Sindrome di asperger
Salve, sto con un ragazzo da un po' di tempo e solo da poco abbiamo scoperto, in seguito ad un consulto psichiatrico, che ha la Sindrome di Asperger.
Gli ho chiesto io di fare questo consulto perché vedevo dei comportamenti che non capivo in lui, che a lui sembravano normali, ad esempio essere a disagio con i sentimenti e le dimostrazioni d'affetto, non capire quando ho bisogno di conforto e vicinanza, dimenticarsi di cose importanti per me (magari gli chiedo di accompagnarmi a fare una visita e lui se ne dimentica) non capire l'umorismo e il sarcasmo (il mio umorismo fa un po' schifo ma in genere gli altri lo capiscono, lui invece si offende anche molto gravemente) non capire i sottointesi, ha bisogno che io gli spieghi alla lettera ciò che intendo dire, non posso lasciare nulla di sottointeso altrimenti va nel panico.
Altra cosa, forse la più evidente e un certo senso disturbante per me, i suoi interessi ai quali si dedica ossessivamente, è disturbante per me perché sembra che non sia interessato ad altro che non riguardi i suoi interessi (lui pratica uno sport che si incentra sulle tattiche militari chiamato soft air ed è appassionato di videogiochi, inoltre è appassionato di modellismo) e sinceramente a me secca un po' questa cosa perché a lui non sta bene fare niente di diverso, comunque sia cerco di farmela star bene.
Neanche io sono una persona tanto "tipica", soffro di ansia sociale, però temo che la sua sindrome possa essere troppo difficile da gestire anche per una persona che affronta problemi simili ai suoi, temo che sarò sempre emotivamente sola (io lo vedo che lui mi vuole bene ma non riesce a dimostrarlo, non riesce a capire come essermi vicino) e questo mi spaventa molto. è come se dovessi fare io gran parte del lavoro nella relazione, ma a volte mi sento così stanca.
Cosa fare?
Gli ho chiesto io di fare questo consulto perché vedevo dei comportamenti che non capivo in lui, che a lui sembravano normali, ad esempio essere a disagio con i sentimenti e le dimostrazioni d'affetto, non capire quando ho bisogno di conforto e vicinanza, dimenticarsi di cose importanti per me (magari gli chiedo di accompagnarmi a fare una visita e lui se ne dimentica) non capire l'umorismo e il sarcasmo (il mio umorismo fa un po' schifo ma in genere gli altri lo capiscono, lui invece si offende anche molto gravemente) non capire i sottointesi, ha bisogno che io gli spieghi alla lettera ciò che intendo dire, non posso lasciare nulla di sottointeso altrimenti va nel panico.
Altra cosa, forse la più evidente e un certo senso disturbante per me, i suoi interessi ai quali si dedica ossessivamente, è disturbante per me perché sembra che non sia interessato ad altro che non riguardi i suoi interessi (lui pratica uno sport che si incentra sulle tattiche militari chiamato soft air ed è appassionato di videogiochi, inoltre è appassionato di modellismo) e sinceramente a me secca un po' questa cosa perché a lui non sta bene fare niente di diverso, comunque sia cerco di farmela star bene.
Neanche io sono una persona tanto "tipica", soffro di ansia sociale, però temo che la sua sindrome possa essere troppo difficile da gestire anche per una persona che affronta problemi simili ai suoi, temo che sarò sempre emotivamente sola (io lo vedo che lui mi vuole bene ma non riesce a dimostrarlo, non riesce a capire come essermi vicino) e questo mi spaventa molto. è come se dovessi fare io gran parte del lavoro nella relazione, ma a volte mi sento così stanca.
Cosa fare?
[#1]
Questo è un sito medico. "Cosa fare ?" detto così è un problema che riguarda la sua scelta rispetto alla gestione di una relazione con una persona. Non è una domanda medica.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 09/02/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.