Anedonia post fine dipendenza, ansia depressione, e un dubbio che mi ossessiona

Buongiorno a tutti,
Scrivo più che altro per sfogarmi un po' visto che so bene che la migliore soluzione è affidarmi a uno specialista.


Da 18 mesi ho smesso di fare uso di metamfetamina (crystal meth), dipendenza durata 10 anni.
Per riuscirci mi sono trasferito in Italia dai miei, a migliaia di km da ogni possibile tentazione. Fumo ancora hashish regolarmente, con la sensazione che a volte migliori la situazione, altre volte la peggiora.
Inoltre quando la mia ansia è pressante uso 6-10 gocce di lexotan (dalla scorta di mia madre).

Ho messo 35 kg da quando ho smesso (arrivando a 135 a maggio 2021), ma ne ho già persi 20 (sono ora a 113 circa.)

Sono gay ma non dichiarato alla mia famiglia, e i miei problemi con il meth non sono pienamente noti e/o discussi.


Sapevo che ci sarebbe voluto tempo per recuperare, ma inizio a pensare che questo stato di depressione, ansia e anedonia non passerà mai senza aiuto.


Mi sono rivolto ad uno psichiatra che mi ha prescritto aripiprazolo 20mg al giorno. (Schizofrenia?)
Ma ho smesso perche appena raggiunta la dose ho iniziato a sentirmi irrequieto, tutto era scomodo (letto, sedia...) e mi faceva vwnire voglia di spendere soldi inutilmente. Ovviamente sapeva del mio uso di hashish.


Lavoro da casa quindi sarei economicamente in grado di andare via da casa dei miei ma, per quanto io odi stare qui, non sembro riuscire a immaginare una possibile alternativa allettante (in pratica è come se non potendo più drogarmi, allora una cosa vale l'altra).


La depressione posso tollerarla con la razionalità, l'ansia invece mi rende tutto piu difficile.


Infine, ho il dubbio che il figlio di mio nipote (3 anni e 1/2) sia autistico e non so se esprimere i miei dubbi ai genitori, visto che non sono mai sicuro di me stesso e delle mie impressioni.


Grazie a tutti,
G.