Attacchi di panico, ipocondria, ansia
Salve, vi scrivo per chiedere un consiglio/consulto sulla mia situazione.
Sono un ragazzo di 23 anni e da tre anni soffro di attacchi di panico, ansia, scaturiti da una forte ipocondria e senso di morte imminente.
Presente più volte al giorno.
Probabilmente elencare la miriade di sintomi correlati al disturbo non serve considerando che come me avrete visto centinaia di pazienti con gli stessi sintomi che presento.
Sono in terapia da uno psichiatra con 1mg di xanax a rilascio prolungato la mattina e 15 gocce di brintellix al giorno.
Sono fortemente bradicardico, quindi la mia ansia e il mio panico si presentano anche con battiti lenti, a meno che non sia così esagerato da tramutarsi in tachicardia.
Ho eseguito tutti gli esami possibili al livello cardiologico e comunque sembra io non abbia nessun problema fisico e che si concentri tutto nella mia mente.
(A parte ernia iatale ed esofagite da reflusso che ho letto possono essere correlati a questo disturbo).
Il problema è che nonostante io sia consapevole di tutta la situazione, dei miei problemi familiari che mi hanno portato a soffrirne, della correlazione all’ipocondria e alla paura di morire che mi ha generato questa situazione non riesco ad uscirne fuori.
Premetto che sono sempre stato un ragazzo pieno di vita, amante dei viaggi, sport estremi, delle nuove esperienze e di fare sempre qualcosa al di fuori della monotonia.
Ma adesso ho paura anche di mangiare per paura di affogarmi, o di uscire fuori di casa da solo.
Non so se rendo l’idea.
Purtroppo questa situazione è straziante, questo senso di angoscia e morte perenne mi sta distruggendo.
Quindi non so se oltre alla terapia dovrei seguire uno psicologo, magari provare a cambiare terapia, oppure seguire un altro approccio alla situazione.
Vorrei soltanto avere una vita serena, potermi godere una passeggiata o un viaggio, o addirittura un pasto, senza dover controllare insistentemente i miei parametri vitali per cercare di non morire da un momento all’altro.
Può sembrare esagerato e me ne rendo conto, ma purtroppo è una reazione inconscia e incontrollabile che se non seguita porta a somatizzare l’ansia con i tipici sintomi.
Mi scuso per essermi dilungato, spero possiate aiutarmi.
Sono un ragazzo di 23 anni e da tre anni soffro di attacchi di panico, ansia, scaturiti da una forte ipocondria e senso di morte imminente.
Presente più volte al giorno.
Probabilmente elencare la miriade di sintomi correlati al disturbo non serve considerando che come me avrete visto centinaia di pazienti con gli stessi sintomi che presento.
Sono in terapia da uno psichiatra con 1mg di xanax a rilascio prolungato la mattina e 15 gocce di brintellix al giorno.
Sono fortemente bradicardico, quindi la mia ansia e il mio panico si presentano anche con battiti lenti, a meno che non sia così esagerato da tramutarsi in tachicardia.
Ho eseguito tutti gli esami possibili al livello cardiologico e comunque sembra io non abbia nessun problema fisico e che si concentri tutto nella mia mente.
(A parte ernia iatale ed esofagite da reflusso che ho letto possono essere correlati a questo disturbo).
Il problema è che nonostante io sia consapevole di tutta la situazione, dei miei problemi familiari che mi hanno portato a soffrirne, della correlazione all’ipocondria e alla paura di morire che mi ha generato questa situazione non riesco ad uscirne fuori.
Premetto che sono sempre stato un ragazzo pieno di vita, amante dei viaggi, sport estremi, delle nuove esperienze e di fare sempre qualcosa al di fuori della monotonia.
Ma adesso ho paura anche di mangiare per paura di affogarmi, o di uscire fuori di casa da solo.
Non so se rendo l’idea.
Purtroppo questa situazione è straziante, questo senso di angoscia e morte perenne mi sta distruggendo.
Quindi non so se oltre alla terapia dovrei seguire uno psicologo, magari provare a cambiare terapia, oppure seguire un altro approccio alla situazione.
Vorrei soltanto avere una vita serena, potermi godere una passeggiata o un viaggio, o addirittura un pasto, senza dover controllare insistentemente i miei parametri vitali per cercare di non morire da un momento all’altro.
Può sembrare esagerato e me ne rendo conto, ma purtroppo è una reazione inconscia e incontrollabile che se non seguita porta a somatizzare l’ansia con i tipici sintomi.
Mi scuso per essermi dilungato, spero possiate aiutarmi.
[#1]
Buonasera.
Lei non specifica da quanto tempo sta assumendo il Brintellix. Se sono più di due mesi forse occorre mettere in conto un passaggio alla dose piena, oppure un cambiamento. Questo però lo deve decidere il suo specialista, che la conosce di persona. Tra l'altro la vortioxetina è efficace sul tono dell'umore, ma non tanto sull'ansia.
Lei non specifica da quanto tempo sta assumendo il Brintellix. Se sono più di due mesi forse occorre mettere in conto un passaggio alla dose piena, oppure un cambiamento. Questo però lo deve decidere il suo specialista, che la conosce di persona. Tra l'altro la vortioxetina è efficace sul tono dell'umore, ma non tanto sull'ansia.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 809 visite dal 08/03/2022.
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