Cura psicofarmacologica con scarsi risultati
Egregi Medici, credo di soffrire di depressione fin dall'adolescenza.
Provengo da una famiglia problematica avendo un padre ed un fratello secondo l'attuale psichiatra molto probabilmente affetti da schizofrenia paranoide (padre), delirio mistico (fratello).
É dal 2017 che provo diversi psicofarmaci prescritti da diversi psichiatri: brintellix, paroxetina, citalopram, ecc con scarsi risultati.
Sono stato seguito anche da 3 diversi psicoterapeuti per un periodo variabile dai 6 ai 9 mesi senza alcun beneficio.
Dal 09/21 sono seguito dal Cim di appartenenza che mi ha diagnosticato: episodio depressivo maggiore inscritto in un disturbo dell' adattamento all'ambiente lavorativo (sono un militare in servizio permanente effettivo), ansia, umore deflesso, irritabilità, pensieri ripetitivi, insonnia e incubi.
Assumo Sertralina 100 Mg al mattino, En 1 Mg solo in caso di ansia o irritabilità (max 3 compresse al dì), Flunox 12 Mg prima di dormire, con scarsi benefici soprattutto sull' umore.
Fino a qualche mese fa alla sera assumevo anche Trilafon 2 Mg prima e poi 4 Mg, che poi lo stesso Psichiatra ha eliminato e Stilnox sostituito col Flunox.
Sento di essere lievemente migliorato rispetto all'inizio, sono infatti diminuiti i pensieri anticonservativi che mi ossessionavano/angosciavano tutto il giorno soprattutto la sera.
Lo psichiatra che mi segue mi fà anche psicoterapia, ci vediamo di media ogni 15gg circa.
Io ho espresso i miei dubbi e le mie paure, una di queste é quella di non poter mai riuscire a guarire da questa patologia.
Ho richiesto di aumentare eventualmente il dosaggio di sertralina o sostituirla con altra molecola visti i scarsi benefici ma mi é stato risposto dallo stesso testuali parole: "se funziona é bene altrimenti pace".
Sinceramente non capisco il motivo di tale decisione.
Secondo voi converrebbe farsi seguire da qualche altro specialista?
Temo fortemente di non uscirne soprattutto alla mia età (36 anni), probabilmente sarei dovuto intervenire molto prima.
Mi scuso per essermi dilungato così tanto.
Ringrazio anticipatamente chi mi proporrà qualche consiglio che possa aiutarmi.
Buona serata
Provengo da una famiglia problematica avendo un padre ed un fratello secondo l'attuale psichiatra molto probabilmente affetti da schizofrenia paranoide (padre), delirio mistico (fratello).
É dal 2017 che provo diversi psicofarmaci prescritti da diversi psichiatri: brintellix, paroxetina, citalopram, ecc con scarsi risultati.
Sono stato seguito anche da 3 diversi psicoterapeuti per un periodo variabile dai 6 ai 9 mesi senza alcun beneficio.
Dal 09/21 sono seguito dal Cim di appartenenza che mi ha diagnosticato: episodio depressivo maggiore inscritto in un disturbo dell' adattamento all'ambiente lavorativo (sono un militare in servizio permanente effettivo), ansia, umore deflesso, irritabilità, pensieri ripetitivi, insonnia e incubi.
Assumo Sertralina 100 Mg al mattino, En 1 Mg solo in caso di ansia o irritabilità (max 3 compresse al dì), Flunox 12 Mg prima di dormire, con scarsi benefici soprattutto sull' umore.
Fino a qualche mese fa alla sera assumevo anche Trilafon 2 Mg prima e poi 4 Mg, che poi lo stesso Psichiatra ha eliminato e Stilnox sostituito col Flunox.
Sento di essere lievemente migliorato rispetto all'inizio, sono infatti diminuiti i pensieri anticonservativi che mi ossessionavano/angosciavano tutto il giorno soprattutto la sera.
Lo psichiatra che mi segue mi fà anche psicoterapia, ci vediamo di media ogni 15gg circa.
Io ho espresso i miei dubbi e le mie paure, una di queste é quella di non poter mai riuscire a guarire da questa patologia.
Ho richiesto di aumentare eventualmente il dosaggio di sertralina o sostituirla con altra molecola visti i scarsi benefici ma mi é stato risposto dallo stesso testuali parole: "se funziona é bene altrimenti pace".
Sinceramente non capisco il motivo di tale decisione.
Secondo voi converrebbe farsi seguire da qualche altro specialista?
Temo fortemente di non uscirne soprattutto alla mia età (36 anni), probabilmente sarei dovuto intervenire molto prima.
Mi scuso per essermi dilungato così tanto.
Ringrazio anticipatamente chi mi proporrà qualche consiglio che possa aiutarmi.
Buona serata
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti
Psichiatra, Psicoterapeuta
3.8k 221
Buonasera.
Se la diagnosi è Depressione Maggiore e se agli antidepressivi selettivi per la serotonina (citalopram, paroxetina,sertralina, vortioxetina) non c'è una risposta completa, le linee guida consigliano di passare ad antidepressivi di diversa categoria (NSRI o, meglio ancora, i triciclici), a meno che non vi siano controindicazioni specifiche per l'utilizzo di questi ultimi.
Se la diagnosi è Depressione Maggiore e se agli antidepressivi selettivi per la serotonina (citalopram, paroxetina,sertralina, vortioxetina) non c'è una risposta completa, le linee guida consigliano di passare ad antidepressivi di diversa categoria (NSRI o, meglio ancora, i triciclici), a meno che non vi siano controindicazioni specifiche per l'utilizzo di questi ultimi.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Dr.ssa Franca Scapellato
Psichiatra, Psicoterapeuta
4.1k 202
La risposta del suo psichiatra non solo non l'ha convinta, ma le ha fatto pensare di cambiare terapeuta. Forse si è sentito abbandonato, offeso, non preso abbastanza sul serio, mentre ha una storia lunga e dolorosa. E' importante che riferisca allo psichiatra questi pensieri, invece di rifletterci da solo rimuginando su idee che la fanno stare male e che favoriscono la depressione. A volte si ha paura della reazione dell'altro, del giudizio dell'altra persona, (o anche della propria reazione) al punto da interrompere la terapia per ricominciare daccapo con un altro specialista. Gli psicoterapeuti sbagliano, gli psichiatri sbagliano: sbagliano il modo di dare la risposta, sbagliano il tono con cui dicono le cose, sbagliano perché sono umani. L'unico modo per capire e capirsi è parlare, comunicare.
Franca Scapellato
[#3]
Utente
Egregi Dottori, vi ringrazio per la Vostra cortese disponibilità. Dott. Carbonetti la diagnosi é: Episodio Depressivo Maggiore inscritto in un Disturbo dell'Adattamento reattivo al contesto lavorativo e familiare. Riguardo il Suo parere/consiglio, proverò a parlarne con lo specialista. Dott.ssa Scapellato credo che abbia centrato appieno la mia problematica, da quel che ho capito i farmaci alleviano la sintomatologia ma alla base di tutto ciò é importante che venga fatta una buona psicoterapia che probabilmente nel mio caso non é presente. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 13/03/2022.
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