Invega: si può scalare?

Buonasera,
ho avuto 3 episodi psicotici (la diagnosi è stata sempre psicosi indotta da cannabinoidi)
In tutti e tre i casi erano periodi in cui abusavo di thc, almeno 1g al giorno.

Per i primi due ho preso Quietapina 20 mg per uno/due mesi, poi ho interrotto e ho ripreso a fumare erba, e, ovviamente, sono ricaduto.

Ci tengo a precisare che il mio psichiatra di allora non mi ha avvertito dei rischi!! !
Per il terzo ho iniziato con haldol, poi ho sostituito con Invega 6 mg, che ormai prendo continuativamente da 2 anni e mezzo.

Il terzo episodio è stato talmente provante che ho preso consapevolezza della malattia e ho smesso con le sostanze psicotrope, fatta eccezione per il tabacco, di cui faccio largo uso.


Prima domanda:
C'è una differenza fra essere un soggetto psicotico e avere un episodio psicotico?

Seconda:
Il tabacco è pericoloso sotto questo aspetto?

Terza:
Dopo un certo periodo di terapia farmacologica, è considerabile di scalare il farmaco e/o eliminarlo?

Quarta:
C'è una psicoterapia che possa agire in maniera preventiva, affiancata al farmaco?

Del tipo, ha senso rivolgersi a uno psichiatra abilitato a fare psicoterapia e scendere nei dettagli dei miei episodi psicotici?
(Ricordo tutto molto bene)
Al momento sono in terapia da una psichiatra e da una psicologa sistemico-relazionale, sempre da 2 anni e mezzo.


Voglio specificare che non sono contrario agli psicofarmaci: mi hanno salvato.

Né complottista verso gli psichiatri: ho un ottimo rapporto con la mia attuale psichiatra e la stimo profondamente.

La mia domanda principale è semplicemente: secondo la letteratura, in seguito a una psicosi indotta da sostanze, si tende a scalare il farmaco e si può eliminare?

Di quanto aumenta il rischio di ricaduta?

C'è una discussione scientifica a riguardo?

Ne parlerò anche con la mia psichiatra ma credo sia buono ascoltare parere plurimi, qui che ho occasione.


Io un altra psicosi la voglio meno della morte ahahah
Non esiste rischiare così tanto.

Però il farmaco dà effetti collaterali e voglio capire se un giorno potrò farne a meno.


Sono ben accetti paper scientifici da consultare: sono curioso di approfondire!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Sono aspetti che deve chiarire con i suoi curanti visto che afferma di avere una buona relazione terapeutica e di non essere contrario alle terapie.


Il fatto che dopo due anni ancora si faccia questo tipo di domande è piuttosto singolare dopo ciò che afferma.


Dr. F. S. Ruggiero


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