficacia degli
altri farmaci che dovrebbero svolgere nel lungo termine il compito che Xanax compie nel breve
termine ma come semplice palliativo.
La mia domanda è: ha senso continuare a prendere Brintellix+lamotrigina aumentando ancora le dosi?
Visto il "flop" di 2 SSRI+lamotrigina, non sarebbe meglio provare altre vie?
Perché ostinarcisi?
Il dottore dice che il solo stabilizzatore utile nel mio caso (fase depressiva
preponderante, alternata a mera eutimia ma senza ipomania) è
la lamotrigina, giacché valproato di sodio e litio van bene nei soli casi
di ipomania/mania preponderanti: essi riequilibrano verso il basso
il tono dell'umore, che invece nel mio caso va riequilibrato verso l'alto.
Siete d'accordo?
Non esiste un altro stabilizzatore parimenti utile?
E poi: vista la scarsa efficacia di 2 SSRI, vale la pena tentare con
un terzo SSRI (escitalopram?) o sarebbe meglio virare in altra direzione e
scegliere un SNRI/un triciclico che vada a intervenire anche su altri neurotrasmettitori?
So che devo attenermi alle prescrizioni del dottore, in cui ho ancora fiducia,
ma gradirei un vostro parere sincero.
Non capisco questa sua insistenza verso gli SSRI (soltanto) e la lamotrigina (soltanto).
Io vorrei tentare anche altre strategie.
Dovessi poi sentirmi peggio, potremmo pur sempre tornare alla cura attuale.
Magari esistono altri farmaci che potrebbero rivelarsi migliori.
Perché escluderli a priori?
Forse perché gli SSRI e la lamotrigina hanno un profilo di sicurezza maggiore e meno effetti collaterali?
Non dovrebbe essere il litio la prima scelta nei casi di disturbi dell'umore?
E va davvero evitato a ogni costo lo Xanax, che almeno come
cura integrativa funziona bene almeno sulla sintomatologia ansiosa?
si alternano senza un pattern preciso 2-3 giorni sereni;
e 3-4 giorni di ansia/angoscia in cui non ho voglia di far nulla e mi pare di scivolare verso il fondo).
Dopo una cura iniziale a base di Zoloft (che peggiorò il quadro), affiancato poi dalla lamotrigina ma con risultati
di nuovo scarsi,
il medico mi fece sostituire Zoloft con Brintellix (+ lamotrigina).
Vista l'efficacia solo parziale della cura, pian piano son giunto
a 15mg di Brintellix e a 200mg di lamotrigina.
Avrò guadagnato un giorno in più alla settimana di stabilità, e l'ansia (che prima, se compariva, era forte
e mi portava quasi a crisi di panico) è divenuta leggermente più sopportabile pur
riaffiorando ancora; ma per il resto
gli sbalzi proseguono imperterriti (a volte
anche nella stessa giornata), benché io sia ormai arrivato a dosi alte di ambo i farmaci (20 mg di Brintellix, 200 mg di lamotrigina).
Il solo farmaco che mi fa star bene è Xanax: nei momenti d'agitazione,
anche solo 0, 25-0, 5 mg mi rasserenano molto.
Però lo psichiatra dice che Xanax non è una soluzione a lungo termine, così
dovrei evitarlo.
Mi sento dunque un po' in colpa e frustrato ogni volta che devo
ricorrervi, perché assumerlo è come riconoscere l'inefficacia degli
altri farmaci che dovrebbero svolgere nel lungo termine il compito che Xanax compie nel breve
termine ma come semplice palliativo.
La mia domanda è: ha senso continuare a prendere Brintellix+lamotrigina aumentando ancora le dosi?
Visto il "flop" di 2 SSRI+lamotrigina, non sarebbe meglio provare altre vie?
Perché ostinarcisi?
Il dottore dice che il solo stabilizzatore utile nel mio caso (fase depressiva
preponderante, alternata a mera eutimia ma senza ipomania) è
la lamotrigina, giacché valproato di sodio e litio van bene nei soli casi
di ipomania/mania preponderanti: essi riequilibrano verso il basso
il tono dell'umore, che invece nel mio caso va riequilibrato verso l'alto.
Siete d'accordo?
Non esiste un altro stabilizzatore parimenti utile?
E poi: vista la scarsa efficacia di 2 SSRI, vale la pena tentare con
un terzo SSRI (escitalopram?) o sarebbe meglio virare in altra direzione e
scegliere un SNRI/un triciclico che vada a intervenire anche su altri neurotrasmettitori?
So che devo attenermi alle prescrizioni del dottore, in cui ho ancora fiducia,
ma gradirei un vostro parere sincero.
Non capisco questa sua insistenza verso gli SSRI (soltanto) e la lamotrigina (soltanto).
Io vorrei tentare anche altre strategie.
Dovessi poi sentirmi peggio, potremmo pur sempre tornare alla cura attuale.
Magari esistono altri farmaci che potrebbero rivelarsi migliori.
Perché escluderli a priori?
Forse perché gli SSRI e la lamotrigina hanno un profilo di sicurezza maggiore e meno effetti collaterali?
Non dovrebbe essere il litio la prima scelta nei casi di disturbi dell'umore?
E va davvero evitato a ogni costo lo Xanax, che almeno come
cura integrativa funziona bene almeno sulla sintomatologia ansiosa?
[#1]
Tutti gli stabilizzatori sono potenzialmente utili, a maggior ragione se questo non funziona. Può essere dosato nel sangue per verificare che il livello sia quello potenzialmente efficace o no.
L'antidepressivo invece non saprei che funzione abbia, specie quello che non è indicato per disturbi concomitanti, ma per depressione (quindi non ciclotimia).
L'antidepressivo invece non saprei che funzione abbia, specie quello che non è indicato per disturbi concomitanti, ma per depressione (quindi non ciclotimia).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Quindi a suo giudizio l'antidepressivo ha poco senso. Il mio psichiatra invece dice che nei disturbi dell'umore con prevalenza di depressione l'antidepressivo sia molto importante, a condizione che non inneschi episodi di ipomania e mania (il che sarebbe il solo rischio o effetto collaterale possibile, insieme a quello di sindrome serotoninergica; e non è decisamente il mio caso, visto che rispondo ben poco agli SSRI e dopo 1-2 giorni di eutimia ripiombo nella fase calante). Lei riterrebbe utile la lamotrigina in monoterapia? Al suo posto eventualmente potrebbe essere più utile il litio, il valproato o un altro stabilizzatore che a me sfugge? Ho provato anche l'Omega-3, ma con modesti risultati. Provo anche vitamina D, vitamina B, acido folico, Atarax, ma la sola cosa che mi risolleva in quei 2-3-4 giorni settimanali di fase ansioso-depressiva è Xanax, anche a dosaggi minimi. Vorrei tanto star meglio e stabilizzare l'umore. Il mio disagio è grande e mi impedisce di godermi la famiglia, il lavoro, insomma una vita normale, sempre scandita ora da questi orribili saliscendi. Grazie
[#3]
Ci sono opzioi ancora aperte, avendone sostanzialmente provat una.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Ma per la ciclotimia meglio uno stabilizzatore in monoterapia o unitamente a un antidepressivo?
Il mio dottore dice che la ciclotimia non è un disturbo bipolare, bensì una moderata depressione a fasi alterne che richiede un intervento sulla serotonina. Lei mi dice che invece la ciclotimia non è definibile depressione, ma appunto ciclotimia, cioè un disturbo ciclico dell'umore (una forma di disturbo bipolare di tipo III oppure non meglio definito?).
Io onestamente non mi sento depresso. Solo molto fragile e vulnerabile. Se sto bene (il che capita abbastanza spesso) e mi sento fiducioso, creativo e allegro, basta però un semplice sogno vivace o incubo (frequentissimo) a farmi svegliare in uno stato d'ansia difficile da placare, che può durare anche due o tre giorni prima di sparire. Io non piango da due o tre anni. È depressione questa? Non credo. Il switch umorale avviene spesso nella fase di sonno. Non soffro di insonnia, dormo "bene", ma il risveglio spesso mi fa passare da uno stato all'altro, e mi fa piombare il più delle volte dal benessere al malessere. Non so spiegarlo. Non credo esista una simile patologia.
Il mio dottore dice che la ciclotimia non è un disturbo bipolare, bensì una moderata depressione a fasi alterne che richiede un intervento sulla serotonina. Lei mi dice che invece la ciclotimia non è definibile depressione, ma appunto ciclotimia, cioè un disturbo ciclico dell'umore (una forma di disturbo bipolare di tipo III oppure non meglio definito?).
Io onestamente non mi sento depresso. Solo molto fragile e vulnerabile. Se sto bene (il che capita abbastanza spesso) e mi sento fiducioso, creativo e allegro, basta però un semplice sogno vivace o incubo (frequentissimo) a farmi svegliare in uno stato d'ansia difficile da placare, che può durare anche due o tre giorni prima di sparire. Io non piango da due o tre anni. È depressione questa? Non credo. Il switch umorale avviene spesso nella fase di sonno. Non soffro di insonnia, dormo "bene", ma il risveglio spesso mi fa passare da uno stato all'altro, e mi fa piombare il più delle volte dal benessere al malessere. Non so spiegarlo. Non credo esista una simile patologia.
[#5]
No, la ciclotimia è nell'ambito dei disturbi bipolari, per quanto possa essere sfumata, ma non lo è, visto che parliamo di terapia con lamotrigina, non è una depressione. La manifestazione prevalente è depressiva, non la sua natura fondamentale.
Potrebbe bastare anche uno stabilizzatore, come potrebbe anche essere utile un antidepressivo.
Una simile patologia esiste: somiglia appunto alla ciclotimia.
Potrebbe bastare anche uno stabilizzatore, come potrebbe anche essere utile un antidepressivo.
Una simile patologia esiste: somiglia appunto alla ciclotimia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Utente
L'antidepressivo eventualmente in monoterapia? O insieme alla lamotrigina? Glielo chiedo perché nella sua prima risposta diceva di non comprendere la funzione dell'antidepressivo nella mia terapia, mentre ora dice che anche questo potrebbe essere utile (forse quindi in alternativa alla lamotrigina?).
E fra gli antidepressivi eventualmente lei quale suggerirebbe a un suo paziente non soddisfatto né da sertralina né da vortioxetina (né in passato dal semplice 5-htp)? L'escitalopram? Un triciclico? Grazie mille
E fra gli antidepressivi eventualmente lei quale suggerirebbe a un suo paziente non soddisfatto né da sertralina né da vortioxetina (né in passato dal semplice 5-htp)? L'escitalopram? Un triciclico? Grazie mille
[#7]
stiamo ripetendo infatti la stessa cosa. Possibile usarlo, ma in una situazione in cui già si vede che non c'è risposta, non mi concentrerei su quel tipo di farmaco. Non suggerirei niente, il consulto non è fatto per questo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.8k visite dal 28/06/2022.
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