Midriasi con assunzione cymbalta
Gentili dottori ho assunto ieri mattina la prima pastiglia di cymbalta 60mg al mattino per curare ansia (reuptake di noradrenalinae serotonina) anche se lo psichiatra mi avesse avvertito che poteva darmi effetti di questo tipo data la mia forte ansia. . . dopo 2/3 ore dall assunzione ho accusato una forte agitazione con ansia e rigidita muscolare elevata accompagnata a una sensazione di bruciore intorpidimento muscolare che si è sfociato in un attacco di panico... ho subito accusato midriasi bilaterale... chiamando lo psichiatra mi ha detto di non continuare a prenderlo e di sospenderlo se mi da questi effetti... sono passate più di 24 ore stamani avevo forti dolori alle braccia e gambe tremanti e accuso sempre una leggera agitazione accompagnata sempre a una midriasi vistosa... volevo chiedere se il cymbalta da questi effetti è quando passano visto che è passato un giorno ma ancora li ho... grazie
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"ho subito accusato midriasi bilaterale..."
Ha le pupille dilatata mentre è in corso una crisi ansiosa...
Lei ha un disturbo d'ansia, che il motivo della reazione iniziale a questo tipo di medicinali, non sempre, ma abbastanza spesso. Capitano anche assumendo prodotti senza alcun principio attivo dentro. Spesso sono parte del disturbo di partenza, ma la prima crisi dopo l'inizio della cura è riferita come dovuta al medicinale.
Al di là di questo, ha appena iniziato la cura, è noto che gli effetti iniziali possono essere questi quando poi la cura funziona.
"ho assunto ieri mattina la prima pastiglia di cymbalta 60mg al mattino per curare ansia (reuptake di noradrenalinae serotonina) "
Grazie di questa delucidazione, che per Lei non ha alcun significato, per noi si spera che sia una nozione scontata.
Ha le pupille dilatata mentre è in corso una crisi ansiosa...
Lei ha un disturbo d'ansia, che il motivo della reazione iniziale a questo tipo di medicinali, non sempre, ma abbastanza spesso. Capitano anche assumendo prodotti senza alcun principio attivo dentro. Spesso sono parte del disturbo di partenza, ma la prima crisi dopo l'inizio della cura è riferita come dovuta al medicinale.
Al di là di questo, ha appena iniziato la cura, è noto che gli effetti iniziali possono essere questi quando poi la cura funziona.
"ho assunto ieri mattina la prima pastiglia di cymbalta 60mg al mattino per curare ansia (reuptake di noradrenalinae serotonina) "
Grazie di questa delucidazione, che per Lei non ha alcun significato, per noi si spera che sia una nozione scontata.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Mi scusi ma giudica senza sapere..ho spiegato che il farmaco assunto mi ha creato agitazione e tremori e nausea come se avessi preso 20 caffè inoltre si è verificata una midriasi che permane tutt ora anche se l agitazione è i tremori sono passati ..cosa che prima non avevo prima di assumere il farmaco ne midriasi ne dolori ecc parlando con lo psichiatra mi ha spiegato che va ad aumentare la noradrenalina quindi sicuramente è per questo che sono stata male ...direi che sia abbastanza scontato che sia il farmaco.. non vedo perche. Debba pensare che non sia così.. inoltre vorrei chiedere quanto impiega l organismo a eliminare il farmaco grazie
[#3]
Sì, lo ha già spiegato cosa le ha causato non il farmaco, ma il suo disturbo in reazione alla prima dose del farmaco.
Il farmaco fa un effetto che nei soggetti senza questo disturbo solitamente non corrisponde a nessun sintomo, mentre in chi ha un disturbo d'ansia inizialmente ci sono queste reazioni.
Non è il farmaco, è il farmaco in chi ha questo disturbo, il che potrebbe quindi sembrare una contraddizione ma non lo è, perché è un meccanismo che conduce alla risposta terapeutica, non dipende dalla dose in sé poiché compare tipicamente alle prime dosi, basse, e poi non più dopo l'adattamento.
Il farmaco scende già dopo alcune ore nell'organismo, ma la reazione non è parallela a questo.
Il farmaco fa un effetto che nei soggetti senza questo disturbo solitamente non corrisponde a nessun sintomo, mentre in chi ha un disturbo d'ansia inizialmente ci sono queste reazioni.
Non è il farmaco, è il farmaco in chi ha questo disturbo, il che potrebbe quindi sembrare una contraddizione ma non lo è, perché è un meccanismo che conduce alla risposta terapeutica, non dipende dalla dose in sé poiché compare tipicamente alle prime dosi, basse, e poi non più dopo l'adattamento.
Il farmaco scende già dopo alcune ore nell'organismo, ma la reazione non è parallela a questo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Gentile dottore parlando con lo psichiatra siamo d accordo sul fatto di cambiare farmaco in quanto cymbalta mi causa davvero troppa agitazione nausea rigidita muscolare vertigini e midriasi ..quindi fra qualche giorno cambierò molecola per curare l ansia...volevo chiederle inoltre quando andranno via gli effetti collaterali della compressa assunta ieri (60mg) perché ancora oggi accuso nausea lievi vertigini e midriasi...grazie
[#5]
Perché sono il risultato di una reazione del cervello al farmaco, non del farmaco che produce di per sé degli effetti.
Dr.Matteo Pacini
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[#6]
Utente
Gentile dottore dovrei iniziare la cura domani con paroxetina e vediamo come va ...intanto gli effetti di cymbalta stanno scemando...oggi parlando di persona con il mio psichiatra mi ha spiegato che cymbalta aumenta i livelli di noradrenalina nel cervello e sicuramente avendoli già alti di mio ha contribuito a darmi quei spiacevoli effetti e ha provveduto a cambiare ...inoltre scusi la mia ignoranza ma un farmaco come cymbalta con un emivita media come è possibile che possa protrarre gli effetti "collaterali" per più giorni? E se può spiegarmi il commento che ha scritto precedentemente perché non ho ben capito...la ringrazio molto gentile
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Se le piace insistere con la parola adrenalina, forse le dà soddisfazione come immagine mentale, faccia come crede...
Ancora ragiona senza contare il suo disturbo. C'è il farmaco, ci sono degli effetti, ma di pensare che il suo cervello esiste con una sua biologia e che il disturbo corrisponde ad uno stato biologico non sembra calcolarlo.
Ancora ragiona senza contare il suo disturbo. C'è il farmaco, ci sono degli effetti, ma di pensare che il suo cervello esiste con una sua biologia e che il disturbo corrisponde ad uno stato biologico non sembra calcolarlo.
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.7k visite dal 17/06/2022.
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