Depressione da sistema immunitario
Buongiorno,
Nonostante la premessa non concerne l'argomento del Post, vi chiedo ugualmente di proseguire perchè è indispensabile per le considerazioni che vengono dopo.
Poco tempo fa ho fatto una cura con Aldara crema (IQUIMOD) un immunostimulatore, e tra gli effetti collaterali si trova elencata la parola
"depressione". Effettivamente gli effetti depressivi si sentivano, ma dopo averla interrotta sono tornato "normale", e diciamo che io sono sempre stato
una persona positiva e soddisfatta. Avendo ancora una razione ho voluto far una prova, applicata, ed il giorno dopo ero "depresso". Al che
la mia conclusione è stata che il corpo umano sotto stress per stimolazione apparato immunitario manifesta sintomi di "depressione", intesa
come aumento della negatività, minor voglia di fare, e qualche pensiero distorto.
Ora vengo alla parte più innerente al Post.
Mio padre da un anno è in cura per depressione, diagnosticata perchè è andato in pensione, senza alcun altro esame clinico.
Ha eseguito 2 cure, la prima con Anafranil ( via endovena da subito, poi orale ) poi cessata per problemi di prostata, dacchè si è passati a ad Elontril,Risperdal , Zoloft , dimostrando in un primo momento un
recupero, ma poi con l'andar del tempo è tornato allo stato iniziale per non dire che col passare del tempo sta peggiorando.
Ricollegandomi alla mia esperienza personale, a questo punto il mio dubbio si fa scientifico ( sono un ingegnere): non è che mio padre abbia qualche altra malatia percui il sistema immunitario stà lavorando, e ciò lo porta alla "depressione"?
Quale potrebbe essere un esame clinico per verificare ciò?
Pensavo anche ad avvelenamento da metalli pesanti, è possibile che i suoi problemi siano dovuto a qualche tale forma? Che esame dovrebe fare?
Vi ringrazio per le risposte
Nonostante la premessa non concerne l'argomento del Post, vi chiedo ugualmente di proseguire perchè è indispensabile per le considerazioni che vengono dopo.
Poco tempo fa ho fatto una cura con Aldara crema (IQUIMOD) un immunostimulatore, e tra gli effetti collaterali si trova elencata la parola
"depressione". Effettivamente gli effetti depressivi si sentivano, ma dopo averla interrotta sono tornato "normale", e diciamo che io sono sempre stato
una persona positiva e soddisfatta. Avendo ancora una razione ho voluto far una prova, applicata, ed il giorno dopo ero "depresso". Al che
la mia conclusione è stata che il corpo umano sotto stress per stimolazione apparato immunitario manifesta sintomi di "depressione", intesa
come aumento della negatività, minor voglia di fare, e qualche pensiero distorto.
Ora vengo alla parte più innerente al Post.
Mio padre da un anno è in cura per depressione, diagnosticata perchè è andato in pensione, senza alcun altro esame clinico.
Ha eseguito 2 cure, la prima con Anafranil ( via endovena da subito, poi orale ) poi cessata per problemi di prostata, dacchè si è passati a ad Elontril,Risperdal , Zoloft , dimostrando in un primo momento un
recupero, ma poi con l'andar del tempo è tornato allo stato iniziale per non dire che col passare del tempo sta peggiorando.
Ricollegandomi alla mia esperienza personale, a questo punto il mio dubbio si fa scientifico ( sono un ingegnere): non è che mio padre abbia qualche altra malatia percui il sistema immunitario stà lavorando, e ciò lo porta alla "depressione"?
Quale potrebbe essere un esame clinico per verificare ciò?
Pensavo anche ad avvelenamento da metalli pesanti, è possibile che i suoi problemi siano dovuto a qualche tale forma? Che esame dovrebe fare?
Vi ringrazio per le risposte
[#1]
Sono state fatte valutazioni per la demenza?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
generalmente la diagnosi di depressione è basata sul colloquio e l'osservazione clinica, oltre che sull'anamnesi. Nelle persone di una certa età però occorre effettuare una diagnosi differenziale con il deterioramento psichico che spesso è indistinguibile da una depressione, nella fase iniziale.
In genere la terapia endovena è riservata ai casi più gravi, sotto stretto controllo medico per i possibili effetti collaterali soprattutto sulla pressione arteriosa.
Non ho capito perché associare due antidepressivi (Elontril e Zoloft): è meglio iniziare con un antidepressivo e poi, eventualmente, sostituirlo. Il Risperdal è un antipsicotico, che viene prescritto per altri sintomi, come ansia o ideazioni deliranti.
Per la diagnosi sarebbe utile un esame neuropsicologico, (per valutare un eventuale deterioramento mentale), oltre a una visita medica accurata, dalla quale poi il curante prescriverà gli esami necessari, a seconda della o delle ipotesi diagnostiche.
Cordiali saluti
generalmente la diagnosi di depressione è basata sul colloquio e l'osservazione clinica, oltre che sull'anamnesi. Nelle persone di una certa età però occorre effettuare una diagnosi differenziale con il deterioramento psichico che spesso è indistinguibile da una depressione, nella fase iniziale.
In genere la terapia endovena è riservata ai casi più gravi, sotto stretto controllo medico per i possibili effetti collaterali soprattutto sulla pressione arteriosa.
Non ho capito perché associare due antidepressivi (Elontril e Zoloft): è meglio iniziare con un antidepressivo e poi, eventualmente, sostituirlo. Il Risperdal è un antipsicotico, che viene prescritto per altri sintomi, come ansia o ideazioni deliranti.
Per la diagnosi sarebbe utile un esame neuropsicologico, (per valutare un eventuale deterioramento mentale), oltre a una visita medica accurata, dalla quale poi il curante prescriverà gli esami necessari, a seconda della o delle ipotesi diagnostiche.
Cordiali saluti
Franca Scapellato
[#3]
Ex utente
Buongiorno,
RINGRAZIO vivamente per il consulto fornito.
Vi voglio riepilogare brevemente e schematicamente la vicenda di mio padre, uomo di 61 anni e corporatura robusta.
Gennaio 2008, mio padre va in pensione.
02 Maggio 2008, per diversi comportamenti e pensieri ossessivi ( si sentiva osservato) e fobie, ci rivolgiamo al medico curante, il quale fa fare analisi del sangue per il controllo del fegato affinchè potessse assumere medicine, quindi gli viene prescritta Sereupin.
12 Maggio al 23 Maggio col continuo manifestarsi di comporatamenti anomali ci siamo rivolti al CSM del nostro presidio ospedaliero, ove in questi 10 giorni gli è stata somministrata Anafranil via flebo,con le seguenti modalità:
5 sedute 1/2 fiala, 5 sedute fiala completa.
Alla fine delle sedute il psichiatra prescrive : 1 cp Anafranil 75 mg mattina, Risperdal 2cc alla sera e Delorazepam.
Dopo questa terapia e nel periodo successivo, ottiene un notevole miglioramento.
1 Luglio 2008 in un controllo viene diminuito Anafranil a 1/2 pastiglia e Risperdal a 1cc alla sera.
Da questo momento comincia a peggiorare.
1 Settembre 2008 gli viene aggiunta Cipralex alla sera.
1 Ottobre 2008 , per problemi alla prostata, viene tolto Anafanil e somministrato Elontril 150 mg al mattino , e si continua con risperdal 1cc alla sera.
15 Dicembre 2008 siccome non ci sono segni di migloramento, anzi, viene aumentato Elontril a 300mg
15 Marzo 2009 con il persistere delle condizione effettuiamo una visita specialistica, dove conferma le precedenti dosi e cure ed aggiunge Zoloft perchè ansioso.
Allo stato attuale mio padre continua ad essere ansioso, manifesta fobie per ogni genere d'azione, negativismo. Un esempio potrebbe essere il momento in cui non trova le chiavi di casa, comincia a pensare che gliele hanno rubate, e continua con elaborazioni fantasiose-negative su quel che potrebbe accadere.
Vi ringrazio per il consulto ed il tempo dedicato.
Saluti
RINGRAZIO vivamente per il consulto fornito.
Vi voglio riepilogare brevemente e schematicamente la vicenda di mio padre, uomo di 61 anni e corporatura robusta.
Gennaio 2008, mio padre va in pensione.
02 Maggio 2008, per diversi comportamenti e pensieri ossessivi ( si sentiva osservato) e fobie, ci rivolgiamo al medico curante, il quale fa fare analisi del sangue per il controllo del fegato affinchè potessse assumere medicine, quindi gli viene prescritta Sereupin.
12 Maggio al 23 Maggio col continuo manifestarsi di comporatamenti anomali ci siamo rivolti al CSM del nostro presidio ospedaliero, ove in questi 10 giorni gli è stata somministrata Anafranil via flebo,con le seguenti modalità:
5 sedute 1/2 fiala, 5 sedute fiala completa.
Alla fine delle sedute il psichiatra prescrive : 1 cp Anafranil 75 mg mattina, Risperdal 2cc alla sera e Delorazepam.
Dopo questa terapia e nel periodo successivo, ottiene un notevole miglioramento.
1 Luglio 2008 in un controllo viene diminuito Anafranil a 1/2 pastiglia e Risperdal a 1cc alla sera.
Da questo momento comincia a peggiorare.
1 Settembre 2008 gli viene aggiunta Cipralex alla sera.
1 Ottobre 2008 , per problemi alla prostata, viene tolto Anafanil e somministrato Elontril 150 mg al mattino , e si continua con risperdal 1cc alla sera.
15 Dicembre 2008 siccome non ci sono segni di migloramento, anzi, viene aumentato Elontril a 300mg
15 Marzo 2009 con il persistere delle condizione effettuiamo una visita specialistica, dove conferma le precedenti dosi e cure ed aggiunge Zoloft perchè ansioso.
Allo stato attuale mio padre continua ad essere ansioso, manifesta fobie per ogni genere d'azione, negativismo. Un esempio potrebbe essere il momento in cui non trova le chiavi di casa, comincia a pensare che gliele hanno rubate, e continua con elaborazioni fantasiose-negative su quel che potrebbe accadere.
Vi ringrazio per il consulto ed il tempo dedicato.
Saluti
[#4]
Gentile utente,
continuo ad essere piuttosto perplessa sulle terapie, e comunque la diagnosi qual è?
Per esempio: suo padre aveva appena iniziato a stare meglio, perché dimezzare l'anafranil portandolo a una dose non terapeutica? A parte il fatto che con una ventina di antidepressivi più recenti e con minori effetti collaterali, iniziare con l'anafranil, in una persona non giovanissima, mi sembra una scelta opinabile.
Altra cosa che non capisco: perché dimezzare sia Anafranil che Risperdal insieme? Così se ci sono peggioramenti non si sa a cosa attribuirli.
Comunque sarebbe importante conoscere la diagnosi che è stata fatta, e perché dopo tanti mesi suo padre sta ancora così male. Se si tratta di una depressione maggiore con ideazioni deliranti la terapia è inadeguata, se è un deterioramento psichico un progressivo peggioramento si può capire, però la famiglia dev'essere informata.
Cordiali saluti
continuo ad essere piuttosto perplessa sulle terapie, e comunque la diagnosi qual è?
Per esempio: suo padre aveva appena iniziato a stare meglio, perché dimezzare l'anafranil portandolo a una dose non terapeutica? A parte il fatto che con una ventina di antidepressivi più recenti e con minori effetti collaterali, iniziare con l'anafranil, in una persona non giovanissima, mi sembra una scelta opinabile.
Altra cosa che non capisco: perché dimezzare sia Anafranil che Risperdal insieme? Così se ci sono peggioramenti non si sa a cosa attribuirli.
Comunque sarebbe importante conoscere la diagnosi che è stata fatta, e perché dopo tanti mesi suo padre sta ancora così male. Se si tratta di una depressione maggiore con ideazioni deliranti la terapia è inadeguata, se è un deterioramento psichico un progressivo peggioramento si può capire, però la famiglia dev'essere informata.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile utente
oltre alla discutibile variazione di farmaci, sono state fatte la valutazioni per fenomeni demenziali?
Nel frattempo ha fatto una TAC e tests neuropsicologici o si guarda solo il sintomo?
Sintomo aspecifico e slatentizzato dal sereupin!
oltre alla discutibile variazione di farmaci, sono state fatte la valutazioni per fenomeni demenziali?
Nel frattempo ha fatto una TAC e tests neuropsicologici o si guarda solo il sintomo?
Sintomo aspecifico e slatentizzato dal sereupin!
[#6]
Ex utente
Buongiorno,
rinnovo i ringraziamenti per i suggerimenti forniti.
La diagnosi rimane tuttora "depressione", ed effettivamente non sono stati effettuati ulteriori esami ( anche se richiesti dalla famiglia, ma non approvati dal medico di condotta).
Effetivamente il CSM ha constatato che l'abbassamento della dose del 1 Luglio 2008 probabilmente è stato un errore.
Mi scuso per l'inesatezza, ma il Sereupin è stato assunto per 10 gg, dalla visita del medico di base fino al 12 maggio con visita al CSM. Effettivamente anche a mio parere si stà solamente tentando di curare l'effetto, ma non la causa ( la mia perplessità era nata dalla mia esperienza personale di stimolazione sistema immunitario).
Nei prossimi giorni abbiamo una visita da uno specialista, proverò avanzare le tesi da voi proposte, e quindi richiederò ( correggetemi se erro ):
- Ipotizzare una demenza, ed effettuare TAC e test neuro pscologici.
- Ipotizzare deterioramento psichico.
Vi ringrazio, e vi farò sapere del proseguo della "vicenda", sperando d'esser utile anche nelle vostre attività.
Saluti.
rinnovo i ringraziamenti per i suggerimenti forniti.
La diagnosi rimane tuttora "depressione", ed effettivamente non sono stati effettuati ulteriori esami ( anche se richiesti dalla famiglia, ma non approvati dal medico di condotta).
Effetivamente il CSM ha constatato che l'abbassamento della dose del 1 Luglio 2008 probabilmente è stato un errore.
Mi scuso per l'inesatezza, ma il Sereupin è stato assunto per 10 gg, dalla visita del medico di base fino al 12 maggio con visita al CSM. Effettivamente anche a mio parere si stà solamente tentando di curare l'effetto, ma non la causa ( la mia perplessità era nata dalla mia esperienza personale di stimolazione sistema immunitario).
Nei prossimi giorni abbiamo una visita da uno specialista, proverò avanzare le tesi da voi proposte, e quindi richiederò ( correggetemi se erro ):
- Ipotizzare una demenza, ed effettuare TAC e test neuro pscologici.
- Ipotizzare deterioramento psichico.
Vi ringrazio, e vi farò sapere del proseguo della "vicenda", sperando d'esser utile anche nelle vostre attività.
Saluti.
[#7]
Sì, una TAC a questo punto mi sembra indispensabile e anche l'esame neuropsicologico; il deterioramento è la fase iniziale della demenza, praticamente sono la stessa cosa.
Anche gli esami del sangue, per valutare la funzionalità tiroidea e il PSA di derivazione prostatica sarebbero utili e si possono far prescrivere dal medico di famiglia.
Cordiali saluti
Anche gli esami del sangue, per valutare la funzionalità tiroidea e il PSA di derivazione prostatica sarebbero utili e si possono far prescrivere dal medico di famiglia.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.1k visite dal 24/06/2009.
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