Insonnia situazionale, limitata ad alcune situazioni, ma che non si risolve
Buongiorno
sono una donna di 29 anni affetta da una strana forma di insonnia che si verifica solo in alcune situazioni, Tutto è iniziato nel giugno 2021, con una serie di cambiamenti nella mia vita, in particolare: il ritorno al lavoro in ufficio (dopo un anno e mezzo di smart working) e il trasferimento in un nuovo appartamento.
Si era creata una situazione per cui, durante il periodo di smart working, non avevo nessun orario per la sveglia, e d'improvviso ero tornata a dovermi alzare alle 5.45 per tre giorni a settimana per andare al lavoro in presenza.
Inoltre, in quel periodo nel mio ufficio c'era un clima orribile dovuto ad un capo sgradevole, che mi metteva molto a disagio.
Per farla breve, nelle notti pre-ufficio riuscivo a dormire a malapena 1/2 ore a notte e arrivavo al lavoro conciata come uno zombi, e il mio gentilissimo capo me lo faceva anche notare.
La notte successiva mi forzavo a dormire a come risultato arrivavo addirittura a zero ore di sonno.
Lo psichiatra (che mi aveva seguito nel 2018-2019 per un disturbo depressivo con tendenze autolesioniste) mi prescrisse Xanax 10 gocce, senza nessun effetto.
Nei periodi di smart working, o di malattia, o ferie, riesco a dormire anche 8-9 ore senza problemi.
Ad oggi la situazione è cambiata perchè il clima in ufficio è estremamente migliorato, il capo pessimo è andato via...
E oltre al lavoro ho una bella vita, una famiglia, amici, una relazione felice.
Posso dire con sicurezza di aver sconfitto la depressione.
ma l'insonnia non si è risolta e tiro avanti così:
- weekend, ferie, periodi di smar working: dormo 8 ore, con rarissimi problemi, sonno quasi perfetto
- notti che precedono il viaggio in ufficio: non mi addormento mai prima delle 3.
Continuo a pensare che "devo dormire", "se non dormo ci saranno problemi o incidenti".
Oppure mi viene mal di stomaco, o mal di testa, o "finto stimolo" ad andare in bagno.
Oppure basta un qualunque rumorino a svegliarmi.
Tutto questo SCOMPARE se invece la mattina dopo non ho l'ufficio.
Ho provato:
- igiene del sonno
- meditazione e mindfulness (me li ha insegnati la mia terapeuta)
- melatonina
- olio di lavanda
- xanax
- minias (sempre su prescrizione medica)
Attualmente da una settimana prendo Minias 1 mg ma la situazione non cambia.
Ringrazio il cielo che nei periodi di ferie e smart working dormo bene, ma devo assolutamente risolvere questa situazione, perchè a breve le giornate di smart working ci verranno definitivamente tolte.
Qualunque consiglio sarà gradito.
sono una donna di 29 anni affetta da una strana forma di insonnia che si verifica solo in alcune situazioni, Tutto è iniziato nel giugno 2021, con una serie di cambiamenti nella mia vita, in particolare: il ritorno al lavoro in ufficio (dopo un anno e mezzo di smart working) e il trasferimento in un nuovo appartamento.
Si era creata una situazione per cui, durante il periodo di smart working, non avevo nessun orario per la sveglia, e d'improvviso ero tornata a dovermi alzare alle 5.45 per tre giorni a settimana per andare al lavoro in presenza.
Inoltre, in quel periodo nel mio ufficio c'era un clima orribile dovuto ad un capo sgradevole, che mi metteva molto a disagio.
Per farla breve, nelle notti pre-ufficio riuscivo a dormire a malapena 1/2 ore a notte e arrivavo al lavoro conciata come uno zombi, e il mio gentilissimo capo me lo faceva anche notare.
La notte successiva mi forzavo a dormire a come risultato arrivavo addirittura a zero ore di sonno.
Lo psichiatra (che mi aveva seguito nel 2018-2019 per un disturbo depressivo con tendenze autolesioniste) mi prescrisse Xanax 10 gocce, senza nessun effetto.
Nei periodi di smart working, o di malattia, o ferie, riesco a dormire anche 8-9 ore senza problemi.
Ad oggi la situazione è cambiata perchè il clima in ufficio è estremamente migliorato, il capo pessimo è andato via...
E oltre al lavoro ho una bella vita, una famiglia, amici, una relazione felice.
Posso dire con sicurezza di aver sconfitto la depressione.
ma l'insonnia non si è risolta e tiro avanti così:
- weekend, ferie, periodi di smar working: dormo 8 ore, con rarissimi problemi, sonno quasi perfetto
- notti che precedono il viaggio in ufficio: non mi addormento mai prima delle 3.
Continuo a pensare che "devo dormire", "se non dormo ci saranno problemi o incidenti".
Oppure mi viene mal di stomaco, o mal di testa, o "finto stimolo" ad andare in bagno.
Oppure basta un qualunque rumorino a svegliarmi.
Tutto questo SCOMPARE se invece la mattina dopo non ho l'ufficio.
Ho provato:
- igiene del sonno
- meditazione e mindfulness (me li ha insegnati la mia terapeuta)
- melatonina
- olio di lavanda
- xanax
- minias (sempre su prescrizione medica)
Attualmente da una settimana prendo Minias 1 mg ma la situazione non cambia.
Ringrazio il cielo che nei periodi di ferie e smart working dormo bene, ma devo assolutamente risolvere questa situazione, perchè a breve le giornate di smart working ci verranno definitivamente tolte.
Qualunque consiglio sarà gradito.
[#1]
Il disturbo merita un inquadramento specialistico, non si può affrontare come fosse un problema di addormentamento e transitorio. Si colgono degli aspetti ossessivi così come in generale un no stato di preoccupazione, magari non sempre uguale
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno
La ringrazio. Come avevo specificato sono già seguita da uno psichiatra, perché ho sofferto di una forte depressione anni fa, ora però del tutto scomparsa.
È possibile che sia una manifestazione della depressione, ma stavolta con l'insonnia invece dell'umor tetro?
P.s. ho fatto anche psicoterapia cognitiva, interrotta (di comune accordo con la psicologa) quando appunto la depressione si era risolta.
La ringrazio. Come avevo specificato sono già seguita da uno psichiatra, perché ho sofferto di una forte depressione anni fa, ora però del tutto scomparsa.
È possibile che sia una manifestazione della depressione, ma stavolta con l'insonnia invece dell'umor tetro?
P.s. ho fatto anche psicoterapia cognitiva, interrotta (di comune accordo con la psicologa) quando appunto la depressione si era risolta.
[#3]
E' un'ipotesi non strana, infatti.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 11/04/2022.
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