Scalaggio xanax a rilascio prolungato

Buongiorno, premetto di esser un uomo di 59 anni, Ufficiale Superiore militare che soffre di lievi stati d'ansia dovuti alla permanenza, per quasi 10 anni, dal lunedì al Venerdì, all'interno di un alloggio di servizio di una caserma e con incarichi giuridico amministrativi di alto livello.

Tale situazione, nonostante abbia tentato di tenerla sotto controllo con metodi alternativi (attività sportiva, arti marziali cinesi, meditazione) mi ha costretto ad assumere due compresse di xanax da 1 mg a rilascio prolungato, una di mattina ed una alle ore 18.00, da circa 3 anni.

Di mattina mi consente di tenere sotto controllo questo latente stato d'ansia e alle ore 18.00 mi crea un adeguato senso sonnolenza alle ore 22.30 circa in modo da farmi riposare bene la notte.

Un tentativo di abbandonare il farmaco, circa 1 anno fà, tentando di sostituirlo con passiflora ed altri metodi naturali, si sono dimostrati del tutto inefficaci e sono comparsi sintomi collaterali come innalzamento dei battiti cardiaci, intorpidimento nelle gambe, lieve contrazione muscolare e lievissimo senso di oppressione.

Considerato che tra qualche mese finisco il servizio attivo e passo in ausiliaria, forma pre pensionistica che mi consente di cessare il lavoro che svolgo, intenderei procedere con uno scalaggio graduale del farmaco però stando attento ad attenuare i sintomi collaterali.

Avrei pensato di utilizzare xanax in gocce per un graduale scalaggio e tamponare l'innalzamento dei battiti cardiaci con 1/2 di cp di Lobivon, la lieve contrazione muscolare con Sirdalud 2 mg cp, il senso di intorpidimento nelle gambe con il Magnesio supremo 1 cucchiaino la sera e 1 compressa di zirtec per la sonnolenza.

Chiedo a qualche psichiatra se ritiene utile un trattamento simile oppure è necessario integrare qualche altro farmaco durante la fase di scalaggio.
Grazie