A mio fratello è stato diagnosticato un disturbo psicotico di tipo schizoaffettivo

Buongiorno,
scrivo per chiedere un parere medico sulla condizione di mio fratello che oggi ha 27 anni.

Anni fa mio fratello ha fatto uso di sostanze stupefacenti e a seguito di ciò ha iniziato ad avere episodi di psicosi a cui sono seguiti ricoveri in reparti di psichiatria.

Dalla diagnosi sembrerebbe soffrire di uno disturbo psicotico di tipo schizoaffettivo.

Rifiuta di farsi seguire da uno specialista e ovviamente non è ammesso fargli domande sul suo stato di salute perché si innervosisce subito.

Di conseguenza è seguito dal CPS che gli ha prescritto Risperdal e un altro farmaco di cui non ricordo il nome, ma non credo che il medico del CPS sia realmente a conoscenza della situazione di mio fratello perché non ci ha mai chiesto un parere e ha colloqui solo lui (che non so cosa gli racconta).

Da un paio di anni gli episodi di psicosi sembrano essere spariti, ma mio fratello non è più lui: non ha amici, non ha una ragazza (non le guarda nemmeno), non lavora (anzi se provi ad accennargli di trovare un lavoretto si agita e diventa nervoso), non ha interessi, passa le giornate a passeggiare in casa e a fumare sigarette, non riesce a fare un discorso sensato, non capisce quando la gente gli parla, fissa in continuazione le persone che ha intorno, si innervosisce facilmente (alcune volte è diventato aggressivo), in un episodio mia madre lo ha trovato in piedi immobile che non rispondeva ad alcuno stimolo, ha attacchi di risate senza motivo, quando camminiamo nessuno può stare dietro di lui e molto spesso ho l'impressione che imiti i movimenti.

Ultimamente ha ammesso di stare male e il medico del CPS gli ha aumentato le dosi dei farmaci ma noi non vediamo nessun tipo di miglioramento; anzi lo troviamo peggiorato.

È possibile che i farmaci non gli facciano effetto?

Può dipendere dal fatto che lui beve tanti caffè e tanta coca cola?

Come dovremmo comportarci per aiutarlo a tornare alla normalità?

Ringraziando in anticipo, resto in attesa di riscontro e porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Buonasera.
Una situazione decisamente spiacevole per lui e per voi familiari.
La sua descrizione rimanda ad un disturbo psicotico piuttosto grave. Questo non vuol dire che con una cura adeguata non possa stare meglio. Spesso anzi, con il tempo, si ottengono risultati molto soddisfacenti.
Il risperidone è senz'altro indicato per questo tipo di disturbi, ma occorre vedere se la dose è adeguata. Può anche succedere che una persona non risponda ad una terapia, ed allora vanno provate altre, cambiandone la categoria.
L'atteggiamento migliore da tenere è quello della comprensione e della dimostrazione di affetto. Soprattutto è molto importante non farsi vedere agitati, ansiosi o molto preoccupati.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-