Durante la terapia
Buongiorno egregi dottori,
Sono una paziente ipocondriaca e farmacofobica (49enne) che dallo scorso Natale aveva avuto uno "scoppio" ed aumento graduale della sintomatologia da ansia cronicizzata e somatizzata (questo mi avevano diagnosticato almeno 5 neuropsichiatri...) E la mia storia di consulti può far capire meglio.
Comunque ero arrivata alle soglie di un tso, 42 kg su 160 cm perché le crisi che duravano l'intera giornata non mi permettevano di nutrirmi in pace, non era vita e mi sono convinta a prendere il Lexotan prescritto dal neuropsichiatra scelto.
Solo 10 gocce 3 volte al giorno (12 la sera), perché da un valore dell'ecg risultava un allungamento del Qt per cui secondo cardiologo era meglio non usare neurolettici che pure mi erano stati prescritti (gaba-qualcosa).
Dopo i primi giorni di assestamento (come da bugiardino), sono tornata a sentire la normalità e ho recuperato chili (sto molto sedentaria e prendo sulle 1800/2000 calorie, forse...).
Ora sono a 48 kg e il mio peso forma sarebbe intorno ai 52.
Forse avevo bisogno di questo, per avere la prova di non soffrire di malattie gravi neurodegenerative, sla, sm etc.
perché presumo che altrimenti il Lexotan non avrebbe fatto effetto sui disturbi.
Ultimamente però, a poco più di un mese dall'inizio della terapia (28 aprile), qualche fastidio mi sta tornando, prima erano sentori leggeri e per pochi minuti, da qualche giorno però stanno aumentando sia di intensità che di durata.
Cosa sta succedendo?
Non voglio aumentare le dosi, né prendere altri farmaci.
Mi stavo convincendo di non avere altri che ansia, ora però passata la paura di malattie gravi neurodegenerative, penso o a epilessie o a qualcosa all'ipofisi tipo un prolattinoma (ho perso il ciclo 2 anni fa prima del tempo considerato che ebbi menarca tardi a 15 anni) e una volta sola feci esami e avevo valori alti...
In sostanza, mi sto preoccupando.
Come potrebbe evolversi questo andamento?
Non voglio certo dipendere dall'ansiolitico, che ho letto ovunque chiaramente di non usarlo per periodi più lunghi di un paio di mesi.
Ma possibile che mi sia già assuefatta?
O bisogna rimodulare la dose dato che ho ripreso peso?
Ma nemmeno voglio tornare a provare quelle pesantissime sensazioni di oppressione e respiro bloccato.
Grazie a chi risponderà, rassicurandomi o meno...
Sono una paziente ipocondriaca e farmacofobica (49enne) che dallo scorso Natale aveva avuto uno "scoppio" ed aumento graduale della sintomatologia da ansia cronicizzata e somatizzata (questo mi avevano diagnosticato almeno 5 neuropsichiatri...) E la mia storia di consulti può far capire meglio.
Comunque ero arrivata alle soglie di un tso, 42 kg su 160 cm perché le crisi che duravano l'intera giornata non mi permettevano di nutrirmi in pace, non era vita e mi sono convinta a prendere il Lexotan prescritto dal neuropsichiatra scelto.
Solo 10 gocce 3 volte al giorno (12 la sera), perché da un valore dell'ecg risultava un allungamento del Qt per cui secondo cardiologo era meglio non usare neurolettici che pure mi erano stati prescritti (gaba-qualcosa).
Dopo i primi giorni di assestamento (come da bugiardino), sono tornata a sentire la normalità e ho recuperato chili (sto molto sedentaria e prendo sulle 1800/2000 calorie, forse...).
Ora sono a 48 kg e il mio peso forma sarebbe intorno ai 52.
Forse avevo bisogno di questo, per avere la prova di non soffrire di malattie gravi neurodegenerative, sla, sm etc.
perché presumo che altrimenti il Lexotan non avrebbe fatto effetto sui disturbi.
Ultimamente però, a poco più di un mese dall'inizio della terapia (28 aprile), qualche fastidio mi sta tornando, prima erano sentori leggeri e per pochi minuti, da qualche giorno però stanno aumentando sia di intensità che di durata.
Cosa sta succedendo?
Non voglio aumentare le dosi, né prendere altri farmaci.
Mi stavo convincendo di non avere altri che ansia, ora però passata la paura di malattie gravi neurodegenerative, penso o a epilessie o a qualcosa all'ipofisi tipo un prolattinoma (ho perso il ciclo 2 anni fa prima del tempo considerato che ebbi menarca tardi a 15 anni) e una volta sola feci esami e avevo valori alti...
In sostanza, mi sto preoccupando.
Come potrebbe evolversi questo andamento?
Non voglio certo dipendere dall'ansiolitico, che ho letto ovunque chiaramente di non usarlo per periodi più lunghi di un paio di mesi.
Ma possibile che mi sia già assuefatta?
O bisogna rimodulare la dose dato che ho ripreso peso?
Ma nemmeno voglio tornare a provare quelle pesantissime sensazioni di oppressione e respiro bloccato.
Grazie a chi risponderà, rassicurandomi o meno...
[#1]
Se non vuole curarsi in modo appropriato non troverà soluzione alle sue problematiche psichiatriche consentendone la cronicizzazione
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 759 visite dal 08/06/2022.
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