Perdita i memoria, ansia e paure immotivate
Egregio Dottore,
sono un Maresciallo dell'Arma in congedo da qualche anno; 56enne. Al fine di far meglio comprendere la mia patologia e le presunte cause che l'hanno determinata, elenco due episodi importanti che, credo, hanno determinato nel tempo la mia attuale situazione di "malessere".
Nel 1964 ebbi un incidente stradale a seguito del quale, subii un forte trauma cranico tanto d rimanere in coma (non ricordo lo stadio) per 4 giorni. I medici mi dichiararono morto clinicamente ma, mio padre, al quale pare parlassi con lo sguardo, anzichè di portarmi a casa ove da lì a poco sarei dovuto morire, mi fece trasportare con un taxi all'Ospedale Cardarelli di Napoli ove, dopo 4 giorni di coma, ripresi a mangiare e dopo 17 gg di degenza, mi dimisero essendomi rimesso completamente.
Nella primavera del 1979, a seguito di una prolungata esposizione solare (mi addormentai) con fatica tornai in caserma mettendomi a letto. Sembrava che rifiutassi di vedere e sentire chiunque tanto da afferrarmi streto con le mani alla sbarra del letto perchè qualsiasi cosa vedevo per televisione, sembrava mi facesse paura tanto che un collega decise diricovearmi presso l'Ospedale di San Giovanni Rotondo ove rimasi per qualche giorno con una diagnosi che non ricordo ma credo che parlassero di "distonia neurovegetativa". Nell'estate dello stesso anno, a seguito di un incidente stadale, dovetti coadiuvare il medico legale nell'esame autoptico e, mentre eravamo intenti a questo nella sala mortuaria del cimitero, ad un certo punto incominciai ad avvertire un forte tremolio alle ginocchia tanto da farmi sostituire, nella verbalizzazione, da un collega. Diciamo che da questo momento in poi, si sono evidenziate o amplificate le mie ansie, paure immotivate e forti emotività. Nel 1997, quando ormai mi rendevo conto che non riuscivo più come prima a memorizzare i vari interrogatori di persone per poi farne un sintetico rapporto al magistrato, mi convinsi che forse era giunto il momento di congedarmi come feci successivamente.
Ad oggi, quando sono preso da questi stati d'ansia, faccio uso di 6/8 gocce di EN al mattino e, anche di sera, ma solo quando questa forma è particolarmente forte. Ne faccio uso sporadicamente e, questo, corrisponde a quando non mi sento sereno interiormente. Però noto che sono diventato fragile e ipersensibile al male in genere, alla sofferenza umana e, in particolare, alle malattie di tipo mentale. Da ultimo la perdita di memoria: non posso più leggere o quasi perchè di un paragrafo di 4/6 righe, il tempo di arrivare alla fine che ho già dimenticato il contenuto delle porime righe.
Nella speranza di aver dato tutti o quasi gli elementi utili al fine di poter meglio valutare valutare la mia "patologia" per la qual spero mi possiate dare eventuali suggerimenti atti a superare o infrenare il fenomeno che, "pare" tende a degenerare nel tempo. la circostanza mi è gradita per ringraziarVi e frmularVi buona Vita ricca di gratificazioni e successi professionali.
sono un Maresciallo dell'Arma in congedo da qualche anno; 56enne. Al fine di far meglio comprendere la mia patologia e le presunte cause che l'hanno determinata, elenco due episodi importanti che, credo, hanno determinato nel tempo la mia attuale situazione di "malessere".
Nel 1964 ebbi un incidente stradale a seguito del quale, subii un forte trauma cranico tanto d rimanere in coma (non ricordo lo stadio) per 4 giorni. I medici mi dichiararono morto clinicamente ma, mio padre, al quale pare parlassi con lo sguardo, anzichè di portarmi a casa ove da lì a poco sarei dovuto morire, mi fece trasportare con un taxi all'Ospedale Cardarelli di Napoli ove, dopo 4 giorni di coma, ripresi a mangiare e dopo 17 gg di degenza, mi dimisero essendomi rimesso completamente.
Nella primavera del 1979, a seguito di una prolungata esposizione solare (mi addormentai) con fatica tornai in caserma mettendomi a letto. Sembrava che rifiutassi di vedere e sentire chiunque tanto da afferrarmi streto con le mani alla sbarra del letto perchè qualsiasi cosa vedevo per televisione, sembrava mi facesse paura tanto che un collega decise diricovearmi presso l'Ospedale di San Giovanni Rotondo ove rimasi per qualche giorno con una diagnosi che non ricordo ma credo che parlassero di "distonia neurovegetativa". Nell'estate dello stesso anno, a seguito di un incidente stadale, dovetti coadiuvare il medico legale nell'esame autoptico e, mentre eravamo intenti a questo nella sala mortuaria del cimitero, ad un certo punto incominciai ad avvertire un forte tremolio alle ginocchia tanto da farmi sostituire, nella verbalizzazione, da un collega. Diciamo che da questo momento in poi, si sono evidenziate o amplificate le mie ansie, paure immotivate e forti emotività. Nel 1997, quando ormai mi rendevo conto che non riuscivo più come prima a memorizzare i vari interrogatori di persone per poi farne un sintetico rapporto al magistrato, mi convinsi che forse era giunto il momento di congedarmi come feci successivamente.
Ad oggi, quando sono preso da questi stati d'ansia, faccio uso di 6/8 gocce di EN al mattino e, anche di sera, ma solo quando questa forma è particolarmente forte. Ne faccio uso sporadicamente e, questo, corrisponde a quando non mi sento sereno interiormente. Però noto che sono diventato fragile e ipersensibile al male in genere, alla sofferenza umana e, in particolare, alle malattie di tipo mentale. Da ultimo la perdita di memoria: non posso più leggere o quasi perchè di un paragrafo di 4/6 righe, il tempo di arrivare alla fine che ho già dimenticato il contenuto delle porime righe.
Nella speranza di aver dato tutti o quasi gli elementi utili al fine di poter meglio valutare valutare la mia "patologia" per la qual spero mi possiate dare eventuali suggerimenti atti a superare o infrenare il fenomeno che, "pare" tende a degenerare nel tempo. la circostanza mi è gradita per ringraziarVi e frmularVi buona Vita ricca di gratificazioni e successi professionali.
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gentile utente
alla sua eta' andrebbero valutate le possibili cause di demenza e andrebbe fatta una diagnosi differenziale.
Gli episodi che descrive potrebbero comunque non avere significato e correlazione con gli eventi attuali.
alla sua eta' andrebbero valutate le possibili cause di demenza e andrebbe fatta una diagnosi differenziale.
Gli episodi che descrive potrebbero comunque non avere significato e correlazione con gli eventi attuali.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 13/06/2009.
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