Quanto l'ansia può incidere sulle condizioni fisiche?
Salve a tutti.
Sono un ragazzo di 27 anni, e da circa 5 anni soffro di ansia generalizzata e attacchi di panico.
Ho seguito percorsi di psicoterapia presso cinque terapeuti diversi.
Al momento, non sono seguito da nessuno in quanto il mio ultimo terapeuta (con il quale ho avuto il rapporto più duraturo, circa tre anni e mezzo) sostiene che sono arrivato al culmine, e non ho più bisogno di lui.
Assieme alla mia ansia, sono sempre stato accompagnato da un disturbo fobico che ho da quando ho 11 anni, ovvero l'emetofobia, che si è andato ad acuire notevolmente negli ultimi anni.
Potrà sembrare paradossale che, proprio in questo momento in cui ho la percezione di sentirmi notevolmente peggio rispetto a quando iniziai, abbia concluso il mio percorso terapeutico.
Ma stando alla diagnosi dell'ultimo terapista, i miei problemi di ansia, come in particolar modo la mia specifica fobia, deriverebbe da una mia radicata svalutazione di me stesso, la quale non mi fa sentire in grado di affrontare la vita.
A detta sua, ora non ho più scuse, sono arrivato al punto in cui devo farcela con le mie gambe, nessun terapeuta e nessun farmaco potrà aiutarmi se non il mio mettermi definitivamente alla prova.
I farmaci li sto prendendo ancora (presso una psichiatra, da un anno e mezzo) ma, dopo vari cambi, durante i quali si sono alternati periodi di alti e bassi, niente sembra avere più effetto su di me.
La mia condizione generale è questa: devo dare gli ultimi esami per laurearmi, e già questo mi mette in estrema difficoltà.
Il punto è che tutti i giorni sto male, o per un motivo o per un altro.
Mi sveglio sempre agitato, durante il giorno non ho forze, non ho appetito, sento sempre di avere qualche disturbo fisico, la notte dormo malissimo tant'è che mi sveglio come se non avessi dormito affatto.
Mi sento completamente debilitato, sia emotivamente che fisicamente, e sono talmente confuso da non riuscire a capire cosa incide su cosa (se la mente sul fisico o viceversa).
Se prima nutrivo una forte speranza sia verso la figura dello psicoterapeuta che verso il sostegno farmacologico, ora sono completamente sconfortato, mi sento una causa persa, come se fossi destinato a stare perennemente così.
Mi rimane tutto difficile da fare, non riesco a godermi niente, mi sento totalmente MALATO.
Sia il mio psicologo che la psichiatra convengono sul fatto che è normale che ora la mia ansia sia giunta ai livelli più alti, proprio perché sono nel famoso "Punto di svolta", che solo da me può dipendere.
Ma io non riesco a vederla così, non ho stimoli, ho solo paure su paure, ansie su ansie, anche di fare la cosa più stupida come una cena fuori tra amici.
La mia ipocondria, poi, fa sì che ad ogni mio disturbo fisico debba sempre trovare una spiegazione, ed ecco che, stando sempre male, la mia mente non cessa mai di fare i suoi pensieri ossessivi.
Secondo voi, è tutto normale?
QUesto mio continuo stato di mal essere fisico è totalmente dovuto dall'ansia?
Come può essere possibile?
Grazie.
Sono un ragazzo di 27 anni, e da circa 5 anni soffro di ansia generalizzata e attacchi di panico.
Ho seguito percorsi di psicoterapia presso cinque terapeuti diversi.
Al momento, non sono seguito da nessuno in quanto il mio ultimo terapeuta (con il quale ho avuto il rapporto più duraturo, circa tre anni e mezzo) sostiene che sono arrivato al culmine, e non ho più bisogno di lui.
Assieme alla mia ansia, sono sempre stato accompagnato da un disturbo fobico che ho da quando ho 11 anni, ovvero l'emetofobia, che si è andato ad acuire notevolmente negli ultimi anni.
Potrà sembrare paradossale che, proprio in questo momento in cui ho la percezione di sentirmi notevolmente peggio rispetto a quando iniziai, abbia concluso il mio percorso terapeutico.
Ma stando alla diagnosi dell'ultimo terapista, i miei problemi di ansia, come in particolar modo la mia specifica fobia, deriverebbe da una mia radicata svalutazione di me stesso, la quale non mi fa sentire in grado di affrontare la vita.
A detta sua, ora non ho più scuse, sono arrivato al punto in cui devo farcela con le mie gambe, nessun terapeuta e nessun farmaco potrà aiutarmi se non il mio mettermi definitivamente alla prova.
I farmaci li sto prendendo ancora (presso una psichiatra, da un anno e mezzo) ma, dopo vari cambi, durante i quali si sono alternati periodi di alti e bassi, niente sembra avere più effetto su di me.
La mia condizione generale è questa: devo dare gli ultimi esami per laurearmi, e già questo mi mette in estrema difficoltà.
Il punto è che tutti i giorni sto male, o per un motivo o per un altro.
Mi sveglio sempre agitato, durante il giorno non ho forze, non ho appetito, sento sempre di avere qualche disturbo fisico, la notte dormo malissimo tant'è che mi sveglio come se non avessi dormito affatto.
Mi sento completamente debilitato, sia emotivamente che fisicamente, e sono talmente confuso da non riuscire a capire cosa incide su cosa (se la mente sul fisico o viceversa).
Se prima nutrivo una forte speranza sia verso la figura dello psicoterapeuta che verso il sostegno farmacologico, ora sono completamente sconfortato, mi sento una causa persa, come se fossi destinato a stare perennemente così.
Mi rimane tutto difficile da fare, non riesco a godermi niente, mi sento totalmente MALATO.
Sia il mio psicologo che la psichiatra convengono sul fatto che è normale che ora la mia ansia sia giunta ai livelli più alti, proprio perché sono nel famoso "Punto di svolta", che solo da me può dipendere.
Ma io non riesco a vederla così, non ho stimoli, ho solo paure su paure, ansie su ansie, anche di fare la cosa più stupida come una cena fuori tra amici.
La mia ipocondria, poi, fa sì che ad ogni mio disturbo fisico debba sempre trovare una spiegazione, ed ecco che, stando sempre male, la mia mente non cessa mai di fare i suoi pensieri ossessivi.
Secondo voi, è tutto normale?
QUesto mio continuo stato di mal essere fisico è totalmente dovuto dall'ansia?
Come può essere possibile?
Grazie.
[#1]
Attualmente quale è la terapia farmacologica che assume?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
In pratica un dosaggio che può risultare non sufficiente.
Oltretutto se non ha effetti consistenti la terapia va riconsiderata e cambiata
Oltretutto se non ha effetti consistenti la terapia va riconsiderata e cambiata
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 11/06/2022.
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Approfondimento su Ansia
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