Poca voglia di fare

Sono un ragazzo di 21 anni e trovo faticoso impegnarmi in qualcosa.
La voglia di fare attività creative ce l’ho ma mi passa sempre dopo un po’ o perchè troppo difficile e vorrei qualcuno con cui condividerla o perché faccio fatica a concentrarmi o perché penso che non mi porterà da nessuna parte.
Faccio anche un lavoro che mi porta via un sacco di tempo e lo trovo inutile anche se mi aiuta a guadagnare qualcosa l’idea di star lì anche solo 5 ore mi fa star male.
A lavoro mi impegno ma essendo che non mi piace lo faccio solo per far finir prima la giornata.
Facevo l’università di storia ma non mi piaceva.
Ho cambiato con la facoltà di informatica ma ora non riesco nemmeno a passare l’esame iniziale.
Anche se mi impegno non riesco a passarlo e mi fa ripensare se è veramente questo che voglio fare.
Volevo fare un corso di game design ma secondo i miei non mi portava a niente e sotto loro consiglio ho fatto l’università anche se non mi andava tanto a genio.
Mi sento un fallito e che non riuscirò mai a fare qualcosa nella mia vita mi sento molto male.
La mia fidanzata mi ha detto di scrivere qui per capire cos’ho.
Sono solo pigro o ce qualcosa che non va?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Qui non si può fare diagnosi ma comunque, per esempio: è sempre stato così, nel senso che anche a scuola aveva rendimenti scarsi e incostanti, oppure quando si era inizialmente iscritto all'Università era entusiasta della scelta, e lo stesso quando cambia e prova altro ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
A scuola prendevo 9 come 4 alti e bassi sempre. Si ero entusiasta di fare la prima università ma poi a lungo andare non mi andava più non mi piaceva più ho voluto cambiare ma in questa non riesco nemmeno passare l’esame per entrare. Per l’ultima domanda dipende: settimana scorsa ho iniziato a suonare la chitarra e mi sento bene e sono sempre stato costante almeno 1 oretta/30 minuti al giorno imparo e suono
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Potrebbe essere un problema di umore instabile, il che spiegherebbe il perché dei molti cambiamenti, dei buoni inizi e della non costanza successiva, anzi dei ripensamenti. Più che pigrizia la definirei una tendenza a far coincidere l'interesse con l'entusiasmo, e a non riuscire a proseguire in condizioni di maggiore noia.

Dr.Matteo Pacini
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