Stalking da soggetto affetto da focomelia
Buongiorno
Premetto che sono un collega medico.
Da alcuni anni i miei genitori, due professionisti in pensione, subiscono angherie da parte di un vicino.
Questo signore ha attuato una dinamica persecutoria senza nessuna ragione nei confronti dei miei genitori.
Con atteggiamenti che vanno da abbattimento di albero all'Interno della abitazione, abbattimento di velo di separazione, minaccie verbali, con il veicolo ha bloccato la porta del garage costringendo l'arrivo dei vigili, ha bloccato il viale di uscita non permettendo il passaggio di mezzi affermando "adesso mi diverto".
Da circa un anno le sue energie sono concentrate su una causa che ha l'evidente scopo di impadronirsi del muro di confine per cui le angherie si sono ridotte rispetto agli anni precedenti.
Segnalo per completezza anamnestica che questo signore è affetto da focomelia.
Dato che gode di gratuito patrocinio a livello legale, molto probabilmente continuerà negli anni a venire.
Vi volevo chiedere se non sia il caso di chiedere una perizia psichiatrica.
È possibile che una persona affetta da un handicap fisico possa sviluppare delle problematiche psichiche di questo tipo?
Esiste in letteratura qualcosa cui fare riferimento?
Parlare di stalking a livello diagnostico è corretto in questo caso?
Saluti
Premetto che sono un collega medico.
Da alcuni anni i miei genitori, due professionisti in pensione, subiscono angherie da parte di un vicino.
Questo signore ha attuato una dinamica persecutoria senza nessuna ragione nei confronti dei miei genitori.
Con atteggiamenti che vanno da abbattimento di albero all'Interno della abitazione, abbattimento di velo di separazione, minaccie verbali, con il veicolo ha bloccato la porta del garage costringendo l'arrivo dei vigili, ha bloccato il viale di uscita non permettendo il passaggio di mezzi affermando "adesso mi diverto".
Da circa un anno le sue energie sono concentrate su una causa che ha l'evidente scopo di impadronirsi del muro di confine per cui le angherie si sono ridotte rispetto agli anni precedenti.
Segnalo per completezza anamnestica che questo signore è affetto da focomelia.
Dato che gode di gratuito patrocinio a livello legale, molto probabilmente continuerà negli anni a venire.
Vi volevo chiedere se non sia il caso di chiedere una perizia psichiatrica.
È possibile che una persona affetta da un handicap fisico possa sviluppare delle problematiche psichiche di questo tipo?
Esiste in letteratura qualcosa cui fare riferimento?
Parlare di stalking a livello diagnostico è corretto in questo caso?
Saluti
[#1]
Non importa che ci sia letteratura, stiamo parlando di accertare dei comportamenti, prima di tutto su un piano di legalità, poi psichico. Tenga conto che la relazione tra le due cose non è sempre di amplificazione: uno che non sia in grado di intendere non è imputabile, ad esempio.
Ma i comportamenti suddetti li mette in atto lui ? Sembrerebbe strano dato l'handicap.
Ma i comportamenti suddetti li mette in atto lui ? Sembrerebbe strano dato l'handicap.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Tutti gli atti persecutori sono messi in atto da lui in prima persona, la praticamente assenza di un braccio non è un limite purtroppo. A livello legale è ovvia la colpa ma questo signore godendo di gratuito patrocinio non paga le spese legali. Mi sembra ovvio quindi che negli anni a venire la situazione non potrà migliorare ed è per questo che volevo capire se fosse possibile anche nell'interesse del soggetto stesso e della sua salute fare una valutazione specialista
[#3]
Il fatto che sia soggetto a gratuito patrocinio è dirimente.
Se un soggetto commette un reato viene sottoposto a giudizio e condannato per gli atti che compie.
La perizia psichiatrica richiede specifiche caratteristiche e richiederla da parte della parte offesa sarebbe un errore difensivo.
Una volta accertata una eventuale incapacità di intendere e di volere decade anche l'imputabilità e ciò consentirebbe di ricevere nuovi atti illeciti senza potersi difendere.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Se un soggetto commette un reato viene sottoposto a giudizio e condannato per gli atti che compie.
La perizia psichiatrica richiede specifiche caratteristiche e richiederla da parte della parte offesa sarebbe un errore difensivo.
Una volta accertata una eventuale incapacità di intendere e di volere decade anche l'imputabilità e ciò consentirebbe di ricevere nuovi atti illeciti senza potersi difendere.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Utente
Capisco perfettamentein, in realtà speravo che cause future che questo signore inventa senza dover sborsare potessero essere mitigate dal fatto che a chiederle sia un soggetto con un disturbo riconosciuto. Più vana, ma è sempre bello sognare, l'ipotesi che una terapia possa migliorare il vissuto di questo signore.
Grazie per le risposte
Grazie per le risposte
[#5]
Sul fatto che le iniziative di una persona possano essere invalidate se è in una condizione di disturbo psichico noto, è teoricamente possibile. Così come anche la valutazione di pericolosità da cui discendano delle misure restrittive. La responsabilità è quindi un conto, le misure contro la pericolosità un altro.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.2k visite dal 08/04/2022.
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