Possibile pochi sintomi?
Dottori volevo dei chiarimenti... il 9 maggio 2022 ho iniziato a scalare efexor da 37, 5 e levopraid 10 gocce mattina e sera, per una cura di 7 mesi per ansia con un po di depressione.
Lo scalaggio che mi fa fare lo specialista è : di efexor, 10 giorni un giorno si ed uno no e 7 giorni un giorno si e due no...poi basta... di levopraid invece le ha tolte subito.
I primi giorni un incubo, vertigini e nausea poi quando lo smesso per sempre cioè, il 25 maggio nn ho avuto più nulla... l'ansia sembra sparita ce lho una volta ogni 2/3 giorni, quello che mi preoccupa, è un po di tristezza che sento in alcuni momenti della giornata...cmq, sto facendo psicoterapia cognitiva comportamentale da un mese...voi pensate che questa tristezza andrà via?
Che è solo per astinenza del farmaco?
E secondo voi il farmaco e' ancora in circolo?...io nn vorrei più prendere nulla potercela fare da sola...voi che ne pensate?
grazie tante
Lo scalaggio che mi fa fare lo specialista è : di efexor, 10 giorni un giorno si ed uno no e 7 giorni un giorno si e due no...poi basta... di levopraid invece le ha tolte subito.
I primi giorni un incubo, vertigini e nausea poi quando lo smesso per sempre cioè, il 25 maggio nn ho avuto più nulla... l'ansia sembra sparita ce lho una volta ogni 2/3 giorni, quello che mi preoccupa, è un po di tristezza che sento in alcuni momenti della giornata...cmq, sto facendo psicoterapia cognitiva comportamentale da un mese...voi pensate che questa tristezza andrà via?
Che è solo per astinenza del farmaco?
E secondo voi il farmaco e' ancora in circolo?...io nn vorrei più prendere nulla potercela fare da sola...voi che ne pensate?
grazie tante
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I primi sintomi erano la sospensione del levopraid, il resto non è chiaro, e il decorso lo può dire.
"io nn vorrei più prendere nulla potercela fare da sola...voi che ne pensate?"
Questo invece è un concetto sbagliato. Curarsi non è una dimostrazione di valore morale, per cui non prendere le medicine non è un traguardo morale o un obiettivo morale. Può significare che la malattia la lascia in pace. Ma non altro.
"io nn vorrei più prendere nulla potercela fare da sola...voi che ne pensate?"
Questo invece è un concetto sbagliato. Curarsi non è una dimostrazione di valore morale, per cui non prendere le medicine non è un traguardo morale o un obiettivo morale. Può significare che la malattia la lascia in pace. Ma non altro.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Caro dottore, lo so che nn è un obiettivo morale nn prendere i farmaci..intanto io stavo perdendo la lucidità della mia mente..nn ricordavo neanche cosa avevo mangiato la sera prima e a volte molti vuoti di memoria oltre a stare male ed avere forte ansia e insonnia cosa che adesso èpoco presente.... bisogna provare anche con le proprie forze... nn sn contraria alle cure , ringrazio che ci sn i farmaci. In passato ringrazio entact che mi ha aiutato moltissimo ma, poi col tempo perdono la loro efficacia ed una persona nn può passare la sua vita a soffrire di trovare un'altra molecola giusta.. aspettare ogni dosaggio 20/30 giorni e poi nessun risultato positivo e una sofferenza per chi soffre e per chi sta accanto. ho provato 4 farmaci in un anno ma, nulla.. nn può essere che io in fondo ora nn ne ho piu bisogno e devo metterci ttt la forza e la psicoterapia per poterne uscire?.. inoltre vi ho chiesto se ancora i farmaci secondo voi sn in circolo oppure no...cosi capisco se questi effetti che si presentano a volte sn d'astinenza oppure d'altro. Grazie
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[#3]
".. bisogna provare anche con le proprie forze..."
Non significa niente.
" nn può essere che io in fondo ora nn ne ho piu bisogno e devo metterci ttt la forza e la psicoterapia per poterne uscire?.."
E' un ragionamento completamente malposto. Tutta la forza di che ? Cioè c'è chi si diverte a non metterci la forza ? La psicoterapia che c'entra, è una cura anche quella come i farmaci. Quindi perché quella si e il farmaci no ? Non si capisce su che piani metta le cose. Decide di quale strumento non ha bisogno, però di un altro strumento sì, però ce la deve fare da solo, però deve entrare in campo una forza di non si sa quale origine...
Le ribadisco tutto. Sta semplicemente ragionando non sulla soluzione migliore, rifugge i farmaci sono per un effetto avuto con uno.
Non significa niente.
" nn può essere che io in fondo ora nn ne ho piu bisogno e devo metterci ttt la forza e la psicoterapia per poterne uscire?.."
E' un ragionamento completamente malposto. Tutta la forza di che ? Cioè c'è chi si diverte a non metterci la forza ? La psicoterapia che c'entra, è una cura anche quella come i farmaci. Quindi perché quella si e il farmaci no ? Non si capisce su che piani metta le cose. Decide di quale strumento non ha bisogno, però di un altro strumento sì, però ce la deve fare da solo, però deve entrare in campo una forza di non si sa quale origine...
Le ribadisco tutto. Sta semplicemente ragionando non sulla soluzione migliore, rifugge i farmaci sono per un effetto avuto con uno.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 10/06/2022.
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