Cura e domande

Gentile utente,
non c'è una cura pesante o leggera, ma una che funziona oppure no.
Lo specialista da consultare è lo psichiatra e non il neurologo.
Il Sereupin è indicato per gli attacchi di panico, ma in genere si inizia con una mezza compressa e poi, se non ci sono grossi problemi (e in genere non ce ne sono) si aumenta gradualmente. Spesso è sufficiente la dose di 20 mg. Iniziare subito con 30mg rischia di dare effetti collaterali eccessivi, tanto più che gli effetti positivi si vedono dopo circa 3 settimane a dose piena (cioè a un mese dall'inizio).
Iniziare con un neurolettico (serenase) anche a dosi basse alla prima visita con una diagnosi di depressione ecc mi sembra poco logico.
L'alprazolam è una benzodiazepina, un tranquillante, che andrebbe assunto per periodi brevi e solo nella fase iniziale, in attesa che il Sereupin faccia effetto.
Il biofosfin è un integratore, una specie di ricostituente.
Chiedete un secondo parere, magari rivolgendovi al medico di famiglia per farvi indicare uno specialista in psichiatria, oppure rivolgetevi al servizio di salute mentale della vostra ASL.
Sua sorella ha bisogno di cure, però da una parte non ha senso farsi visitare senza poi seguire le prescrizioni e dall'altra parte la prescrizione dev'essere adeguata alla patologia e la terapia va seguita almeno settimanalmente da parte del medico prescrittore, all'inizio.
Saluti

Franca Scapellato

Gentile dottore grazie per la risposta.
Il neurologo le ha detto di iniziare la cura oggi e di chiamarlo martedi per vedere come procede...dopo di che dovra farla per 6 settimane.
Mi scusi l'ignoranza,ma che differenza c'è nel farsi visitare da un neurologo anzichè da uno psichiatra?
Inoltre potra avere effetti negativi nel caso ci sia sul serio una gravidanza in corso?
Ah dimenticavo...seurepin deve prendere mezza compressa una sola volta al giorno per 3 giorni,dopo di che passare a 3 dosi.
Grazie

Allora per il Sereupin va bene così.
Il neurologo cura le malattie organiche del sistema nervoso, per esempio morbo di parkinson, paralisi, epilessie, ictus cerebrali, quelle insomma nelle quali c'è un riscontro "fisico" evidente.
Lo psichiatra si occupa invece delle patologie funzionali: per esempio depressione, fobie, ansia o schizofrenia: la malattia c'è, ma non ci sono riscontri clinici diretti, la diagnosi si fa attraverso la storia del paziente, l'osservazione del comportamento ed eventualmente dei test.
Naturalmente essendo aree vicine spesso ci sono sovrapposizioni, così come ci sono fra psichiatri (che sono medici e possono prescrivere farmaci) e laureati in psicologia.
Per quanto riguarda il dubbio di essere incinta, lo deve riferire allo specialista, anche se è un'eventualità piuttosto remota, che inquadrerei nella serie di dubbi e timori ossessivi che sua sorella presenta.