Cymbalta 60 mg e forti effetti collaterali
Gentili Dottori,
assumo Cymbalta dal 19 gennaio: dopo averlo assunto a 30 mg per una settimana, sono passato alla dose di 60 mg.
Con 30 mg gli effetti collaterali sono stati blandi e classificati tra quelli "molto comuni", ma con l'aumento della dose a 60 mg la situazione è precipitata.
Si è scatenata una forte sete -soprattutto notturna- e poliuria, anch'essa quasi esclusivamente solo notturna.
Ad aggravare il quadro della situazione anche l'insonnia: nel giro di nove giorni di assunzione a dosaggio piano ho già fatto tre notti bianche, in cui non sono riuscito a chiudere occhio; mi alzavo sempre per bere e cosa più grave, le minzioni si verificavano con un intervallo di 30 minuti/40 minuti dall'altra!
Questa notte ho potuto appurare una leggera diminuizione della sete, ma purtroppo la frequenza della minzione è stata ancora una volta drammatica.
Sono riuscito ad addormentarmi solo alle sette e in più, sempre nelle ore notturne, si è scatenata una fame insaziabile, quasi impossibile da placare.
Volevo chiedervi, siccome ho già ottenuto i benefici da questo farmaco sulla sfera ansioso-depressiva, se valga davvero la pena continuare e resistere.
Lo psichiatra mi ha detto di pazientare, di assumere sali minerali e limitare le quantita di liquidi durante il giorno, chiosando che in genere si tratta di disturbi transitori che regrediscono nel giro di poche settimane.
Ciònondimeno, il desiderio di dimezzare a 30 mg è grsnde, anche se si tratterà di perdere i benefici del Cymbalta, che ho sostituito con un altro antidepressivo, l'Anafranil, che assumevo dal 2013.
Ciò che volevo chiedervi è se ritenete anche voi che questi effetti siano davvero transitori e che presto spariranno, e se è possibile fare una previsione su quando ciò accadrà; oggi è il decimo giorno che assumo la dose da 60 mg, dopo sette giorni a dose dimezzata.
In più sono preoccupato che tutte queste minzioni possano crearmi problemi, al di là dell'assunzione del Cymbalta.
Mi farebbe piacere sapere se il mio è un timore fondato.
Grazie per i vostri interventi, cordialità.
assumo Cymbalta dal 19 gennaio: dopo averlo assunto a 30 mg per una settimana, sono passato alla dose di 60 mg.
Con 30 mg gli effetti collaterali sono stati blandi e classificati tra quelli "molto comuni", ma con l'aumento della dose a 60 mg la situazione è precipitata.
Si è scatenata una forte sete -soprattutto notturna- e poliuria, anch'essa quasi esclusivamente solo notturna.
Ad aggravare il quadro della situazione anche l'insonnia: nel giro di nove giorni di assunzione a dosaggio piano ho già fatto tre notti bianche, in cui non sono riuscito a chiudere occhio; mi alzavo sempre per bere e cosa più grave, le minzioni si verificavano con un intervallo di 30 minuti/40 minuti dall'altra!
Questa notte ho potuto appurare una leggera diminuizione della sete, ma purtroppo la frequenza della minzione è stata ancora una volta drammatica.
Sono riuscito ad addormentarmi solo alle sette e in più, sempre nelle ore notturne, si è scatenata una fame insaziabile, quasi impossibile da placare.
Volevo chiedervi, siccome ho già ottenuto i benefici da questo farmaco sulla sfera ansioso-depressiva, se valga davvero la pena continuare e resistere.
Lo psichiatra mi ha detto di pazientare, di assumere sali minerali e limitare le quantita di liquidi durante il giorno, chiosando che in genere si tratta di disturbi transitori che regrediscono nel giro di poche settimane.
Ciònondimeno, il desiderio di dimezzare a 30 mg è grsnde, anche se si tratterà di perdere i benefici del Cymbalta, che ho sostituito con un altro antidepressivo, l'Anafranil, che assumevo dal 2013.
Ciò che volevo chiedervi è se ritenete anche voi che questi effetti siano davvero transitori e che presto spariranno, e se è possibile fare una previsione su quando ciò accadrà; oggi è il decimo giorno che assumo la dose da 60 mg, dopo sette giorni a dose dimezzata.
In più sono preoccupato che tutte queste minzioni possano crearmi problemi, al di là dell'assunzione del Cymbalta.
Mi farebbe piacere sapere se il mio è un timore fondato.
Grazie per i vostri interventi, cordialità.
[#1]
Mi pare una situazione ansiosa in cui esprime delle preoccupazioni con tinte drammatiche ma senza che sia chiaro perché. Se beve e mangia di notte, chiaramente si alza poi per far pipì, questo non mi pare in sé anomalo.
Come effetti del cymbalta sono decisamente atipici, ma soprattutto non capisco quando avrebbe avuto i benefici, se lo ha iniziato il 19 Gennaio. L'effetto si vede dopo un mese, per cui che a 10 giorni stia peggio ci sta, che a pochi giorni fosse stata meglio non conta.
Come effetti del cymbalta sono decisamente atipici, ma soprattutto non capisco quando avrebbe avuto i benefici, se lo ha iniziato il 19 Gennaio. L'effetto si vede dopo un mese, per cui che a 10 giorni stia peggio ci sta, che a pochi giorni fosse stata meglio non conta.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
Anche io ho chiesto allo psichiatra il perché di un'azione così rapida, accampando l'ipotesi di un "placebo", ma mi ha risposto che una risposta precoce non è impossibile.
Non c'è nessuna tinta drammatica, è la situazione che è delicata. Non mi sono alzato per mangiare e fare pipì come dice lei, non ho dormito proprio e sono andato in bagno ogni trenta minuti, cose mai accadute in passato; penso che i fatti parlino da sé. Per fortuna rispetto agli ultimi giorni la sete è diminuita, ma in media una volta ogni tre giorni capita questa spiacevolissima vicissitudine La minzione è anche irregolare e a tratti difficoltosa, altro effetto collaterale citato nel cymbalta tra i comuni o i non comuni -non ricordo bene- A questi si aggiungono calo della libìdo e disfunzioni sessuali, sogni inconsueti e incubi notturni (quando ho la fortuna di dormire).
Mi chiedo più che altro se non sia il caso di sentire un altro parere. Ho eliminato l'Anafranil per risolvere un problema di stipsi che ad oggi, a venti giorni dalla riduzione/eliminazione, non ho ancora risolto. Per quanto atipici come dice lei, si può fare una previsione su quanto e se scompariranno? Esiste un altro SSNRI che non siano anafranil e Cymbalta? Purtroppo gli SSRI non mi hanno fatto mai nessun effetto. Cordialità.
Anche io ho chiesto allo psichiatra il perché di un'azione così rapida, accampando l'ipotesi di un "placebo", ma mi ha risposto che una risposta precoce non è impossibile.
Non c'è nessuna tinta drammatica, è la situazione che è delicata. Non mi sono alzato per mangiare e fare pipì come dice lei, non ho dormito proprio e sono andato in bagno ogni trenta minuti, cose mai accadute in passato; penso che i fatti parlino da sé. Per fortuna rispetto agli ultimi giorni la sete è diminuita, ma in media una volta ogni tre giorni capita questa spiacevolissima vicissitudine La minzione è anche irregolare e a tratti difficoltosa, altro effetto collaterale citato nel cymbalta tra i comuni o i non comuni -non ricordo bene- A questi si aggiungono calo della libìdo e disfunzioni sessuali, sogni inconsueti e incubi notturni (quando ho la fortuna di dormire).
Mi chiedo più che altro se non sia il caso di sentire un altro parere. Ho eliminato l'Anafranil per risolvere un problema di stipsi che ad oggi, a venti giorni dalla riduzione/eliminazione, non ho ancora risolto. Per quanto atipici come dice lei, si può fare una previsione su quanto e se scompariranno? Esiste un altro SSNRI che non siano anafranil e Cymbalta? Purtroppo gli SSRI non mi hanno fatto mai nessun effetto. Cordialità.
[#3]
Però andrebbe chiarito allora, perché minzione difficile ma poi va spesso e di più sembrano un po' due cose in contraddizione. Comunque, una risposta precoce non è impossibile, ma se non persiste allora non era (quindi un mese a 30 mg farebbe capire se risponde a 30 mg o no).
La diagnosi che è stata fatta esattamente quale è ?
La diagnosi che è stata fatta esattamente quale è ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Gentile Dottore, La ringrazio per la cortese risposta e dal momento in cui è il solo che ha risposto alla stragrande maggioranza dei miei consulti, un sentito ringraziamento mi sembra il minimo.
La diagnosi è di DAG -disturbo ormai ancestrale- e depressione -esordita per la prima volta a fine agosto- che ogni psichiatra ha interpretato in maniera diversa con diagnosi di depressione maggiore, mascherata e addirittura atipica! L'unica cosa di cui sono certo è che è stata causata dallo sconvolgimento che la pandemia ha portato nella mia vita. L'umore è provato, ma ben lungi dai sintomi più acuti della depressione che si manifestano sul tono dell'umore. I sintomi più gravi sono l'ansia forte e l'ipersonnia, ma la manifestazione depressiva è comunque palese, se pur di lieve-media entità, a differenza di ansia e ipersonnia. Diciamo che quando lo xanax fa effetto è come se insieme all'ansia andasse via anche la depressione e mi sento in piena forma o comunque decisamente meglio.
Negli ultimi giorni ho avuto un lieve peggioramento, dopo un precoce miglioramento a livello depressivo ma non ancora ansiogeno, ma alla base ci sono motivi che definirei tangibili: a causa degli effetti collaterali ho fatto tre notti bianche, e meno dormo più l'ansia purtroppo si acutizza. A questo aggiungo che ho ricominciato precocemente a vivere assaggi della vita di prima -sport intenso e studio- e di sicuro non è ancora il momento.
Come dice lei, tirerò le conclusioni a fine mese. Ho iniziato il trattamento a 30 mg il 18 gennaio e quello a 60 mg solo il 26 gennaio. Penso sia ancora presto per parlare di miglioramenti netti, sebbene ci siano già stati, almeno in parte. Per fortuna gli effetti collaterali, all'inizio severissimi, si stanno placando un po' alla volta e spero in una completa remissione col tempo. Cordialità e grazie ancora.
La diagnosi è di DAG -disturbo ormai ancestrale- e depressione -esordita per la prima volta a fine agosto- che ogni psichiatra ha interpretato in maniera diversa con diagnosi di depressione maggiore, mascherata e addirittura atipica! L'unica cosa di cui sono certo è che è stata causata dallo sconvolgimento che la pandemia ha portato nella mia vita. L'umore è provato, ma ben lungi dai sintomi più acuti della depressione che si manifestano sul tono dell'umore. I sintomi più gravi sono l'ansia forte e l'ipersonnia, ma la manifestazione depressiva è comunque palese, se pur di lieve-media entità, a differenza di ansia e ipersonnia. Diciamo che quando lo xanax fa effetto è come se insieme all'ansia andasse via anche la depressione e mi sento in piena forma o comunque decisamente meglio.
Negli ultimi giorni ho avuto un lieve peggioramento, dopo un precoce miglioramento a livello depressivo ma non ancora ansiogeno, ma alla base ci sono motivi che definirei tangibili: a causa degli effetti collaterali ho fatto tre notti bianche, e meno dormo più l'ansia purtroppo si acutizza. A questo aggiungo che ho ricominciato precocemente a vivere assaggi della vita di prima -sport intenso e studio- e di sicuro non è ancora il momento.
Come dice lei, tirerò le conclusioni a fine mese. Ho iniziato il trattamento a 30 mg il 18 gennaio e quello a 60 mg solo il 26 gennaio. Penso sia ancora presto per parlare di miglioramenti netti, sebbene ci siano già stati, almeno in parte. Per fortuna gli effetti collaterali, all'inizio severissimi, si stanno placando un po' alla volta e spero in una completa remissione col tempo. Cordialità e grazie ancora.
[#5]
Sì, in tal caso dire che siamo nella fase di rodaggio, e l'effetto iniziale è peggiorativo dell'ansia, il che si può gestire con sintomatici, ma a volte è fastidioso. Comunque le tempistiche sono quelle, e probabilmente la risposta nel dag è anche più lenta nelle forme che durano da tanto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.4k visite dal 04/02/2022.
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