Ansia generalizzata, attacchi di panico, lieve depressione
Buongiorno,
da circa 2 anni soffro di un disturbo d'ansia generalizzato con attacchi di panico e una lieve depressione, diagnosi effettuata da un neurologo e da uno psicologo e psicoterapeuta.
Cerco di spiegare i disturbi da cui sono affetta: senso di costrizione toracica, vertigini, sensazione di svenimento, sudorazione improvvisa, vampate di calore, tachicardia, ronzio alle orecchie, nausea e reflusso, umore altalenante con improvvise crisi di pianto.
Inizialmente, dopo diversi accessi al pronto soccorso, il medico di base mi ha prescritto numerosi accertamenti per verificare problematiche fisica in quanto ero convinta e spaventata di avere una patologia seria (rx al torace, spirometria, ECG, holter 24 ore, gastroscopia, esami del sangue compresi quelli ormonali e per la tiroide, visita otorino) dai quali non è emerso nulla tranne un'ernia iatale.
Il medico ha così ipotizzato che i sintomi fossero legati a un problema ansiogeno e mi ha consigliato di iniziare un percorso di psicoterapia prescrivendoni 5 gocce di Xanax nel caso di forti attacchi.
Ho iniziato quindi un percorso di psicoterapia che ho interrotto dopo circa 4 mesi in quanto la situazione sembrava essere tornata alla normalità.
Adesso da circa due mesi i sintomi si sono ripresentati in maniera più acuta tanto che ho persino difficoltà a guidare la macchina e a uscire di casa, così ho ripreso le sedute di psicoterapia.
Nonostante le sedute i sintomi non accennano a diminuire così la psicoterapeuta mi ha consigliato di effettuare una visita da una psichiatra con cui lei collabora in modo da valutare se in questo periodo può essere utile associate alla psicoterapia anche un momentaneo supporto farmacologico e cosi ho fatto.
Vista la mia reticenza ad assumere farmaci specialmente di questo tipo, la psichiatra mi ha spiegato che ci possono essere dei momenti in cui può essere utile supportare la psicoterapia con alcuni farmaci per superare una situazione momentaneamente invalidante e che però l'utilizzo di tali farmaci deve essere solo momentaneo e non deve essere considerato la soluzione isolutiva al problema.
La terapia che mi ha prescritto è la seguente: Xanax RP 1 mg 1 co/die al mattino per un mese, poi Xanax RP 0.5 mg 1 co/die per il secondo mese e infine Xanax RP 0.5 mg 1 co/die a giorni alterni per il terzo mese + Trittico Contramid 150 mg 1/2 co/die per il primo mese per il secondo e terzo mese 1 co/ die + Deniban 50 mg 1 co dopo pranzo per 30 giorni.
Preciso che la psichiatra mi ha detto che per il primo mese ci sentiremo una volta alla settimana per valutare come procede l'assunzione della terapia e si consulterà periodicamente anche con la psicoterapeuta per valutare anche insieme a lei la combinazione tra terapia farmacologica e le sedute settimanali di psicoterapia.
Vorrei avere un parere se l'approccio alla mia problematica operato da entrambi gli specialisti può essere corretto, visto che sono un po' preoccupata nel prendere tutti questi medicinali.
Grazie
da circa 2 anni soffro di un disturbo d'ansia generalizzato con attacchi di panico e una lieve depressione, diagnosi effettuata da un neurologo e da uno psicologo e psicoterapeuta.
Cerco di spiegare i disturbi da cui sono affetta: senso di costrizione toracica, vertigini, sensazione di svenimento, sudorazione improvvisa, vampate di calore, tachicardia, ronzio alle orecchie, nausea e reflusso, umore altalenante con improvvise crisi di pianto.
Inizialmente, dopo diversi accessi al pronto soccorso, il medico di base mi ha prescritto numerosi accertamenti per verificare problematiche fisica in quanto ero convinta e spaventata di avere una patologia seria (rx al torace, spirometria, ECG, holter 24 ore, gastroscopia, esami del sangue compresi quelli ormonali e per la tiroide, visita otorino) dai quali non è emerso nulla tranne un'ernia iatale.
Il medico ha così ipotizzato che i sintomi fossero legati a un problema ansiogeno e mi ha consigliato di iniziare un percorso di psicoterapia prescrivendoni 5 gocce di Xanax nel caso di forti attacchi.
Ho iniziato quindi un percorso di psicoterapia che ho interrotto dopo circa 4 mesi in quanto la situazione sembrava essere tornata alla normalità.
Adesso da circa due mesi i sintomi si sono ripresentati in maniera più acuta tanto che ho persino difficoltà a guidare la macchina e a uscire di casa, così ho ripreso le sedute di psicoterapia.
Nonostante le sedute i sintomi non accennano a diminuire così la psicoterapeuta mi ha consigliato di effettuare una visita da una psichiatra con cui lei collabora in modo da valutare se in questo periodo può essere utile associate alla psicoterapia anche un momentaneo supporto farmacologico e cosi ho fatto.
Vista la mia reticenza ad assumere farmaci specialmente di questo tipo, la psichiatra mi ha spiegato che ci possono essere dei momenti in cui può essere utile supportare la psicoterapia con alcuni farmaci per superare una situazione momentaneamente invalidante e che però l'utilizzo di tali farmaci deve essere solo momentaneo e non deve essere considerato la soluzione isolutiva al problema.
La terapia che mi ha prescritto è la seguente: Xanax RP 1 mg 1 co/die al mattino per un mese, poi Xanax RP 0.5 mg 1 co/die per il secondo mese e infine Xanax RP 0.5 mg 1 co/die a giorni alterni per il terzo mese + Trittico Contramid 150 mg 1/2 co/die per il primo mese per il secondo e terzo mese 1 co/ die + Deniban 50 mg 1 co dopo pranzo per 30 giorni.
Preciso che la psichiatra mi ha detto che per il primo mese ci sentiremo una volta alla settimana per valutare come procede l'assunzione della terapia e si consulterà periodicamente anche con la psicoterapeuta per valutare anche insieme a lei la combinazione tra terapia farmacologica e le sedute settimanali di psicoterapia.
Vorrei avere un parere se l'approccio alla mia problematica operato da entrambi gli specialisti può essere corretto, visto che sono un po' preoccupata nel prendere tutti questi medicinali.
Grazie
[#1]
Buonasera.
Le è stata prescritta una terapia blanda. Forse si è tenuto conto della sua ritrosia a curarsi con i farmaci.
Pur rispettando il suo punto di vista mi permetto di dirle che le linee guida internazionali prevedono, per il trattamento del Disturbo da Attacchi di Panico e del Disturbo da Ansia Generalizzata, l'associazione della psicoterapia con farmaci psicotropi, che, per la verità, non sono gli ansiolitici, ma gli antidepressivi. Questo anche in assenza di depressione.
Auguri in ogni caso.
Le è stata prescritta una terapia blanda. Forse si è tenuto conto della sua ritrosia a curarsi con i farmaci.
Pur rispettando il suo punto di vista mi permetto di dirle che le linee guida internazionali prevedono, per il trattamento del Disturbo da Attacchi di Panico e del Disturbo da Ansia Generalizzata, l'associazione della psicoterapia con farmaci psicotropi, che, per la verità, non sono gli ansiolitici, ma gli antidepressivi. Questo anche in assenza di depressione.
Auguri in ogni caso.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Grazie mille Dott. Carbonati per la sua risposta e per la sua spiegazione. Mi sono dimenticata nella mia descrizione di specificare che due anni fa, alla comparsa dei primi sintomi oltre alla gocce prescritte dal medico di base mi era stato prescritto del Citalopram, che dopo poco mi aveva causato effetti quali mal di testa infernale, forti tremore, una sensazione di calore interno che non andava via e crisi isteriche che non riuscivo s gestire, quindi presa dal panico avevo interrotto il Citalopram e avevo intensificato con la psicoterapia. Avendo spiegato l'episodio alla psichiatra attuale ed esposta la mia iniziale diffidenza ad assumere farmaci, probabilmente, come ipotizza lei, ha ritenuto di somministrare una terapia più blanda. Vista la sua risposta, deduco che tale terapia non dovrebbe risultare troppo invasiva, quindi probabilmente psicologicamente sarò più disposta ad accettarla e magari non capiteranno le reazioni avverse della prima volta che magari sono anche comparse perché mentalmente forse non ho accettato di dover assumere tali farmaci. Adesso ho iniziato la terapia da soli due giorni, quindi mi confronterò con la psichiatra ogni 3/4 giorni per vedere come procede.
La ringrazio per la disponibilità e nel caso la contatterò di nuovo, se non la disturbo.
Grazie ancora
La ringrazio per la disponibilità e nel caso la contatterò di nuovo, se non la disturbo.
Grazie ancora
[#4]
Utente
Speriamo che la situazione migliori dottore, ma sono fiduciosa e sicuramente mentalmente più predisposta della volta precedente.
Mi fa piacere sottolineare che ho avvertito una profonda delicatezza e comprensione nelle sue risposte nei confronti di chi si trova in una condizione mentale non ottimale, le assicuro che purtroppo spesso non è cosa comune e per questo la ringrazio.
Mi fa piacere sottolineare che ho avvertito una profonda delicatezza e comprensione nelle sue risposte nei confronti di chi si trova in una condizione mentale non ottimale, le assicuro che purtroppo spesso non è cosa comune e per questo la ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 07/05/2022.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.