Disturbo post traumatico o patologia?
Buonasera,
Nel 2020, nel pieno dei miei vent'anni, ho perso mio padre improvvisamente.
Ho passato momenti infernali per mesi e mesi, mi sentivo impazzire, non riconoscevo più me stessa e la realtà, avevo il terrore di dimenticarmi chi fossero gli altri e chi ero io, di non riconoscere più mia madre o le persone a cui tenevo.
Alcune volte avevo la sensazione che fosse già successo.
Sono stata in psicoterapia e ho iniziato a prendere Cipralex in gocce, fino a 5, perché se salivo stavo malissimo.
Per un periodo il mio stato di panico si è calmato e sono tornata a vivere nella normalità.
A seguito della mia rottura sentimentale, sono ricaduta peggio di prima e tutto nell'arco di poche settimane, vi faccio un breve esempio:
Spesso penso alla mia vita e rimango come indietro
Tipo ho cambiato lavoro da poco e magari penso che domani devo andare al lavoro che facevo prima, rispetto a quello che faccio ora
Come se mi fossi saltata un pezzo
Perché io vado avanti a pensieri confusi e, come lo chiamo io, "con il pilota automatico"
O spesso tutto ciò che mi circonda, comprese le persone, iniziano a diventarmi estranei
Altre volte ho come dei vuoti nella testa.
Poi penso alla mia vita e non la sento più mia, i miei ricordi non mi sembrano più i miei.
Ho riniziato a prendere le gocce.
Proseguo la mia vita in completa confusione, come un robot che sa cosa deve fare ma che non percepisce la realtà.
È come se la mia testa non aggiornasse il file esistenza, il file realtà.
Mi sento senza via d'uscita.
Mi è stato anche consigliato un elettroencefalogramma per escludere l'epilessia temporale.
Non capisco perché io non trovi via d'uscita a questo problema.
Spesso mi ripeto all'infinito la storia della mia vita o delle persone che mi stanno care per assicurarmi di ricordarle ancora.
E la mia domanda è: patologia grave o il risultato dei traumi e dello stress?
Esco da un lavoro a turni (spesso notturni) estremamente stressante.
Dormo poco la notte e dormo male.
Cosa mi sta succedendo?
Nel 2020, nel pieno dei miei vent'anni, ho perso mio padre improvvisamente.
Ho passato momenti infernali per mesi e mesi, mi sentivo impazzire, non riconoscevo più me stessa e la realtà, avevo il terrore di dimenticarmi chi fossero gli altri e chi ero io, di non riconoscere più mia madre o le persone a cui tenevo.
Alcune volte avevo la sensazione che fosse già successo.
Sono stata in psicoterapia e ho iniziato a prendere Cipralex in gocce, fino a 5, perché se salivo stavo malissimo.
Per un periodo il mio stato di panico si è calmato e sono tornata a vivere nella normalità.
A seguito della mia rottura sentimentale, sono ricaduta peggio di prima e tutto nell'arco di poche settimane, vi faccio un breve esempio:
Spesso penso alla mia vita e rimango come indietro
Tipo ho cambiato lavoro da poco e magari penso che domani devo andare al lavoro che facevo prima, rispetto a quello che faccio ora
Come se mi fossi saltata un pezzo
Perché io vado avanti a pensieri confusi e, come lo chiamo io, "con il pilota automatico"
O spesso tutto ciò che mi circonda, comprese le persone, iniziano a diventarmi estranei
Altre volte ho come dei vuoti nella testa.
Poi penso alla mia vita e non la sento più mia, i miei ricordi non mi sembrano più i miei.
Ho riniziato a prendere le gocce.
Proseguo la mia vita in completa confusione, come un robot che sa cosa deve fare ma che non percepisce la realtà.
È come se la mia testa non aggiornasse il file esistenza, il file realtà.
Mi sento senza via d'uscita.
Mi è stato anche consigliato un elettroencefalogramma per escludere l'epilessia temporale.
Non capisco perché io non trovi via d'uscita a questo problema.
Spesso mi ripeto all'infinito la storia della mia vita o delle persone che mi stanno care per assicurarmi di ricordarle ancora.
E la mia domanda è: patologia grave o il risultato dei traumi e dello stress?
Esco da un lavoro a turni (spesso notturni) estremamente stressante.
Dormo poco la notte e dormo male.
Cosa mi sta succedendo?
[#1]
Buonasera. Quello che lei descrive può essere ascritto ad un Disturbo da Stress Post-Traumatico, che è una patologia vera e propria, con le sue basi biochimiche. Questa è una mera ipotesi, che va confermata in sede di visita specialistica. Esistono terapie efficaci per queste condizioni, sia farmacologiche che neuro-psicologiche, come l'EMDR.
L'EEG è un esame assolutamente non invasivo e conviene farlo.
L'EEG è un esame assolutamente non invasivo e conviene farlo.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 989 visite dal 23/03/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.