Il cambiamento troppo radicale della terapia
Mia sorella è in cura da tre anni, per deliri allucinatori,con Risperdal 2mg la sera.Prende molti altri farmaci per terapie precedenti antidepressive: Zoloft 50 mg e Anafranil 75mezza compressa e Depakin chrono.Ha retto bene la terapia ma scendendo molto di tono e ingrassando di 15 chili.Recentemente ha sofferto di tremori alle mani e alle gambe e attacchi di panico.Il medico ha diagnosticato un'"impregnazione" dei farmaci ed ha cambiato così la terapia: Anafranil 75 mezza compressa,Abilify 10 mg,la sera Risperdal 1 mg solo per cinque giorni, aggiungendo Imovane in caso di insonnia.Ho letto le cose più diverse sull'Abilify e sono un po' preoccupata per il cambiamento troppo radicale della terapia.D'altra parte non vorrei che continuasse a prendere il risperdal perchè ho letto, in ritardo, che è controindicato nei casi di tumore al seno(appunto il caso di mia sorella, operata cinque anni fa).Veramente so che tutti i neurolettici lo sono. Il medico non ritiene opportuno dare altre indicazioni.Vorrei un vostro parere, anche sull'opportunità di graduare maggiormente il passaggio: questo anche perchè mia sorella è restìa.Grazie.
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Gentile utente
il dosaggio di Risperdal e' certamente minimo e si può quindi passare ad abilify senza problemi.
Credo che la diagnosi non sia quella che riferisce in quanto con due mg di Risperdal i sintomi dispercettivi possono permanere.
Sua sorella quanti anni ha?
il dosaggio di Risperdal e' certamente minimo e si può quindi passare ad abilify senza problemi.
Credo che la diagnosi non sia quella che riferisce in quanto con due mg di Risperdal i sintomi dispercettivi possono permanere.
Sua sorella quanti anni ha?
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Gentile utente,
L'attuale terapia forse è "di passaggio", perché abilift e risperdal insieme a dosi basse entrambi non avrebbe molto senso.
Non si capisce come mai ci sono farmaci pro-psicotici insieme (antidepressivi) se il problema attuale o principale sono sintomi allucinatori e deliri.
Lei non cita la diagnosi. Dalla prima cura, ma anche dalla seconda, si direbbe una psicosi bipolare.
Se non è stata definita è un passo importante che è stato saltato.
L'attuale terapia forse è "di passaggio", perché abilift e risperdal insieme a dosi basse entrambi non avrebbe molto senso.
Non si capisce come mai ci sono farmaci pro-psicotici insieme (antidepressivi) se il problema attuale o principale sono sintomi allucinatori e deliri.
Lei non cita la diagnosi. Dalla prima cura, ma anche dalla seconda, si direbbe una psicosi bipolare.
Se non è stata definita è un passo importante che è stato saltato.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
La mia informazione è poco chiara perchè in realtà la situazione è complessa e anche la diagnosi non è mai stata univoca.
Mia sorella ha 58 anni ed ha malesseri psichici di varia natura, peggiorati gradualmente col tempo, da almeno 30.E' difficile riassumere le varie fasi della sua malattia e delle sue terapie. Limitandoci ai farmaci, circa 20 ani fa aveva forti attacchi di ansia e aggressività e alcune fasi allucinatorie(soprattutto su vicini che la "molestavano" a distanza),prendeva dosi massicce di Tavor, per un certo periodo le fu prescritto anche il Serenase che non prendeva regolarmente per forti effetti collaterali.In seguito a questo è stata in cura da un assistente del prof. Cassano che le ha fatto fare un periodo di svezzamento con l'En e poi l'ha curata come depressione, pur aggiungendo"sindrome dissociativa", e la ha prescritto Anafranil e Depakin a dosi più alte di quelle attuali.Le allucinazioni sono scomparse, o così pareva.Con questa cura è stata in relativo equilibrio per alcuni anni ma è ingrassata molto e aveva difficoltà a muoversi e a prendere iniziative, difficoltà che si è cronicizzata ed è aumentata.E' riuscita comunque a vivere quasi normalmente, svolgendo, con aiuto, alcune attività esterne.
Nel 2003 si è scoperto il tumore al seno ed ha subito una mastectomia.Quasi contemporaneamente aveva cominciato, su indicazione di un altro medico, a ridurre l'Anafranil e assumere lo Zoloft, che risollevava notevolmente il tono dell'umore: ma proprio in quel periodo ricominciarono i vecchi deliri allucinatori, con manifestazioni di grande ansia.Attrraverso vari passaggi che sarebbe difficile descrivere e spiegare, si è arrivati alla terapia che ho indicato(Zoloft e Anafranil a dosi ridotte, Depakin Chrono, Risperdal 2mg)) e che il medico ha pensato ora di cambiare con l'Abilify per i sintomi che ho descritto(tremori, panico ecc.).Il basso dosaggio è dovuto alla forte resistenza di mia sorella(e anche mia) riguardo ai neurolettici: diffidenza che è aumentata quando ho scoperto che anche quelli cosiddetti "di nuova generazione"sono controindicati in caso di tumore al seno.
Il delirio più recente non è scomparso, c'è stata solo una maggiore capacità di conviverci, una minore ossessività.
Non c'è proprio nessuna possibilità di affrontare questa situazione senza usare gli antipsicotici?L'Abilify è adeguatamente sperimentato?Ho letto su internet le cose più diverse...
Grazie infinite della vostra disponibilità.
Mia sorella ha 58 anni ed ha malesseri psichici di varia natura, peggiorati gradualmente col tempo, da almeno 30.E' difficile riassumere le varie fasi della sua malattia e delle sue terapie. Limitandoci ai farmaci, circa 20 ani fa aveva forti attacchi di ansia e aggressività e alcune fasi allucinatorie(soprattutto su vicini che la "molestavano" a distanza),prendeva dosi massicce di Tavor, per un certo periodo le fu prescritto anche il Serenase che non prendeva regolarmente per forti effetti collaterali.In seguito a questo è stata in cura da un assistente del prof. Cassano che le ha fatto fare un periodo di svezzamento con l'En e poi l'ha curata come depressione, pur aggiungendo"sindrome dissociativa", e la ha prescritto Anafranil e Depakin a dosi più alte di quelle attuali.Le allucinazioni sono scomparse, o così pareva.Con questa cura è stata in relativo equilibrio per alcuni anni ma è ingrassata molto e aveva difficoltà a muoversi e a prendere iniziative, difficoltà che si è cronicizzata ed è aumentata.E' riuscita comunque a vivere quasi normalmente, svolgendo, con aiuto, alcune attività esterne.
Nel 2003 si è scoperto il tumore al seno ed ha subito una mastectomia.Quasi contemporaneamente aveva cominciato, su indicazione di un altro medico, a ridurre l'Anafranil e assumere lo Zoloft, che risollevava notevolmente il tono dell'umore: ma proprio in quel periodo ricominciarono i vecchi deliri allucinatori, con manifestazioni di grande ansia.Attrraverso vari passaggi che sarebbe difficile descrivere e spiegare, si è arrivati alla terapia che ho indicato(Zoloft e Anafranil a dosi ridotte, Depakin Chrono, Risperdal 2mg)) e che il medico ha pensato ora di cambiare con l'Abilify per i sintomi che ho descritto(tremori, panico ecc.).Il basso dosaggio è dovuto alla forte resistenza di mia sorella(e anche mia) riguardo ai neurolettici: diffidenza che è aumentata quando ho scoperto che anche quelli cosiddetti "di nuova generazione"sono controindicati in caso di tumore al seno.
Il delirio più recente non è scomparso, c'è stata solo una maggiore capacità di conviverci, una minore ossessività.
Non c'è proprio nessuna possibilità di affrontare questa situazione senza usare gli antipsicotici?L'Abilify è adeguatamente sperimentato?Ho letto su internet le cose più diverse...
Grazie infinite della vostra disponibilità.
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Gentile utente,
Come dicevo antidepressivi e allucinazioni non vanno d'accordo. Idem per il delirio.
E' inutile chiedersi quale terapia è migliore se non è chiara la diagnosi.
"sindrome dissociativa" non è una diagnosi da Cassano, strano...
Anche la storia non è univoca, la diagnosi differenziale va fatta tra le due psicosi maggiori, schizofrenia e disturbo bipolare.
Come dicevo antidepressivi e allucinazioni non vanno d'accordo. Idem per il delirio.
E' inutile chiedersi quale terapia è migliore se non è chiara la diagnosi.
"sindrome dissociativa" non è una diagnosi da Cassano, strano...
Anche la storia non è univoca, la diagnosi differenziale va fatta tra le due psicosi maggiori, schizofrenia e disturbo bipolare.
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Utente
Credo che la diagnosi prevalente sia schizofrenia.Può darsi che io non ricordi bene la diagnosi dell'assistente di Cassano, non ho qui le prescrizioni.
Se ho capito bene,gli antidepressivi sarebbero controindicati, quindi anche l'Anafranil?
E per quel che riguarda il Depakin?
Secondo qualcuno potrebbe essere la cusa principale di questi tremori, soprattutto alle mani...
L'interruzione brusca può provocare scompensi?
Scusate la raffica di domande forse confuse, sono in grande difficoltà.
E' il caso di fare un accertamento neurologico?Il medico di base l'ha consigliato ma il neuropsichiatra non ne vede la necessità.
Se ho capito bene,gli antidepressivi sarebbero controindicati, quindi anche l'Anafranil?
E per quel che riguarda il Depakin?
Secondo qualcuno potrebbe essere la cusa principale di questi tremori, soprattutto alle mani...
L'interruzione brusca può provocare scompensi?
Scusate la raffica di domande forse confuse, sono in grande difficoltà.
E' il caso di fare un accertamento neurologico?Il medico di base l'ha consigliato ma il neuropsichiatra non ne vede la necessità.
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Gentile utente,
Come dicevo antidepressivi e allucinazioni non vanno d'accordo. Idem per il delirio.
E' inutile chiedersi quale terapia è migliore se non è chiara la diagnosi.
"sindrome dissociativa" non è una diagnosi da Cassano, strano...
Anche la storia non è univoca, la diagnosi differenziale va fatta tra le due psicosi maggiori, schizofrenia e disturbo bipolare.
Come dicevo antidepressivi e allucinazioni non vanno d'accordo. Idem per il delirio.
E' inutile chiedersi quale terapia è migliore se non è chiara la diagnosi.
"sindrome dissociativa" non è una diagnosi da Cassano, strano...
Anche la storia non è univoca, la diagnosi differenziale va fatta tra le due psicosi maggiori, schizofrenia e disturbo bipolare.
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Non significa niente diagnosi prevalente. O l'una o l'altra. O un'altra cosa, ma non è che abbiamo un po' di uno e un po' di un altro.
E le terapie non servono ognuna per un sintomo.
Non chieda suggerimenti per cambiamenti di cura che non è ovviamente il caso di fare senza conoscere la persona.
Che antidepressivi siano controindicati in pazienti con allucinazioni e deliri in fase attiva, questo sì.
Il depakin è un farmaco antibipolare.
E le terapie non servono ognuna per un sintomo.
Non chieda suggerimenti per cambiamenti di cura che non è ovviamente il caso di fare senza conoscere la persona.
Che antidepressivi siano controindicati in pazienti con allucinazioni e deliri in fase attiva, questo sì.
Il depakin è un farmaco antibipolare.
[#8]
Gentile utente,
comprendo anche le preoccupazioni per l'associazione di antipsicotici e presenza di tumore al seno.
C'e' da dire pero' che anche in questo caso va inquadrato e stadiato il tumore ed eventualmente l'interessamento delle porzioni ormonali dello stesso, motivo per cui si preferisce non utilzzare farmaci che potrebbero interagire sulla componente ormonale.
Una buona interazione anche con l'oncologo avrebbe potuto evitare variazioni di trattamento.
comprendo anche le preoccupazioni per l'associazione di antipsicotici e presenza di tumore al seno.
C'e' da dire pero' che anche in questo caso va inquadrato e stadiato il tumore ed eventualmente l'interessamento delle porzioni ormonali dello stesso, motivo per cui si preferisce non utilzzare farmaci che potrebbero interagire sulla componente ormonale.
Una buona interazione anche con l'oncologo avrebbe potuto evitare variazioni di trattamento.
[#9]
Utente
Per il dr. Pacini - Non intendevo assolutamente proporre variazioni di terapia da effettuare on line.Chiedevo solo un parere sull'Abilify.Ripeto, la mia scarsa chiarezza sulla diagnosi dipende dal fatto che non ho più i documenti relativi, non so se mia sorella li abbia e non voglio chiederglieli.Dicendo prevalente intendevo: fatta dalla maggior parte dei medici consultati, in particolare negli ultimi anni.
Comunque mi è stata molto utile la risposta sugli antidepressivi.Grazie.
Per il dr. Ruggiero - Purtroppo, con l'oncologo non si riesce a interagire adeguatamente nemmeno sull'oncologia.Non sempre accompagno mia sorella al controllo e quando ci vado sono scoraggiata.
Grazie per la sua risposta.
Comunque mi è stata molto utile la risposta sugli antidepressivi.Grazie.
Per il dr. Ruggiero - Purtroppo, con l'oncologo non si riesce a interagire adeguatamente nemmeno sull'oncologia.Non sempre accompagno mia sorella al controllo e quando ci vado sono scoraggiata.
Grazie per la sua risposta.
[#10]
Allora diciamo che se la maggior parte dei medici consultati ha detto schizofrenia, supponiamo che sia quella.
In tal caso l'abilify è uno dei farmaci possibili, ma l'associazione di antidepressivi è discutibile se non controindicata.
In tal caso l'abilify è uno dei farmaci possibili, ma l'associazione di antidepressivi è discutibile se non controindicata.
[#11]
Utente
A seguito delle comunicazioni precedenti: da cinque giorni mia sorella ha iniziato quella nuova terapia(Anafranil 3,5 la mattina, Abilify 10 mg dopo pranzo e la sera 1 mg di Risperdal - per disassuefazione, poi dovrebbe eliminarlo - com mezza compressa di Imovane 7,5 mg.perchè non vuole prenderla intera.Ovviamente niente di rilevante per ora, come effetti collaterali negativi un po' di irrequietezza e disturbi del sonno.Credo sia normale avendo eliminato il depakin e ridotto i Risperdal. per le allucinazioni nessun cambiamento, i tremori forse si sono un po' attenuati.
Non ne abbiamo ancora parlato col medico che attualmente non è in sede.Se lo ritenete opportuno, gradirei un vostro ulteriore parere.Grazie.
[#12]
Mi scusi ma su che base avete apportato queste modifiche alla terapia ? Quale medico vi ha prescritto la nuova cura ?
Non vorrei che aveste fatto di testa vostra, cosa assolutamente sbagliata. Se è stato così contattate immediatamente un medico.
Non vorrei che aveste fatto di testa vostra, cosa assolutamente sbagliata. Se è stato così contattate immediatamente un medico.
[#14]
Gentile utente,
sì, ho capito, è la stessa terapia cambiata dal medico all'inizio del consulto. Perché ricomincia da capo il discorso allora ? Tutta questa discussione e poi alla fine ripropone la stessa domanda ?
Non è che possiamo seguire l'evoluzione della situazione on-line sostituendoci al medico a cui fate riferimento. Il medico la visita cambia la cura, e i commenti li facciamo noi on-line ?
Poi in base ai commenti io le ho già detto che secondo me va fatta una diagnosi, quindi è inutile continuare a ragionare -come mi sembra però si ostini a fare- sulle medicine di per sé. Le medicine vengono date ad una persona che ha una malattia, quindi il primo termine da definire è la malattia.
sì, ho capito, è la stessa terapia cambiata dal medico all'inizio del consulto. Perché ricomincia da capo il discorso allora ? Tutta questa discussione e poi alla fine ripropone la stessa domanda ?
Non è che possiamo seguire l'evoluzione della situazione on-line sostituendoci al medico a cui fate riferimento. Il medico la visita cambia la cura, e i commenti li facciamo noi on-line ?
Poi in base ai commenti io le ho già detto che secondo me va fatta una diagnosi, quindi è inutile continuare a ragionare -come mi sembra però si ostini a fare- sulle medicine di per sé. Le medicine vengono date ad una persona che ha una malattia, quindi il primo termine da definire è la malattia.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 10k visite dal 23/06/2009.
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