Stato ansioso depressivo cronico che non passa con terapia
Buonasera, scrivo qui l’ennesimo consulto dopo quasi 3 anni di agonia, vorrei partire dal principio quando per problemi di derealizzazione, attacchi di panico e insonnia grave dove avevo ossessioni ed ero convinto di morire perché non avrei mai più dormito e che nessuno mai mi avrebbe salvato, andai da un neuropsichiatra di roma il quale mi prescrisse una bella lista di farmaci da prendere:
deniban 50 mg mattina e pranzo
rivotril 0, 5 3 volte al giorno
maveral 50 mg mattina e pranzo
zolpidem 10mg prima di dormire
trittico 50 mg prima di dormire
olanzapina da prima 5 mg poi scalato dopo un mese a 2, 5 prima di dormire.
Il tutto si risolse in due giorni, ero completamente un’altra persona ed ero tornato alla mia vecchia routine.
Dato che il dottore si trovava a roma ed io sono di taranto ed era scoppiata l’epidemia mi feci seguire da uno psichiatra qui in zona che mi tolse pian piano l’olanzapina, il trittico, zolpidem e mi scalo il deniban e il maveral, continuai così per un bel po di tempo con un umore stabile.
Ad inizio 2021 decido di testa mia, perché stavo tanto bene di togliermi anche gli ultimi farmaci rimasti scalandoli pian piano.
La situazione rimane stabile per 6 mesi dove non ho avuto sintomi ne niente più e pensavo di essere uscito dal tunnel.
A giugno 2021 ricomincio a soffrire di insonnia perché dovevo cominciare il tirocinio di infermieristica e l’idea di incontrare nuove persone mi fece stare male, ho una sorta di vergogna perché ho una microtia all’orecchio molto visibile e gli sguardi rivolti su di me per questo problema mi hanno fatto scendere la poca autostima che avevo acquisito forse grazie ai farmaci, questi eventi mi hanno fatto rientrare in questo tunnel e diventare paranoico, ritornano i sintomi di derealizzazione e ansia tanto che ritorno dal mio vecchio psichiatra e a detta sua non avevo bisogno di quella sfilza di farmaci e mi prescrisse maveral da 100 e xanax 0, 25 tre volte al di.
Intanto mi crescono le ossessioni, ho paura di avere una malattia mentale grave come la schizofrenia, mi sto convincendo di averla perché percepisco la realtà in un modo diverso, non ho più familiarità con essa, con i miei parenti e i miei amici, non provo piacere nel fare le cose che prima mi gratificavano.
A questo punto la psichiatra mi aggiunge 5mg di olanzapina da prendere la sera, ma non mi ha cambiato nulla, è come se non sapessi più vivere, passo le giornate su internet a cercare casi simili al mio ed ho letto che nelle depressioni resistenti si va incontro alla TEC, vedo video e interviste su schizofrenici perché magari potrei esserlo io.
Allora cambio psichiatra e questo mi toglie olanzapina perché mi assonnava molto e dice che non faceva al caso mio e mi mette il brintellix da 10 mg e mi scala il maveral a 50 e di prendere xanax 1mg la mattina.
Dopo 2 mesi di questa terapia i sintomi ansiosi sono più forti, ho provato a riproporre il deniban che mi fece stare benissimo ma non vogliono per niente integrarmi questo nella terapia, ho paura che sono incurabile e che le medicine mi abbiano procurato un danno irreversibile al cervello, è possibile?
deniban 50 mg mattina e pranzo
rivotril 0, 5 3 volte al giorno
maveral 50 mg mattina e pranzo
zolpidem 10mg prima di dormire
trittico 50 mg prima di dormire
olanzapina da prima 5 mg poi scalato dopo un mese a 2, 5 prima di dormire.
Il tutto si risolse in due giorni, ero completamente un’altra persona ed ero tornato alla mia vecchia routine.
Dato che il dottore si trovava a roma ed io sono di taranto ed era scoppiata l’epidemia mi feci seguire da uno psichiatra qui in zona che mi tolse pian piano l’olanzapina, il trittico, zolpidem e mi scalo il deniban e il maveral, continuai così per un bel po di tempo con un umore stabile.
Ad inizio 2021 decido di testa mia, perché stavo tanto bene di togliermi anche gli ultimi farmaci rimasti scalandoli pian piano.
La situazione rimane stabile per 6 mesi dove non ho avuto sintomi ne niente più e pensavo di essere uscito dal tunnel.
A giugno 2021 ricomincio a soffrire di insonnia perché dovevo cominciare il tirocinio di infermieristica e l’idea di incontrare nuove persone mi fece stare male, ho una sorta di vergogna perché ho una microtia all’orecchio molto visibile e gli sguardi rivolti su di me per questo problema mi hanno fatto scendere la poca autostima che avevo acquisito forse grazie ai farmaci, questi eventi mi hanno fatto rientrare in questo tunnel e diventare paranoico, ritornano i sintomi di derealizzazione e ansia tanto che ritorno dal mio vecchio psichiatra e a detta sua non avevo bisogno di quella sfilza di farmaci e mi prescrisse maveral da 100 e xanax 0, 25 tre volte al di.
Intanto mi crescono le ossessioni, ho paura di avere una malattia mentale grave come la schizofrenia, mi sto convincendo di averla perché percepisco la realtà in un modo diverso, non ho più familiarità con essa, con i miei parenti e i miei amici, non provo piacere nel fare le cose che prima mi gratificavano.
A questo punto la psichiatra mi aggiunge 5mg di olanzapina da prendere la sera, ma non mi ha cambiato nulla, è come se non sapessi più vivere, passo le giornate su internet a cercare casi simili al mio ed ho letto che nelle depressioni resistenti si va incontro alla TEC, vedo video e interviste su schizofrenici perché magari potrei esserlo io.
Allora cambio psichiatra e questo mi toglie olanzapina perché mi assonnava molto e dice che non faceva al caso mio e mi mette il brintellix da 10 mg e mi scala il maveral a 50 e di prendere xanax 1mg la mattina.
Dopo 2 mesi di questa terapia i sintomi ansiosi sono più forti, ho provato a riproporre il deniban che mi fece stare benissimo ma non vogliono per niente integrarmi questo nella terapia, ho paura che sono incurabile e che le medicine mi abbiano procurato un danno irreversibile al cervello, è possibile?
[#1]
Buonasera.
Per prima cosa vorrei tranquillizzarla riguardo al danno da farmaci: con quelli che lei ha preso è escluso, non ci stia più a pensare.
Il problema è soprattutto l'ansia, e francamente la vortioxetina (Brintellix) non sembra particolarmente indicata. A mio avviso occorre riconsiderare la primissima cura che, anche se un po' complessa, fu di grande efficacia. Naturalmente questo è un consiglio generico. Occorre che lei senta di nuovo uno psichiatra di sua fiducia e riferisce la sua storica clinica così come ha fatto qui.
Auguri.
Per prima cosa vorrei tranquillizzarla riguardo al danno da farmaci: con quelli che lei ha preso è escluso, non ci stia più a pensare.
Il problema è soprattutto l'ansia, e francamente la vortioxetina (Brintellix) non sembra particolarmente indicata. A mio avviso occorre riconsiderare la primissima cura che, anche se un po' complessa, fu di grande efficacia. Naturalmente questo è un consiglio generico. Occorre che lei senta di nuovo uno psichiatra di sua fiducia e riferisce la sua storica clinica così come ha fatto qui.
Auguri.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Buonasera dottore, grazie per la tempestiva risposta, purtroppo ancora non ho trovato lo psichiatra di fiducia perché dai due che ho avuto dopo il primo neurologo di roma alla mia richiesta di integrare il deniban che riconosco che mi fece stare benissimo dal primo giorno perché mi fu spiegato che era una molecola a fare subito effetto, nonostante ciò non vogliono integrarmela, hanno come una specie di paura’ forse perché mi son rivolto a degli psichiatri giovani ma in effetti con la vortioxetina ho una fobia sociale che prima non avevo, mi sento disconnesso, mi sento obbligato a vivere questa vita e a fare cose che fanno gli altri. Non mi hanno mai fatto una diagnosi, lei rispetto alla prima cura sa dirmi su e giù cosa potrei avere? Potrei essere schizofrenico? Non ho voci in testa ma false convinzioni si del tipo esistenziali, che magari viviamo in una simulazione data della nostra mente
[#5]
il fatto che si chieda dopo 3 anni ancora quale sia la diagnosi può essere correlata o alla mancata comunicazione dei suoi curanti oppure alla sintomatologia ossessiva che la caratterizza per la quale cerca di ottenere risposte per placare le sue ansie.
Attualmente non ha una prescrizione di molti farmaci insieme, ha ricevuto delle indicazioni per il trattamento dei sintomi che non si stanno riducendo in questo momento.
Anzi, lei alimenta la sintomatologia ponendosi questioni sulla diagnosi per trovare rassicurazioni continue.
Deve chiarire gli aspetti diagnostici con il curante attuale se effettivamente non ha ricevuto una diagnosti specifica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Attualmente non ha una prescrizione di molti farmaci insieme, ha ricevuto delle indicazioni per il trattamento dei sintomi che non si stanno riducendo in questo momento.
Anzi, lei alimenta la sintomatologia ponendosi questioni sulla diagnosi per trovare rassicurazioni continue.
Deve chiarire gli aspetti diagnostici con il curante attuale se effettivamente non ha ricevuto una diagnosti specifica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#6]
Utente
Grazie per la risposta dottor Ruggiero, la mia vecchia psichiatra mi disse che si trattava di un disturbo ossessivo con depressione dell’umore ma più di questo non mi disse, nonostante le cure a me assegnate non sono mai stato bene come nella prima dove avevo individuato nel deniban la soluzione al mio problema, l’ho fatto presente sin da subito al mio nuovo dottore ma lui continua a dire che non ne vuole sapere di integrarmi questo farmaco dicendo di prendere xanax al bisogno ma purtroppo nemmeno con quello riesco a calmarmi, da un anno vivo con questi pensieri ossessivi che non vanno via e che mi stanno segnando la carriera universitaria, ora quello che mi consiglia è di cambiare medico??
[#7]
Non mi è chiaro se il secondo psichiatra considera una diagnosi differente oppure conferma quella precedente
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.8k visite dal 13/05/2022.
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