Attacchi di panico, xanax e venlafaxina

Buonasera,
Ho 44 anni e da 17 anni soffro di attacchi di panico che causano disfagia e agorafobia.
In passato lo ho sconfitti con l'utilizzo di 100 mg di fluvoxamina e 1 mg di Xanax al giorno.
Circa tre mesi fa è arrivata una brutta depressione e il medico di riferimento ha ritenuto necessario diminuire fino a sostituire la fluvoxamina con un altro farmaco.
All'inizio si è optato per il Brintellix.
Mi sentivo molto più attivo ma sono più ricomparsi gli attacchi di panico, la disfagia e l'agorafobia.
Il Brintellix è stato poi sostituito con la Venlafaxina, 75 mg al giorno.
La situazione è migliorata da un mese ma gli attacchi di panico e i disturbi correlati non accennano a scomparire.
Abbiamo aggiunto altri 37, 5 mg di Venlafaxina e un altro mg di Xanax.
Ad oggi la terapia è di 112 mg di Venlafaxina + 2 mg di Xanax al giorno.
La copertura dei farmaci è efficace per 9 ore, poi arriva l'attacco di panico quotidiano.
Secondo il mio medico devo ancora, tre settimane dopo l'aggiustamento dei dosaggi, abituarmi alla terapia, ma ho sempre più voglia di tornare alla vecchia fluvoxamina.
Non riesco più a capire come gestire la cosa, al momento non posso lavorare per paura che arrivi l'attacco di panico e per la disfagia, soprattutto perché ormai, dopo 9/10 ore dall'assunzione dei farmaci so che in giornata arriverà in attacco di panico.
Cosa fare?
Tornare alla fluvoxamina rischiando che arrivi la depressione?
Abituarmi alla Venlafaxina o aumentare il dosaggio?
È possibile che gli attacchi di panico siano dovuti anche da un'eventuale astinenza da fluvoxamina dato che la assumevo per 17 anni e l'ho sospesa da soli 3 mesi?

Grazie per le eventuali risposte.