Risalita ansiosa
Mi ero illuso di esserne fuori: a seguito di una diagnosi di sintomi "OCD-like", la sertralina, seppur dopo molte settimane, e malgrado mi abbia lasciato in regalo una completa impotenza sessuale, aveva spento in me l'ansia, gettandomi in uno stato che definirei di tetra tranquillità, di apatia ferma e invulnerabile dalle passate angosce.
Ma da un paio di sere mi sento di nuovo spaventato come se ci fosse un pericolo che incombe su di me, anche se sono consapevole che tale sensazione è priva di fondamento perché non ha nulla di reale.
Mi sentivo cosi ad agosto, nelle fasi iniziali della terapia: ma allora tutti questi mesi a che sono serviti?
Già tutto perso?
Eppure, malgrado la mia parte razionale sappia che non ho motivo di avere paura, non riesco a rasserenarmi.
È come se dentro di me ci fosse una spia d'allarme accesa.
Nondimeno so che non c'è alcun pericolo che debba preoccuparmi, ma una parte di me non se ne persuade.
Quando ero sereno, non avevo bisogno di lottare con la paura e convincermi che non dovevo provarla, perché quella paura semplicemente non ce la avevo.
È come se una mano invisibile mi serrasse la gola.
È una specie di presentimento che mi debba accadere qualcosa di brutto, che mi ostino a scacciare riconoscendolo infondato, ma devo combattere con l'assurda paura di credere che la mia recente tranquillità sia stata finta, ingiustificata, e che reale sia invece l'oscura ragione che mi impone di stare nel terrore... Sono a 100 mg di sertralina, speravo bastasse, ma a questo punto temo di andare incontro a un bombardamento farmacologico indiscriminato...
Ma da un paio di sere mi sento di nuovo spaventato come se ci fosse un pericolo che incombe su di me, anche se sono consapevole che tale sensazione è priva di fondamento perché non ha nulla di reale.
Mi sentivo cosi ad agosto, nelle fasi iniziali della terapia: ma allora tutti questi mesi a che sono serviti?
Già tutto perso?
Eppure, malgrado la mia parte razionale sappia che non ho motivo di avere paura, non riesco a rasserenarmi.
È come se dentro di me ci fosse una spia d'allarme accesa.
Nondimeno so che non c'è alcun pericolo che debba preoccuparmi, ma una parte di me non se ne persuade.
Quando ero sereno, non avevo bisogno di lottare con la paura e convincermi che non dovevo provarla, perché quella paura semplicemente non ce la avevo.
È come se una mano invisibile mi serrasse la gola.
È una specie di presentimento che mi debba accadere qualcosa di brutto, che mi ostino a scacciare riconoscendolo infondato, ma devo combattere con l'assurda paura di credere che la mia recente tranquillità sia stata finta, ingiustificata, e che reale sia invece l'oscura ragione che mi impone di stare nel terrore... Sono a 100 mg di sertralina, speravo bastasse, ma a questo punto temo di andare incontro a un bombardamento farmacologico indiscriminato...
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"Sono a 100 mg di sertralina, speravo bastasse, ma a questo punto temo di andare incontro a un bombardamento farmacologico indiscriminato..."
Che è un pensiero direi ossessivo, cioè prova un medicinale, e se non va allora dal curarla si passa ad un "bombardamento farmacologico discriminato". A parte il comprensibile stato di preoccupazione, quindi ritiene il suo medico un folle, un ignorante, o che cosa ?
Da Agosto a ora è stato meglio con la sertralina, ora sta di nuovo male, e il medico rivaluterà se usare la sertralina ad un'altra dose o qualcosa di diverso. Ripeto, capisco il relativo "dramma" da chi lo vive da dentro, ma da qui a esprimersi in termini che dipingono il medico come una sorta di scheggia impazzita...
Che è un pensiero direi ossessivo, cioè prova un medicinale, e se non va allora dal curarla si passa ad un "bombardamento farmacologico discriminato". A parte il comprensibile stato di preoccupazione, quindi ritiene il suo medico un folle, un ignorante, o che cosa ?
Da Agosto a ora è stato meglio con la sertralina, ora sta di nuovo male, e il medico rivaluterà se usare la sertralina ad un'altra dose o qualcosa di diverso. Ripeto, capisco il relativo "dramma" da chi lo vive da dentro, ma da qui a esprimersi in termini che dipingono il medico come una sorta di scheggia impazzita...
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 693 visite dal 31/03/2022.
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