Mi sento strana
Alla cortese attenzione del dottor Pacini.
Gentilissimo, buongiorno, desidererei una Sua risposta al mio consulto.
Chiedo scusa in anticipo se farò un pò di confusione.
Dunque, io sono una giovane donna che da sempre mi sento strana e diversa dagli altri, non mi chieda in che senso, perchè non lo so.
Da bambina ho subito abusi sessuali che mi hanno portato ora nell'età adulta a non fidarmi degli uomini e ad evitarli come la peste e infatti è da più di dieci anni che rifiuto una qualsiasi advance.
Da ragazzina ho avuto le mie esperienze ma non voglio più averne.
Non voglio.
Ma passiamo all'aspetto più importante che mi riguarda.
Ho passato vari terapeuti tra psicologi e psichiatri, un suo collega mi aveva diagnosticato un disturbo di panico e mi diede la terapia con cipralex e alprazolam: un disastro, un giorno mi capitò di sentirmi il cuore a mille e mi sentivo come se avessi la testa tra le nuvole, come se stessi per svenire, non riesco neanche a spiegare questa strana sensazione, un altro giorno sentivo fortissimo l'impulso di togliermi la vita, riuscì fortunatamente a resistere e poi mi recai dallo psichiatra spiegando ciò che era accaduto, lui sembrò non dare importanza alla cosa e mi disse di continuare la terapia (cipralex e alprazolam) ma io mi rifiutai e lì terminò la mia esperienza con questi farmaci (premetto che non ho nulla contro gli psicofarmaci ma questi in particolare mi spaventano per l'effetto avuto) quindi non sarei contraria ad assumere medicine.
Passano gli anni e mi rivolgo ad un altro psichiatra che mi diagnostica un disturbo ossessivo compulsivo, niente medicine ma solo delle tecniche per "esorcizzare" le mie ossessioni e mi consiglia la meditazione.
Inutile dirle che le mie ossessioni persistono: controllo più e più volte se ho chiuso la porta, lo sportello dell'auto, se ho tirato il freno a mano, devo contare fino a tot se no muore qualcuno e bla bla.
Penso sempre che da un momento all'altro possa succedere qualcosa di grave o a me o a qualche mio caro e allora resto in ansia.
Fin da ragazzina parlo da sola, di continuo, ho bisogno di appartarmi e parlare da sola, lunghi discorsi, preciso che non lo faccio spesso ma quando mi succede non riesco a fermarmi.
Forse lo faccio con più frequenza quando sono sotto stress.
Sempre fin da ragazzina mi immagino un mondo tutto mio, adoro fantasticare che sono una diva e la gente mi ama e sono pluri premiata.
Tutto questo meccanismo si scatena appena ascolto la musica, se sono sola in casa inizio a muovermi o addirittura a correre da una parte all'altra mentre mi lascio andare alla mia fantasia, dopodichè me ne vergogno e spero che nessuno se ne accorga, non ne ho mai fatto parola con nessuno, nemmeno con i dottori.
Per tre anni sono stata in terapia con una psicologa ma mi sono innamorata di lei (sono bisessuale) e ho mollato tutto.
La prego, dottore, che mi succede?
Mi sento sempre strana, con l'umore ballerino e mi sento un caso da studiare.
La ringrazio.
Cordialmente
Gentilissimo, buongiorno, desidererei una Sua risposta al mio consulto.
Chiedo scusa in anticipo se farò un pò di confusione.
Dunque, io sono una giovane donna che da sempre mi sento strana e diversa dagli altri, non mi chieda in che senso, perchè non lo so.
Da bambina ho subito abusi sessuali che mi hanno portato ora nell'età adulta a non fidarmi degli uomini e ad evitarli come la peste e infatti è da più di dieci anni che rifiuto una qualsiasi advance.
Da ragazzina ho avuto le mie esperienze ma non voglio più averne.
Non voglio.
Ma passiamo all'aspetto più importante che mi riguarda.
Ho passato vari terapeuti tra psicologi e psichiatri, un suo collega mi aveva diagnosticato un disturbo di panico e mi diede la terapia con cipralex e alprazolam: un disastro, un giorno mi capitò di sentirmi il cuore a mille e mi sentivo come se avessi la testa tra le nuvole, come se stessi per svenire, non riesco neanche a spiegare questa strana sensazione, un altro giorno sentivo fortissimo l'impulso di togliermi la vita, riuscì fortunatamente a resistere e poi mi recai dallo psichiatra spiegando ciò che era accaduto, lui sembrò non dare importanza alla cosa e mi disse di continuare la terapia (cipralex e alprazolam) ma io mi rifiutai e lì terminò la mia esperienza con questi farmaci (premetto che non ho nulla contro gli psicofarmaci ma questi in particolare mi spaventano per l'effetto avuto) quindi non sarei contraria ad assumere medicine.
Passano gli anni e mi rivolgo ad un altro psichiatra che mi diagnostica un disturbo ossessivo compulsivo, niente medicine ma solo delle tecniche per "esorcizzare" le mie ossessioni e mi consiglia la meditazione.
Inutile dirle che le mie ossessioni persistono: controllo più e più volte se ho chiuso la porta, lo sportello dell'auto, se ho tirato il freno a mano, devo contare fino a tot se no muore qualcuno e bla bla.
Penso sempre che da un momento all'altro possa succedere qualcosa di grave o a me o a qualche mio caro e allora resto in ansia.
Fin da ragazzina parlo da sola, di continuo, ho bisogno di appartarmi e parlare da sola, lunghi discorsi, preciso che non lo faccio spesso ma quando mi succede non riesco a fermarmi.
Forse lo faccio con più frequenza quando sono sotto stress.
Sempre fin da ragazzina mi immagino un mondo tutto mio, adoro fantasticare che sono una diva e la gente mi ama e sono pluri premiata.
Tutto questo meccanismo si scatena appena ascolto la musica, se sono sola in casa inizio a muovermi o addirittura a correre da una parte all'altra mentre mi lascio andare alla mia fantasia, dopodichè me ne vergogno e spero che nessuno se ne accorga, non ne ho mai fatto parola con nessuno, nemmeno con i dottori.
Per tre anni sono stata in terapia con una psicologa ma mi sono innamorata di lei (sono bisessuale) e ho mollato tutto.
La prego, dottore, che mi succede?
Mi sento sempre strana, con l'umore ballerino e mi sento un caso da studiare.
La ringrazio.
Cordialmente
[#1]
Le parti ansiose potrebbero essere la parte più immediatamente visibile di un disturbo dell'umore. Ora, che gli antidepressivi inizialmente possano far salire l'ansia è normale, per cui il fatto del cipralex ci stava se era a 1-3 settimane, mentre dopo un periodo più lungo un malessere del genere ha un altro significato. Diceva di questo sognare ad occhi aperti, e della musica. Ha anche delle attività creative ? Suona ? Che tipo di musica la attrae, ad esempio c'è coerenza rispetto allo stato d'animo ?
Ha fatto uso di sostanze o ne fa ?
Ha fatto uso di sostanze o ne fa ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ha delle diagnosi psichiatriche precise però non è in trattamento per esse.
E' utile che in esattezza diagnostica la terapia sia impostata in modo appropriato.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
E' utile che in esattezza diagnostica la terapia sia impostata in modo appropriato.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Utente
Buonasera dottori e grazie per le risposte. Dottor Pacini, il cipralex e l'alprazolam non li ho assunti per tanto tempo (non ricordo ma mi pare una settimana). Attualmente sono disoccupata, non suono nessun strumento, non ho un genere musicale preferito però diciamo che durante i miei sogni ad occhi aperti amo ascoltare magari la dance anni 90 e mi lascio andare alla fantasia. Vorrei aggiungere che mi capita anche di aver bisogno di ricorrere a tutto ciò subito dopo aver guardato qualche video porno ed essermi masturbata (mi vergogno come una ladra a dirlo ma l'anonimato rende tutto più semplice), insomma , in questo caso è come se cercassi di scaricare l'energia presa dopo l'orgasmo, non so se rendo l'idea, non capisco perchè mi viene da fare così.
Non faccio uso di sostanze stupefacenti. Sono una ex fumatrice (sigarette) da circa cinque anni e in vita mia ho provato qualche canna, una volta ho provato l'hashish e mi ha fatto malissimo (ansia, panico, paranoica, il cuore batteva a mille). Questa la mia esperienza con le droghe.
Ancora cordialmente
Non faccio uso di sostanze stupefacenti. Sono una ex fumatrice (sigarette) da circa cinque anni e in vita mia ho provato qualche canna, una volta ho provato l'hashish e mi ha fatto malissimo (ansia, panico, paranoica, il cuore batteva a mille). Questa la mia esperienza con le droghe.
Ancora cordialmente
[#4]
Quindi in realtà non ha fatto alcun trattamento, lo ha smesso perché all'inizio continuava ad avere panico, ma questo è previsto (anche peggioramento relativo).
Capisco lo spavento (legato al panico sottostante), però un trattamento del genere non funziona subito, richiede un paio di settimane di solito prima di dare effetti, e quindi il medico diceva di proseguire verosimilmente per questo motivo.
Riprenderei il discorso tenendo conto della necessità, magari, di tamponare la reazione al medicinale iniziale in qualche modo, che sia quello o un altro.
Capisco lo spavento (legato al panico sottostante), però un trattamento del genere non funziona subito, richiede un paio di settimane di solito prima di dare effetti, e quindi il medico diceva di proseguire verosimilmente per questo motivo.
Riprenderei il discorso tenendo conto della necessità, magari, di tamponare la reazione al medicinale iniziale in qualche modo, che sia quello o un altro.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
No, il fantasticare non è cosa ossessiva, nel senso del sognare a occhi aperti. Il fantasticare ossessivo è una fantasia calma e sui dettagli.
Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2k visite dal 14/06/2022.
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