Cambio terapia

Salve,
Sono confusa perché sto avendo pareri discordanti e non so più cosa fare.

Nel 2010 ho iniziato a soffrire di attachi di panico e depressione e ho iniziato una terapia con 10 gocce di entact e 20 di lexotan.

Per anni sono stata bene non benissimo ma bene.
Poi sempre peggio però per paura non ho mai accettato di aumentare o cambiare fino al 2019 a seguito di un operazione sbagliata e successiva operazione ho avuto un crollo e ho portato entact a 15 e sostituito lexotan con 30 gocce di en (da specificare che mi hanno dato questa terapia perché pensavano che stavo male psicologicamente quando invece era fisicamente infatti ho subito la seconda operazione in urgenza) comunque esco dall'ospedale e mi sento bene tempo un mese arriva in covid e questo mi manda veramente nel baratro paura di tutto ma veramente tutto solo per far capire sono due anni che non vado dal parrucchiere però sono riuscita ad iscrivermi di nuovo alle serali speravo di combattere le mie paure, non capisco proprio come funziona il mio cervello.

Questo per spiegare la mia storia e perché chiedo un ulteriore confronto mi ritrovo ad oggi con 15 gocce di entact e 35 di en prima di andare a letto e le paure costanti, la psichiatra mi ha detto facciamo un ultimo tentativo alziamo a 20 l'entact che può davvero cambiare tutto, siccome però volevo un altro parere visto che mi fido poco dei dottori ho fatto un altra visita e un altro psichiatra mi ha detto l'entact non risolverà nulla ormai ha solo un effetto placebo e vuole che prenda subito mezza compressa di paroxetina con l'idea di portarla a 40mg e mantenga le en.

Io sono solo più confusa opinioni e pareri diversi non so a chi dare retta, oltretutto nonostante le paure a prendere una medicina nuova perché so che la paroxetina può dare più effetti collaterali, ho chiesto se possiamo inserirla gradualmente ma la risposta è stata negativa subito mezza compressa.
Vi prego datemi una vostra opinione perché io sono davvero disperata.

Grazie e scusate per il messaggio lunghissimo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Non risolverà niente con queste modalità. E' libera di seguire chi crede, ma è inutile che forzi la mano, dia suggerimento, otterrà o l'effetto contrario (cioè opposizione a quel che chiede per il fatto che lo chiede) oppure di essere assecondata, e in tal caso ne ricaverà un senso di sfiducia, perché è come se fosse Lei a dettare la linea della cura.
Inoltre le osservazioni non sono veri e propri problemi: il medico le dice mezza, e parla di gradualità. Teoricamente le può anche dire un sedicesimo, e parlerebbe lo stesso di gradualità, o si porrebbe il problema che sia troppo graduale.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini