Recidiva violenta
Buongiorno dottori
Spiego brevemente la situazione.
Quasi un anno fa, iniziai a soffrire di attacchi di panico, ansia, vomito, angoscia, paura e tristezza che non mi permetterono più di vivere una vita normale.
Mi rivolsi a degli esperti e grazie alla cura farmacologica e agli incontri con la psicologa, riuscii a uscire da questa situazione e a vivere normalmente.
Improvvisamente, qualche giorno fa, senza un reale motivo, iniziai ad accusare tutti i sintomi iniziali.
Sono veramente a pezzi.
Com'è possibile, nonostante i farmaci e il percorso di psicoterapia, che si verifichi una cosa del genere??
Vi prego, aiutatemi a capire e ditemi qual è la cosa giusta da fare.
Grazie
Spiego brevemente la situazione.
Quasi un anno fa, iniziai a soffrire di attacchi di panico, ansia, vomito, angoscia, paura e tristezza che non mi permetterono più di vivere una vita normale.
Mi rivolsi a degli esperti e grazie alla cura farmacologica e agli incontri con la psicologa, riuscii a uscire da questa situazione e a vivere normalmente.
Improvvisamente, qualche giorno fa, senza un reale motivo, iniziai ad accusare tutti i sintomi iniziali.
Sono veramente a pezzi.
Com'è possibile, nonostante i farmaci e il percorso di psicoterapia, che si verifichi una cosa del genere??
Vi prego, aiutatemi a capire e ditemi qual è la cosa giusta da fare.
Grazie
[#1]
Può capitare di avere momenti, anche ore, in cui ricompaiono alcuni sintomi. Se la reazione a questi sintomi è un'eccessiva preoccupazione e un rimuginio ansioso, i sintomi rimangono, peggiorano, e se ne aggiungono altri, mantenuti dai pensieri che riferisce. Lo scopo della terapia, sia farmacologica che psicologica, non è quello di azzerare qualunque sintomo ansioso o depressivo, ma di riuscire a gestire pensieri e sentimenti spiacevoli che fanno parte della vita, e dei quali non sempre riusciamo a individuare la causa.
Franca Scapellato
[#2]
Utente
La ringrazio tanto per la risposta.
La psicologa mi ha insegnato proprio a come comportarmi durante gli attacchi d'ansia e le varie situazioni spiacevoli che si presentano e, fino ad oggi, posso dire di essere riuscita a gestire alla grande questi sintomi. Ero ritornata a vivere normalmente, ero felicissima. Ad un tratto, poi, ecco che si ripresentano nuovamente i sintomi maledetti e mi piombano nella disperazione piú totale.
Perché, le tecniche e i consigli insegnatemi, riuscivano a farmi stare meglio e ora non mi aiutano più? Perché? Sono peggiorata forse? Cosa dovrei fare adesso? Mi scusi tanto per le mille domande, forse stupide, ma mi creda, sono veramente disperata per questa situazione. Non ne uscirò mai, ho questa impressione, sto veramente tanto male
La psicologa mi ha insegnato proprio a come comportarmi durante gli attacchi d'ansia e le varie situazioni spiacevoli che si presentano e, fino ad oggi, posso dire di essere riuscita a gestire alla grande questi sintomi. Ero ritornata a vivere normalmente, ero felicissima. Ad un tratto, poi, ecco che si ripresentano nuovamente i sintomi maledetti e mi piombano nella disperazione piú totale.
Perché, le tecniche e i consigli insegnatemi, riuscivano a farmi stare meglio e ora non mi aiutano più? Perché? Sono peggiorata forse? Cosa dovrei fare adesso? Mi scusi tanto per le mille domande, forse stupide, ma mi creda, sono veramente disperata per questa situazione. Non ne uscirò mai, ho questa impressione, sto veramente tanto male
[#3]
Se ha già esperienza di gestione dell'ansia è un fatto positivo. Quello che la blocca e mantiene l'ansia è il pensiero "non funziona più niente, allora non ne uscirò mai".
Se ha la possibilità di comunicare con la psicologa provi a contattarla.
I giorni di festa che abbiamo davanti possono dare l'impressione di essere senza "rete" di sicurezza, e questo aumenta l'ansia.
Poi tratti il pensiero "non guarirò mai" per quello che è, un pensiero, un prodotto della sua mente, non una verità incisa sulla pietra. Immagini cosa le direbbe la terapeuta, provi a scrivere i pensieri negativi, oppure a elencare le cose che non hanno funzionato e quello invece che le ha dato un po' di sollievo: una passeggiata, parlare con qualcuno, ecc.
Se lo psichiatra le ha prescritto qualcosa da assumere al bisogno, oltre alla cura che sta facendo, è il momento di utilizzarlo.
Se ha la possibilità di comunicare con la psicologa provi a contattarla.
I giorni di festa che abbiamo davanti possono dare l'impressione di essere senza "rete" di sicurezza, e questo aumenta l'ansia.
Poi tratti il pensiero "non guarirò mai" per quello che è, un pensiero, un prodotto della sua mente, non una verità incisa sulla pietra. Immagini cosa le direbbe la terapeuta, provi a scrivere i pensieri negativi, oppure a elencare le cose che non hanno funzionato e quello invece che le ha dato un po' di sollievo: una passeggiata, parlare con qualcuno, ecc.
Se lo psichiatra le ha prescritto qualcosa da assumere al bisogno, oltre alla cura che sta facendo, è il momento di utilizzarlo.
Franca Scapellato
[#4]
Utente
"Non guariró mai" è un pensiero fisso nella mia mente perché, appunto, quando finalmente ho imparato a gestire i sintomi, se ne sono presentati degli altri più intensi e che, a differenza dei primi, non riesco più a gestire. È come se, nel momento in cui ho capito come affrontare una situazione, ecco che se ne presenta un'altra ben più critica e difficile. Se sarà sempre così, non ne uscirò mai quindi
Comunque la ringrazio veramente tanto per le sue risposte. Seguirò i suoi consigli
Comunque la ringrazio veramente tanto per le sue risposte. Seguirò i suoi consigli
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 15/04/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.