Alcolismo

Gentili dottori, siete la mia ultima spiaggia, ho bisogno di qualcuno che mi suggerisca la strada da percorrere.

In breve:
Da qualche anno mia moglie ha iniziato a fare uso smodato di alcool.
All'inizio solo ai pasti, e giustificava la sbornia con problemi che aveva avuto con i familiari, oppure con la delusione per non essere riuscita a trovare un lavoro, o ancora per problemi che normalmente si affrontano nella gestione di una famiglia.

Oggi inizia sempre prima la mattina, verso le 11... Di solito vino, ma quando li compra anche superalcolici...
Di pomeriggio è già ubriaca.

Alterna i giorni, un giorno beve, l'altro beve meno...
Una sera, tornando a casa da lavoro l'ho trovata completamente ubriaca da non reggersi in piedi, e ad un passo dal collasso...
La cosa più preoccupante è che nostra figlia, adolescente, si tende conto di quello che accade e spesso è lei a prendersi cura di sua madre, purtroppo il mio lavoro mi porta a dovermi assentare da casa per periodi più o meno lunghi... Ci tengo a precisare che anche quando sono a casa la situazione non cambia... Beve lo stesso...
Ho provato tutto quanto umanamente possibile, ho cercato con amore di farle capire i suoi errori, ma tanto le va..., Mi sono arrabbiato, ho tentato di fare leva sul suo senso di responsabilità, sulle conseguenze che il suo comportamento poteva avere sulla psiche di nostra figlia... Ma niente, dice di sentirsi umiliata da quello che le dico e che se lo fa è per avere un momento di evasione...
Ma poi si ricomincia.

Questa situazione sta iniziando ad avere anche ripercussioni nei rapporti sociali, perché ovviamente in quello stato inizia a straparlare...
Capisco che necessiterebbe di essere seguita da uno specialista, ma dovrebbe prima accettare di avere un problema; lei forse non se ne rende conto... Oppure se se ne rende conto non vuole ammetterlo...
Cosa posso fare?
Non vorrei trovarmi costretto per la serenità di nostra figlia e anche per la mia a prendere delle decisioni drastiche...
Grazie.