Paura immotivata causa prescrizione di risonanza magnetica non necessaria
Buonasera, vorrei sottoporvi questa mia situazione per avere un parere.
Nell’ultimo anno ad una persona a me cara è stato diagnosticato un tumore al cervello che però è stato risolto con successo, dato che la diagnosi infausta iniziale non è stata poi confermata in seguito a intervento chirurgico.
Questa persona ha completamente recuperato tutte le capacità e ora conduce una vita normale.
Lo stress per tale diagnosi è stato talmente forte per me da generarmi uno stato di grande incertezza e di stress emotivo.
Ad Ottobre mi sono rivolta ad un otorino per un problema di ipoacusia che ho da qualche anno per capire che trattamenti seguire ed eventualmente esplorare le opzioni disponibili dato che ho solo 46 anni.
L’otorino, leggendo da una vecchia anamnesi di un glioblastoma in famiglia (mio zio) mi prescrive una risonanza magnetica al cervello per escludere patologie maggiori.
Quando chiedo se vi sono analisi intermedie prime di arrivare li (es.
TAC) il medico ritratta e prescrive evocati uditivi e nuovo esame audiometrico.
La cosa mi getta in uno sconforto totale, anche immotivato visto la virata del medico, ma da allora non riesco più a togliermi dalla testa l’idea di avere un tumore al cervello e che solo la risonanza potrà escluderlo.
Il medico non conosce a la situazione della persona a me cara con tumore al cervello di cui sopra.
Non sono più andata da questo otorino, mi terrorizzava solo l’idea.
Ho visto altri due otorini, hanno parzialmente risolto il mio problema alle orecchie (disfunzione tubarica) e a fine Febbraio ne vedo un quarto (ipoacusia persiste, e tra mascherine e distanziamenti con plexiglas è diventato un problema).
Nel frattempo ho fatto una TAC maxilo-facciale e risulta tutto in ordine, la mia conformazione non aiuta un passaggio ottimale dell’aria, ma non sembrano esserci estremi per risonanza o ulteriori approfondimenti.
Ora, comprendo di non essere in uno stato emotivo ottimale, tuttavia mi chiedo se ci sono gli estremi per trattare questa mia paura che è diventata una ossessione oppure se valeva la pena sottoporsi alla risonanza cosi da scongiurare davvero la presenza di masse cerebrali.
Come mi devo comportare?
In entrambi i casi ritengo di necessitare di supporto psicologico, ma il quesito per voi è: ha senso sottoporsi ad una risonanza solo per escludere la presenza di quello che sembra essere una mia ossessione pur in assenza di sintomi che la giustifichino?
Potrebbe davvero aiutarmi?
O peggiorerebbe la situazione da un punto vi vista mentale?
Vi ringrazio per l’attenzione e per la pazienza.
Nell’ultimo anno ad una persona a me cara è stato diagnosticato un tumore al cervello che però è stato risolto con successo, dato che la diagnosi infausta iniziale non è stata poi confermata in seguito a intervento chirurgico.
Questa persona ha completamente recuperato tutte le capacità e ora conduce una vita normale.
Lo stress per tale diagnosi è stato talmente forte per me da generarmi uno stato di grande incertezza e di stress emotivo.
Ad Ottobre mi sono rivolta ad un otorino per un problema di ipoacusia che ho da qualche anno per capire che trattamenti seguire ed eventualmente esplorare le opzioni disponibili dato che ho solo 46 anni.
L’otorino, leggendo da una vecchia anamnesi di un glioblastoma in famiglia (mio zio) mi prescrive una risonanza magnetica al cervello per escludere patologie maggiori.
Quando chiedo se vi sono analisi intermedie prime di arrivare li (es.
TAC) il medico ritratta e prescrive evocati uditivi e nuovo esame audiometrico.
La cosa mi getta in uno sconforto totale, anche immotivato visto la virata del medico, ma da allora non riesco più a togliermi dalla testa l’idea di avere un tumore al cervello e che solo la risonanza potrà escluderlo.
Il medico non conosce a la situazione della persona a me cara con tumore al cervello di cui sopra.
Non sono più andata da questo otorino, mi terrorizzava solo l’idea.
Ho visto altri due otorini, hanno parzialmente risolto il mio problema alle orecchie (disfunzione tubarica) e a fine Febbraio ne vedo un quarto (ipoacusia persiste, e tra mascherine e distanziamenti con plexiglas è diventato un problema).
Nel frattempo ho fatto una TAC maxilo-facciale e risulta tutto in ordine, la mia conformazione non aiuta un passaggio ottimale dell’aria, ma non sembrano esserci estremi per risonanza o ulteriori approfondimenti.
Ora, comprendo di non essere in uno stato emotivo ottimale, tuttavia mi chiedo se ci sono gli estremi per trattare questa mia paura che è diventata una ossessione oppure se valeva la pena sottoporsi alla risonanza cosi da scongiurare davvero la presenza di masse cerebrali.
Come mi devo comportare?
In entrambi i casi ritengo di necessitare di supporto psicologico, ma il quesito per voi è: ha senso sottoporsi ad una risonanza solo per escludere la presenza di quello che sembra essere una mia ossessione pur in assenza di sintomi che la giustifichino?
Potrebbe davvero aiutarmi?
O peggiorerebbe la situazione da un punto vi vista mentale?
Vi ringrazio per l’attenzione e per la pazienza.
[#1]
Non ha senso fare esami diagnostici senza motivo.
È utile che effettui una visita psichiatrica per trattare i sintomi che riferisce.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
È utile che effettui una visita psichiatrica per trattare i sintomi che riferisce.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 31/01/2022.
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