Può lo stesso farmaco ridare gli stessi benefici dopo averlo sospeso?
Salve ho assunto amitriptillina 100 per alcuni mesi con ottimi risultati su ansia, attacchi di panico e depressione.
Avevo provato praticamente tutti gli antidepressivi possibili con scarsi risultati (troppo attivanti.
Aumentavano l’ansia).
Purtroppo nonostante il mio dottore mi avesse avvertito che era un po’ prematuro ho lentamente sospeso il farmaco e siccome non ho avuto nessun problema a ridurlo lo abbiamo lentamente sospeso.
Dopo poche settimane ho cominciato a riavere i sintomi e dopo 3 mesi una ricaduta.
Il dottore ha provato a darmi il cymbalta ma mi ha fatto finire dopo 5 giorni in ospedale, dove mi hanno detto che o ho avuto una moderata sindrome serotoninergica o una reazione rara avversa al farmaco e mi hanno ordinato di sospenderlo subito.
Dalla sospensione sto meglio sicuramente, però resta il mio disturbo di base non gestito e tamponato da ansiolitici che però non hanno un grande effetto anche perché sono a dosi basse.
Il mio dottore dopo un accurato washout ritiene che la soluzione migliore sia reintrodurre molto gradualmente l’amitriptillina (addirittura cominciando con poche gocce proprio per evitare il rischio di una sindrome) ma ho il terrore che non funzioni più visto che è stato usato in passato e sospeso, però non ho avuto il coraggio di condividere questa paura col mio dottore (mi era successa una cosa simile con la paroxetina anni e anni prima e reintroducendolo non ha più funzionato) volevo appunto chiedere, c’è un rischio reale che il farmaco non possa funzionare più poiché era stato sospeso o è solo un mio pensiero ansioso?
Avevo provato praticamente tutti gli antidepressivi possibili con scarsi risultati (troppo attivanti.
Aumentavano l’ansia).
Purtroppo nonostante il mio dottore mi avesse avvertito che era un po’ prematuro ho lentamente sospeso il farmaco e siccome non ho avuto nessun problema a ridurlo lo abbiamo lentamente sospeso.
Dopo poche settimane ho cominciato a riavere i sintomi e dopo 3 mesi una ricaduta.
Il dottore ha provato a darmi il cymbalta ma mi ha fatto finire dopo 5 giorni in ospedale, dove mi hanno detto che o ho avuto una moderata sindrome serotoninergica o una reazione rara avversa al farmaco e mi hanno ordinato di sospenderlo subito.
Dalla sospensione sto meglio sicuramente, però resta il mio disturbo di base non gestito e tamponato da ansiolitici che però non hanno un grande effetto anche perché sono a dosi basse.
Il mio dottore dopo un accurato washout ritiene che la soluzione migliore sia reintrodurre molto gradualmente l’amitriptillina (addirittura cominciando con poche gocce proprio per evitare il rischio di una sindrome) ma ho il terrore che non funzioni più visto che è stato usato in passato e sospeso, però non ho avuto il coraggio di condividere questa paura col mio dottore (mi era successa una cosa simile con la paroxetina anni e anni prima e reintroducendolo non ha più funzionato) volevo appunto chiedere, c’è un rischio reale che il farmaco non possa funzionare più poiché era stato sospeso o è solo un mio pensiero ansioso?
[#1]
È un suo pensiero ansioso.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 597 visite dal 20/02/2022.
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