Attaccchi di panico
E un po lunga la storia. Soffro di attacchi di panico, ho fatto sia cura con il psichiatra con medicine, sia con psicoterapeuta. SOno migliorato moltissimo da che non riuscivo nemmeno a mangiare. Adesso pero sorge un problema che e quello che non riesco ad avere la sicurezza di poter portare a termine un lavoro perche mi e ritornato all improvviso mentre mi dirigevo in un centro abitato un altro attacco di panico che ho contrastato prendendo un calmante. Pero visto che dovevo fare delle cose urgenti in centro il giorno dopo ci sono riandato e ho avuto un altro attacco e il terzo giorno lo stesso. Parlando con lo psicologo, mi ha detto di ricontattare il psichiatra, pero ce da dire una cosa, che mi sta facendo un po arrabbiare, ed e quella che sono piu di quattro anni che oramai mi sto curando e allora mi chiedevo se non ci fossere delle cure un po piu drastiche come l ipnosi che possa risolvere il mio caso. Non so piu cosa fare e a chi rivolgermi, il mio medico di base appena mi vede mi dice che e compito degli specialisti e lui non ci puo fare niente, gli specialisti dicono che ci vuole tempo. E io vorrei delle certezze perche vorrei sposarmi ma ho gia perso due lavori per questi attacchi, adesso sono al terzo lavoro che faccio solo 3 ore al giorno, e' ho il timore di perdere pure questo perche a volte mi sento davvero strano e sconfortato. Un altro problema e che adesso che mi rivolgero allo psichiatra, lui si trova al centro di un paese e percio io ho dei problemi nel raggiungerlo tutte le volte per le mie fobie, e questo mi porta a non chiedere aiuto a lui per le mie fobie. Potrebbe darmi dei consigli per risolvere devifinitivamente il mio caso??? come tac alla testa, ipnosi o altre procedure che io non sono a conoscenza. Mi dia delle dritte per favore non vedo via di uscite. E mi aspetto gia una risposta solo per accontentare o deviare la mia domanda da parte sua, molto probabilmente. speriamo di no, daltronde lei e uno specialista in questo campo. BUonagiornata lo stesso e mille grazie per l attenzione
[#1]
Gentile Utente,
una ricaduta non è una cosa rara, può succedere quindi come lei ha già previsto il consiglio è quello di ritornare dallo psichiatra che lo ha curato; poi cerchi anche una "forma di convivenza" con il suo attacco di panico che per quanto indubbiamente disturbante è, per usare una metafora, "tutto fumo e niente arrosto",
Cordiali Saluti
una ricaduta non è una cosa rara, può succedere quindi come lei ha già previsto il consiglio è quello di ritornare dallo psichiatra che lo ha curato; poi cerchi anche una "forma di convivenza" con il suo attacco di panico che per quanto indubbiamente disturbante è, per usare una metafora, "tutto fumo e niente arrosto",
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#2]
Gentile utente,
Se ha una ricaduta di disturbo di panico, semplicemente torna dallo psichiatra che le reimposterà la cura.
Non so quanto sia durata la cura precedente, se è durata meno di due anni la ricaduta è frequente anche dopo poco tempo.
Non si perda girando in tondo intorno al problema, non c'è ragione di temporeggiare.
Se ha una ricaduta di disturbo di panico, semplicemente torna dallo psichiatra che le reimposterà la cura.
Non so quanto sia durata la cura precedente, se è durata meno di due anni la ricaduta è frequente anche dopo poco tempo.
Non si perda girando in tondo intorno al problema, non c'è ragione di temporeggiare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
che tipo di psicoterapia sta effettuando? Dopo 4 anni di mancata risoluzione dei sintomi si potrebbe mettere in dubbio l'utilità per il suo caso della tecnica attuata, oppure l'efficacia del rapporto terapeutico instaurato con l'attuale professionista.
cordiali saluti
che tipo di psicoterapia sta effettuando? Dopo 4 anni di mancata risoluzione dei sintomi si potrebbe mettere in dubbio l'utilità per il suo caso della tecnica attuata, oppure l'efficacia del rapporto terapeutico instaurato con l'attuale professionista.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#4]
Utente
la cura effettuata e' stata per due anni con il sereupin, prima una mezza pasticchetta, dopo una , dopo una e mezza al giorno. Poi il dottore pscichiatra a detto che voleva vedere se togliendo le medicine come andava e anche io ero daccordissimo perche potevo rifare tutte le mie cose precedenti, ero sicuro di me. Dopo circa 6 mesi sono di nuovo caduto nella "trappola". E mi sono rivolto ad un psicologo, che mi fa fare dei colloqui ( io non so che tipo di psicoterapia sto effettuando) mi ha fatto fare una sola volta un training autogeno, dopo tutte le altre volte mi fa domande del perche mi vengono gli attacchi e secondo me quali sono le cause, e con questo dottore sono 6 mesi di cura ancora in corso. Preciso che non sono ritornato dallo pscichiatra prima solo per una questione di lontananza che mi fa venire l ansia anticipatoria perche devo andare in un affollato centro abitato, cosa che non mi succede ad andare dallo psicologo perche e a 5 km da casa.
[#5]
"Poi il dottore pscichiatra a detto che voleva vedere se togliendo le medicine come andava"
OK. E' andata che c'è stata una ricaduta. Se voleva vedere come andava, significa che si prevedeva una certa possibilità di ricaduta. Quindi visto che è andata così, ovviamente reimposterà la cura.
Chiami lo psichiatra, la conosce e le potrà indicare come riprendere la cura, poi starà meglio e ci riandrà.
"dopo tutte le altre volte mi fa domande del perche mi vengono gli attacchi e secondo me quali sono le cause"
Questo mi stupisce come psicoterapia. Che significa quali sono le cause "secondo lei" ? Questo più che un ragionamento psicoterapico mi sembra quello che un paziente con il panico già pensa e ripensa da solo: perché mi vengono, come faccio a evitarli, etc.
Comunque la cura farmacologica era adeguata per un disturbo di panico.
OK. E' andata che c'è stata una ricaduta. Se voleva vedere come andava, significa che si prevedeva una certa possibilità di ricaduta. Quindi visto che è andata così, ovviamente reimposterà la cura.
Chiami lo psichiatra, la conosce e le potrà indicare come riprendere la cura, poi starà meglio e ci riandrà.
"dopo tutte le altre volte mi fa domande del perche mi vengono gli attacchi e secondo me quali sono le cause"
Questo mi stupisce come psicoterapia. Che significa quali sono le cause "secondo lei" ? Questo più che un ragionamento psicoterapico mi sembra quello che un paziente con il panico già pensa e ripensa da solo: perché mi vengono, come faccio a evitarli, etc.
Comunque la cura farmacologica era adeguata per un disturbo di panico.
[#6]
Utente
gia lo contattato il psichiatra e mi ha dato appuntamento tra due settimane, dicendomi che non mi devo preoccupare perche ci sono dei farmaci nuovi. E io ho pensato : evvai con altri due anni di medicine!!!! Dico cosi perche prima potevo pagarlo visto che lavoravo, adesso lo potro' pagare al massimo tre sedute. Cmq grazie dottor ..... M.P. e anche tutti gli altri
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Dovrebbe pensare "evvai con altri due anni di benessere, soltanto prendendo una medicina".
Ci sono medicine nuove ma in genere quella che aveva brillantemente funzionato è un punto di riferimento, no vorrei che poi si imboccasse la via nuova. Si ricordi che se per caso prenderà farmaci nuovi senza averne beneficio, non c'è da scoraggiarsi. Uno aveva funzionato, e in genere funziona anche al secondo episodio.
Tenga anche presente che una terapia in una persona già conosciuta non è che richieda, per una recidiva, una frequenza mensile o trimestrale obbligatoria. Inoltre ci sono centri pubblici che possono gestire una terapia antipanico egregiamente.
Ci sono medicine nuove ma in genere quella che aveva brillantemente funzionato è un punto di riferimento, no vorrei che poi si imboccasse la via nuova. Si ricordi che se per caso prenderà farmaci nuovi senza averne beneficio, non c'è da scoraggiarsi. Uno aveva funzionato, e in genere funziona anche al secondo episodio.
Tenga anche presente che una terapia in una persona già conosciuta non è che richieda, per una recidiva, una frequenza mensile o trimestrale obbligatoria. Inoltre ci sono centri pubblici che possono gestire una terapia antipanico egregiamente.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.8k visite dal 18/06/2009.
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