Psicoterapia
Avverto un profondo e irreversibile senso di tristezza e inadeguatezza che da qualche mese si sta tramutando in apatia totale.
Cerco di evitare i contatti sociali, non so più chi sono e cosa voglio.
Mi sento inadeguata in qualsiasi cosa faccia e non ho uno scopo.
La mia crescita professionale e personale sono state un fallimento e mi sento regredita sia a livello personale che cognitivo.
Non vedo più un futuro ne una via d’uscita da questa situazione e passo le giornate a incolparmi e a dirmi quanto sia una persona inutile, odiata da tutti e rimango sdraiata giornate intere.
Non riesco nemmeno più a piangere mi sento solo vuota, morta dentro.
Non ho più nemmeno desiderio sessuale, ne nei confronti del mio compagno ne nei confronti di altri.
Il mio stipendio è basso, convivo con il mio compagno e mi mantengo da sempre da sola e frequento l’università di belle arti che al momento non riesco più a seguire data la situazione e spesso penso sia stata una scelta sbagliata.
Vorrei essere una persona diversa ma spesso vorrei non essere mai nata.
Vorrei andare in terapia ma le difficoltà economiche mi bloccano e anche la difficoltà a trovare uno specialista adatto alle mie esigenze.
Non riesco più a vivere e non so più cosa fare.
Non so chi sono e cosa voglio per me vivere è doloroso.
Ho attacchi di ansia al mattino appena sveglia e a periodi alterni durante la notte in seguito a risvegli notturni.
I pensieri mi divorano ogni giorno e non riesco ad avere il controllo su nessun aspetto della mia vita.
Sono totalmente in balia degli sbalzi di umore molto estremi che avvengono a volte durante l’arco del giorno a volte settimane.
Non mi fido di nessuno e vedo l’altro sempre come una minaccia.
Sto isolata per evitare confronti.
Non so più cosa devo fare.
Qualcuno invece l'ha visitata e ha fatto una diagnosi medica di quel che ha ? Le sono state proposte cure di altro tipo ?
Le cure psichiatriche non necessariamente sono costose, non so come se le immagina.
Dr.Matteo Pacini
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Intendevo dire che mi piacerebbe iniziare un percorso di psicoterapia ma nessuno ha mai stabilito che tipo di percorso. Chi dovrebbe farlo? E cosa intende per Qualcuno invece l'ha visitata e ha fatto una diagnosi medica di quel che ha ? .
Grazie
Voglio dire, prima di fare un trattamento si definisce il problema. Per farlo o uno va dal medico o dallo psicologo, oppure va sostanzialmente dove gli pare ma ne ottiene un consiglio su cosa fare.
Mi chiedevo perché senza aver fatto una valutazione selezionasse tra i vari trattamenti esistenti potenzialmente per una ipotetica condizione psicologica/psichiatrica l'ambito della psicoterapia, così in senso generico.
Dr.Matteo Pacini
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Dr.Matteo Pacini
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Le sarei grata se arrivasse direttamente al punto, visti anche i lunghi tempi di risposta della piattaforma, grazie
I tempi sono quelli che sono, se ha fretta non cambieranno i tempi. Se pone una domanda incomprensibile nella sua formulazione, gradirei capire come nasce prima di dare una risposta insulsa.
Dr.Matteo Pacini
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Ho disturbi dell’umore e relazionali per racchiudere tutto in due parole. Credo di soffrire di depressione e di non so cos’altro. Pensavo che la psicoterapia fosse universalmente riconosciuta come aiuto e cura a questo genere di problemi. In passato (2019) sono stata in terapia per circa un anno con una specialista formata in Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica con cui ho interrotto il percorso per vari motivi e con il cui approccio non mi sono sentita del tutto a mio agio. Ad oggi la mia situazione è molto peggiorata e chiedevo qui sul portale e quindi a Lei, aiuto sul come agire. Ormai per la maggior parte del tempo mi sento come condannata a questa sofferenza costante, come se niente sia davvero in grado di guarirmi, mi sento malata. Sono molto stanca e non trovo vie d’uscita. Non so più vivere, mi rendo conto che sopravvivo al dolore che ho dentro ma la vita è molto più di questo e non essere in grado di viverla come vorrei mi distrugge ancora di più. Quali sono le alternative che proponeva?
Grazie
Dr. F. S. Ruggiero
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Che Lei nel parlare di psichiatri e psichiatria non sappia che non esiste solo la psicoterapia non è verosimile.
Dr.Matteo Pacini
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Certamente sono a conoscenza dell’esistenza della psichiatria ma non sapevo fosse utilizzato come primo strumento a fini diagnostici. Credevo fosse lo step successivo ad un percorso di psicoterapia senza o/e con pochi risultati.
Ringrazio comunque entrambi per le risposte, proverò a procedere come mi avete indicato.
Poteva esprimersi in questi semplici termini e si sarebbe capito cosa intendeva. Ma anche in questo caso non è che le cose stia cosi: uno psichiatra non può usare la psicoterapia come tipo di cura ?
Dr.Matteo Pacini
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Altrimenti avrei agito diversamente non crede? Oppure crede che abbia scritto qui per non so quale motivo.
Non so da dove partire con la ricerca e la scelta dello specialista non conoscendo psichiatri e avendo scarsa disponibilità economica. L’unico centro privato che conosco che svolge il sevizio non ha disponibilità prima di fine luglio.. sento una certa urgenza, ogni giorno è sempre più difficile.. Ha qualche suggerimento da darmi sulla città di Milano? Grazie
I costi possono essere chiesti prima, a parte le prime sedute che sono inevitabili. Un medico dopo averla conosciuta può stimare quanto spesso la dovrà rivedere, e più un meno potrà quindi sapere quanto spenderà in 6 mesi o 12 mesi.
Sul nome di un collega, non è opportuno farlo qui.
Dr.Matteo Pacini
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E mi chiedo anche come avviene la ricerca di uno specialista per la prima visita? tramite ricerca in internet? Mi sembra un po casuale come metodo tenendo conto che potenzialmente può essere una perdita di denaro (purtroppo è un aspetto con cui devo interfacciarmi) e di tempo soprattutto in termini emotivi, visto l’investimento di energie necessario a raccontarsi ogni volta da capo..
Le pongo un ultima domanda in merito a percorsi di psicoterapia iniziati in passato e poi interrotti: è possibile e/o può essere utile avere la cartella di ciò che viene scritto e elaborato dallo specialista durante le sedute? Diagnosi, appunti .. etc
Principalmente per fornirli al medico che incontrerò.
Grazie
Gli appunti che un medico o uno psicoterapeuta prende possono essere incomprensibili per grafia, e soprattutto una serie di aggiornamenti da cui poi può essere difficile ricostruire la visione d'insieme. Le conviene a quel punto farsi fare una relazione sintetica che è più utile per chi la va a leggere per farsi un'idea.
Dr.Matteo Pacini
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