Depressione e pensieri negativi
Salve,
ho deciso di scrivere qui perché ho davvero un gran bisogno di aiuto.
Fino ai 18 anni ho vissuto momenti difficili, ma anche belli.
Sono sempre stato un ragazzo molto timido, insicuro, ansioso e asociale.
Fino a quest'età ho convissuto con una gran tristezza e solitudine dentro di me, ma sono sempre riuscito diciamo a rimanere a galla.
Dentro di me c'era sempre speranza che mi ha aiutato ad andare avanti.
Il mio sogno più grande da quando avevo 15/16 anni é sempre stato quello di avere una famiglia.
Una moglie, dei bambini e una vita felice.
Dopo i 18 anni fino ad ora tutto é peggiorato per me.
Di preciso, da quando ho finito le superiori mi sono allontanato sempre di più dalle persone a causa della mia insicurezza.
Quelle volte che uscivo con gli amici partiva sempre il confronto con loro e ogni volta mi sentivo sempre inferiore, come se non fossi al loro livello.
Diciamo che non ho molta considerazione di me stesso.
Negli anni, a causa della solitudine, dentro di me si é creato un vortice oscuro, che piano piano é diventato sempre più grande.
La prima volta che ho tentato il suicidio é stato a 19 anni e fino ad ora é successo molte altre volte, più delle dita di una mano.
In quei momenti mi sentivo perso e l'unico modo per porre fine a questa sofferenza era di lasciarmi andare.
Diverse volte ho cominciato e poi interrotto percorsi con una psicologa e con i farmaci.
Dopo pochi mesi peró interrompevo la terapia perché non vedevo cambiamenti.
Dopo due eventi negativi che mi sono successi l'anno scorso ho deciso di cominciare un'altra volta la terapia.
Da 3 mesi vado da una psicologa e prendo un antidepressivo e uno stabilizzatore dell'umore e diciamo che ho visto un miglioramento per quanto riguarda l'umore.
Il problema però nasce qua.
Da inizio anno in tutti i santi giorni, in diversi momenti, ho pensieri di suicidio.
Questi pensieri si sono talmente radicati nella mia testa che non riesco a scacciarli via.
Appena mi succede qualcosa che non mi piace o che mi demoralizza subito mi rifuggio in questi pensieri e non capisco il perché visto che con i farmaci ho cominciato a stare leggermente meglio.
Ormai non so più che fare.
Ho paura che se per caso un giorno mi capita proprio una brutta giornata posso decidere di fare l'atto estremo.
E questa, dopo tante volte in cui ho fallito, penso che sarà la volta buona che porró fine alla mia vita.
Io non voglio morire.
Voglio solo non essere più solo e sapere che almeno una persona in questa vita mi ama.
Non so che fare.
Vi prego aiutatemi.
ho deciso di scrivere qui perché ho davvero un gran bisogno di aiuto.
Fino ai 18 anni ho vissuto momenti difficili, ma anche belli.
Sono sempre stato un ragazzo molto timido, insicuro, ansioso e asociale.
Fino a quest'età ho convissuto con una gran tristezza e solitudine dentro di me, ma sono sempre riuscito diciamo a rimanere a galla.
Dentro di me c'era sempre speranza che mi ha aiutato ad andare avanti.
Il mio sogno più grande da quando avevo 15/16 anni é sempre stato quello di avere una famiglia.
Una moglie, dei bambini e una vita felice.
Dopo i 18 anni fino ad ora tutto é peggiorato per me.
Di preciso, da quando ho finito le superiori mi sono allontanato sempre di più dalle persone a causa della mia insicurezza.
Quelle volte che uscivo con gli amici partiva sempre il confronto con loro e ogni volta mi sentivo sempre inferiore, come se non fossi al loro livello.
Diciamo che non ho molta considerazione di me stesso.
Negli anni, a causa della solitudine, dentro di me si é creato un vortice oscuro, che piano piano é diventato sempre più grande.
La prima volta che ho tentato il suicidio é stato a 19 anni e fino ad ora é successo molte altre volte, più delle dita di una mano.
In quei momenti mi sentivo perso e l'unico modo per porre fine a questa sofferenza era di lasciarmi andare.
Diverse volte ho cominciato e poi interrotto percorsi con una psicologa e con i farmaci.
Dopo pochi mesi peró interrompevo la terapia perché non vedevo cambiamenti.
Dopo due eventi negativi che mi sono successi l'anno scorso ho deciso di cominciare un'altra volta la terapia.
Da 3 mesi vado da una psicologa e prendo un antidepressivo e uno stabilizzatore dell'umore e diciamo che ho visto un miglioramento per quanto riguarda l'umore.
Il problema però nasce qua.
Da inizio anno in tutti i santi giorni, in diversi momenti, ho pensieri di suicidio.
Questi pensieri si sono talmente radicati nella mia testa che non riesco a scacciarli via.
Appena mi succede qualcosa che non mi piace o che mi demoralizza subito mi rifuggio in questi pensieri e non capisco il perché visto che con i farmaci ho cominciato a stare leggermente meglio.
Ormai non so più che fare.
Ho paura che se per caso un giorno mi capita proprio una brutta giornata posso decidere di fare l'atto estremo.
E questa, dopo tante volte in cui ho fallito, penso che sarà la volta buona che porró fine alla mia vita.
Io non voglio morire.
Voglio solo non essere più solo e sapere che almeno una persona in questa vita mi ama.
Non so che fare.
Vi prego aiutatemi.
[#1]
Nel tuo scritto c'è una cosa positiva, molto importante: che con la terapia medica e psicologica hai avuto buoni miglioramenti. Sei sulla strada giusta. Ritengo che abbia già comunicato a chi ti segue certi stati d'animo e certi pensieri. La cura sarà via via aggiustata. Sono procedimenti lunghi ma ti porteranno a stare sempre meglio. Tanti auguri.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta.
Vorrei solo fare una domanda.
Lo so che tutto dipende da me. La mia vita posso cambiarla solo io e ne sono consapevole. Peró in 10 anni ho cambiato 5 psigologi e tuttora sono in terapia perché sfogarmi come ho fatto qua mi fa sentire leggermente più leggero.
Però nessuno in questi anni mi ha mai aiutato in concreto a cambiare. Proprio nella pratica, cioè consigliarmi cosa fare, come comportarmi. Prendermi per mano come un bambino e dirmi " prova a fare questo". Non so se mi sono spiegato.
Capisco che uno psicologo tende solo ad ascoltarti quell'ora a settimana per sentire come stai però sarebbe d'aiuto anche ricevere consigli pratici.
Forse sono io che chiedo e pretendo troppo ?
Vorrei solo fare una domanda.
Lo so che tutto dipende da me. La mia vita posso cambiarla solo io e ne sono consapevole. Peró in 10 anni ho cambiato 5 psigologi e tuttora sono in terapia perché sfogarmi come ho fatto qua mi fa sentire leggermente più leggero.
Però nessuno in questi anni mi ha mai aiutato in concreto a cambiare. Proprio nella pratica, cioè consigliarmi cosa fare, come comportarmi. Prendermi per mano come un bambino e dirmi " prova a fare questo". Non so se mi sono spiegato.
Capisco che uno psicologo tende solo ad ascoltarti quell'ora a settimana per sentire come stai però sarebbe d'aiuto anche ricevere consigli pratici.
Forse sono io che chiedo e pretendo troppo ?
[#3]
Intanto è importante continuare con pazienza la terapia farmacologica come sta facendo. E' possibile che un'attitudine di puro ascolto da parte del terapeuta non sia utile a lei in questo momento, ne dovrebbe parlare con lo psicologo.
Le psicoterapie sono tante; le mando il link di un articolo molto utile scritto dai nostri psicologi: https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Le psicoterapie sono tante; le mando il link di un articolo molto utile scritto dai nostri psicologi: https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 14/05/2022.
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