Disagio psicologico molto frequente

Buonasera, sono un ragazzo di 20 deciso a voler iniziare un percorso psicoterapeutico, non avendo esperienza e non avendo nemmeno ben chiaro il mio problema mi aiuterebbe ascoltare pareri di esperti e magari essere indirizzato alla figura professionale più adeguata.

Fondamentalmente sono sempre stato considerato un ragazzo un po' "curioso"/strano ma anche molto intelligente secondo alcuni; non sono mai stato intimamente sicuro di me, magari a volte ed in alcuni contesti lo posso essere sembrato ma fondamentalmente erano solo maschere.
Ultimamente sto cercando di capire chi sono ma mi sento molto confuso, mi sento spesso a disagio e quando parlo con praticamente ogni persona percepisco una tensione o comunque un ansia da parte mia, per strada solitamente sto a disagio evito/ho paura degli sguardi.
Mi sento completamente improduttivo o comunque sento di fare molto meno di ciò che potrei; sto sempre nella mia testa e fantastico in continuazione, le fantasie che ho mi coinvolgono e mi sembrano a metà col sogno lucido, mi faccio trasportare e quando sto da solo a casa parlo, gesticolo e faccio espressioni fra me e me; anche quando sto per strada molto spesso fantastico.

Il disagio che ho è praticamente costante ed ho la vaga idea che sia collegato al mio fantasticare; la cosa che mi spaventa è che mi sembra difficilissimo vivere una vita normale, gestire una vita sociale, cercarmi una ragazza perché mi sembra che l' unica cosa che non mi stressi sia vivere nella fantasia; è come se non riuscissi ad accettare la vita.

Oltre al fantasticare passo il mio tempo ad analizzarmi ed a pormi problemi assurdi; penso di soffrire di DOC perché a volte (in alcuni periodi molto spesso) non penso nemmeno lucidamente ed inizio a rimuginare gli stessi pensieri e le stesse paranoie, sono arrivato alla conclusione che certe volte adatti un atteggiamento del tutto disfunzionale infatti non penso realmente ai problemi ma fondamentalmente mi "blocco" su immagini mentali/pensieri/idee che non accetto.
Quando mi rendo conto di non pensare razionalmente cerco di smettere ma a volte non riesco, l' impulso di "dover pensare" è troppo forte.
Fondamentalmente quindi a livello superficiale ciò che mi turba è non riuscire a vivere la vita e l' idea di starla sprecando, ma penso che a livello più profondo ci sia qualcosa di più inquietante.
Mi sembra infatti di non avere un identità, di essere un mostro perché in realtà penso solo a me stesso e che non voglio bene a nessuno; mi sento anche molto influenzabile e penso che non sappia niente, non ho idea di cosa voglio ed a volte mi sembra sia difficile anche dire che un cibo mi piace o no.
Non parlo del coraggio di accettare cosa mi piace ma bensì della capacità di capire cosa mi piace.
A volte penso che mi piaccia stare male e che sia "attratto" dal disagio, a volte penso che potrei fare cose brutte solo per divertimento.
Ci sarebbero troppe cose da dire ma mi fermo qua.

Ringrazio in anticipo chi risponderà.

Distinti saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
La possibilità di trattamenti deve essere valutata con un inquadramento diagnostico appropriato per evitare che essi possano diilungarsi all’infinito per ogni singolo fenomeno che può emergere.


È utile che si rivolga ad uno specialista in psichiatria in prima istanza.


Dr. F. S. Ruggiero


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Utente
Utente
So bene che non può essere fatto alcuna diagnosi online ma posso chiederle che idea si è fatto leggendo ciò che ho scritto?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
La descrizione scritta ha il limite di una considerazione approssimativa.

Scrive ovviamente ciò che è più importante per lei ma non è detto che siano elementi utili.


La visita diretta consente di indirizzarsi al meglio per capire quali siano effettivamente gli elementi patologici da considerare.

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