Bipolarismo, paura e dubbi
Salve, per motivi di coppia io e la mia compagna ci siamo rivolti ad una Psicologa per seguire un percorso insieme.
Dopo un paio di sedute però, la Dott.
ssa ha deciso di continuare solo con mia moglie, dato che il centro della discussione e chi doveva avere un supporto psicologico era mia moglie.
Tuttavia dopo due incontri, la Dottoressa mi ha invitato a rivolgermi ad uno specialista perchè sospetta un forte disturbo bipolare, ricordando anche alla mia compagna eventualmente di "convincermi" ad una visita.
Il problema di fondo è che ho paura di una diagnosi che confermi tale disturbo, anche perchè in fondo con me sto bene e l'idea di psicofarmaci che modifichino il mio essere mi disturba solo al pensarci.
Anche se la paura più grande è l'eventualità di problematiche che vadano dal lavoro alla vita quotidiana, problemi "legali" con i miei figli, in giro leggo di rinnovi annuali di patente, ho paura che mi allontanino dagli affetti.
Tutto questi mi blocca ad un eventuale visita.
A cosa vado in contro con un'eventuali diagnosi di bipolarismo?
Dopo un paio di sedute però, la Dott.
ssa ha deciso di continuare solo con mia moglie, dato che il centro della discussione e chi doveva avere un supporto psicologico era mia moglie.
Tuttavia dopo due incontri, la Dottoressa mi ha invitato a rivolgermi ad uno specialista perchè sospetta un forte disturbo bipolare, ricordando anche alla mia compagna eventualmente di "convincermi" ad una visita.
Il problema di fondo è che ho paura di una diagnosi che confermi tale disturbo, anche perchè in fondo con me sto bene e l'idea di psicofarmaci che modifichino il mio essere mi disturba solo al pensarci.
Anche se la paura più grande è l'eventualità di problematiche che vadano dal lavoro alla vita quotidiana, problemi "legali" con i miei figli, in giro leggo di rinnovi annuali di patente, ho paura che mi allontanino dagli affetti.
Tutto questi mi blocca ad un eventuale visita.
A cosa vado in contro con un'eventuali diagnosi di bipolarismo?
[#1]
Quindi sua moglie avrebbe la necessità di incontri ma lei sarebbe bipolare.
Qualcosa proprio non torna in questo tipo di valutazioni.
La presenza di un disturbo non si comunica alla partner per dare indicazioni in merito nè tantomeno si giunge a delle conclusioni con queste modalità.
Se lo ritiene opportuno si faccia visitare da uno psichiatra possibilmente sconosciuto alla dottoressa.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Qualcosa proprio non torna in questo tipo di valutazioni.
La presenza di un disturbo non si comunica alla partner per dare indicazioni in merito nè tantomeno si giunge a delle conclusioni con queste modalità.
Se lo ritiene opportuno si faccia visitare da uno psichiatra possibilmente sconosciuto alla dottoressa.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
La diagnosi è una questione privata tra Lei e il suo medico. Quando entrano in ballo altre questioni è perché uno la produce in altri documenti pubblici, oppure nell'ambito del sistema sanitario, che però è protetto da regole di privacy.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 18/05/2022.
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