Cura con daparox
Buonasera,
Sono sempre stata una persona ansiosa ed ipocondriaca e in passato mi è già capitato di avere episodi di attacchi di panico, che tra psicoterapia e forza di volontà poi tendevano a sparire.
Ora da qualche mese dopo diversi anni si sono ripresentati, una volta tra queste sono anche finita in pronto soccorso con 160 bpm ma era nient’altro che un attacco di panico.
Così da circa 3 mesi ho ripreso la psicoterapia che mi sta aiutando In parte, se non fosse però che da quell’episodio di forte tachicardia non sono più riuscita ad allontanarmi di casa, se non per piccole commissioni, e quando provo a farlo mi prende appunto il panico.
Non mi era mai capitato prima e questo per me sta diventando molto invalidante.
Così in accordo con la psicoterapeuta ho contattato una psichiatra che mi ha prescritto il daparox.
Mi ha detto di iniziare con 2 gocce ed aumentare di una un giorno si e uno no.
E se ne avessi bisogno di assumere lexotan 15 gocce massimo 3 volte al giorno.
E di ricontattarla appena arrivò a 10 gocce.
Ho iniziato oggi, ed è andato tutto bene ma ho una paura indescrivibile.
Purtroppo sono andata a leggere le esperienze di chi ha fatto uso di questo medicinale e ho letto di tante persone che sono ingrassate molto e tante altre che sono diventate dipendenti di questo farmaco.
Sono terrorizzata da tutto ciò è non voglio che accada assolutamente.
Vi chiedo cortesemente un parere e se possibile di tranquillizzarmi.
!
Scusate se mi sono dilungata molto.
Sono sempre stata una persona ansiosa ed ipocondriaca e in passato mi è già capitato di avere episodi di attacchi di panico, che tra psicoterapia e forza di volontà poi tendevano a sparire.
Ora da qualche mese dopo diversi anni si sono ripresentati, una volta tra queste sono anche finita in pronto soccorso con 160 bpm ma era nient’altro che un attacco di panico.
Così da circa 3 mesi ho ripreso la psicoterapia che mi sta aiutando In parte, se non fosse però che da quell’episodio di forte tachicardia non sono più riuscita ad allontanarmi di casa, se non per piccole commissioni, e quando provo a farlo mi prende appunto il panico.
Non mi era mai capitato prima e questo per me sta diventando molto invalidante.
Così in accordo con la psicoterapeuta ho contattato una psichiatra che mi ha prescritto il daparox.
Mi ha detto di iniziare con 2 gocce ed aumentare di una un giorno si e uno no.
E se ne avessi bisogno di assumere lexotan 15 gocce massimo 3 volte al giorno.
E di ricontattarla appena arrivò a 10 gocce.
Ho iniziato oggi, ed è andato tutto bene ma ho una paura indescrivibile.
Purtroppo sono andata a leggere le esperienze di chi ha fatto uso di questo medicinale e ho letto di tante persone che sono ingrassate molto e tante altre che sono diventate dipendenti di questo farmaco.
Sono terrorizzata da tutto ciò è non voglio che accada assolutamente.
Vi chiedo cortesemente un parere e se possibile di tranquillizzarmi.
!
Scusate se mi sono dilungata molto.
[#1]
Le esperienze postate su internet da persone non riconoscibili non costituiscono una prova clinica effettiva dei presunti effetti avversi del farmaco.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Innanzitutto, Lei racconta la storia di un disturbo di panico che ad un certo punto decide di curare. Nessuna forza di volontà (che sarebbe ?), ma l'andamento del disturbo, che a un certo punto può richiedere il trattamento.
Adesso lo ha iniziato, con un andamento che probabilmente asseconda la sua ipocondria, e così facendo ci metterà più tempo per ottenere la risposta.
Lei non è in grado di conoscere il suo peso corporeo ?
Tante sono diventate dipendenti ? Non ne conosco. Poi non so cosa Lei intenda per dipendenza, secondo me niente di preciso, è semplicemente una parola che si sposa con l'ipocondria.
Adesso lo ha iniziato, con un andamento che probabilmente asseconda la sua ipocondria, e così facendo ci metterà più tempo per ottenere la risposta.
Lei non è in grado di conoscere il suo peso corporeo ?
Tante sono diventate dipendenti ? Non ne conosco. Poi non so cosa Lei intenda per dipendenza, secondo me niente di preciso, è semplicemente una parola che si sposa con l'ipocondria.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Utente
Innanzitutto grazie per la vostra attenzione e le vostre pronte risposte.
Volevo rispondere al Dottor Pacini,
quando ho parlato di forza di volontà era per intendere che in passato per uscire da periodi burrascosi dove avevo molta ansia e attacchi di panico non ho mai fatto ricorso a terapie farmacologiche ma ne sono sempre uscita da sola. Ma a quanto pare questa volta è diversa dalle altre, e si, forse è necessario il trattamento.
Le volevo chiedere però quando dice Adesso lo ha iniziato, con un andamento che probabilmente asseconda la sua ipocondria, e così facendo ci metterà più tempo per ottenere la risposta cosa intende ?
Grazie anticipatamente!
Volevo rispondere al Dottor Pacini,
quando ho parlato di forza di volontà era per intendere che in passato per uscire da periodi burrascosi dove avevo molta ansia e attacchi di panico non ho mai fatto ricorso a terapie farmacologiche ma ne sono sempre uscita da sola. Ma a quanto pare questa volta è diversa dalle altre, e si, forse è necessario il trattamento.
Le volevo chiedere però quando dice Adesso lo ha iniziato, con un andamento che probabilmente asseconda la sua ipocondria, e così facendo ci metterà più tempo per ottenere la risposta cosa intende ?
Grazie anticipatamente!
[#4]
Il punto è che precedentemente è stato utilizzato un approccio errato e solo per caso i sintomi non sono andati avanti.
Ha iniziato una terapia così lentamente che per avere risultati ci vorranno tempi lunghi.
Ha iniziato una terapia così lentamente che per avere risultati ci vorranno tempi lunghi.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#6]
"on ho mai fatto ricorso a terapie farmacologiche ma ne sono sempre uscita da sola. "
No, il disturbo è passato. Non "ne è uscita" con nessuna azione sua.
No, il disturbo è passato. Non "ne è uscita" con nessuna azione sua.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#8]
A 6 giorni sono effetti comuni, per questo si inizia gradualmente e non subito alla dose efficace. L'evoluzione non ha che da verificarla.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.8k visite dal 24/01/2022.
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